Design e riti contemporanei nello spazio pubblico. To-Mura, un progetto di allestimento rituale

The concept of rite in a post-modern society is often a term used redundantly: "Everything is Rite". This thesis, divided into two parts, aims to analyze the contemporary rite and investigate its value in the design field. Expression and mirror of the culture of a community, it is an interesting tool for design. The first part started with a theoretical analysis of the texts by Durkheim, Douglas, Rivière and Segalen, defining the rite as a complex phenomenon that reinforces the sense of collectivity. Strongly characterized by a specific space and time, it is a cultural manifestation that adapts to changes in society, becoming today a moment of relaxation from reality. Later, the relationship between rite and city was investigated. Since ancient times, the urban context has been an excellent stage for ritual events. Thanks to the analysis of some of them, guidelines for 'learning to design through ritual' were found. In order to develop an exhibition project, the game was identified as a contemporary ritual expression in the public space. The game was also analyzed in its values ​​and in its relationship with the city to have an overview of the theoretical design context. A survey and interviews were carried out to bridge the theoretical and design phases, which contributed to giving a more human point of view to the research. In the last part of the paper, the To-Mura project develops, a playful ritual setting, which is inserted as a proposal within the context of Tocatì, a street games festival that takes place every year in Verona. Following the festival's principles of sustainability, an area to be revalued was identified as a project space: the Parco delle Mura e dei Forti. The result is an immersive setting that aims to translate the game into a tangible experience, creating a space for socializing and interaction that can remain alive throughout the year.

Il concetto di rito nella società post-moderna è spesso un termine usato in modo ridondante: “Tutto è Rito”. La presente tesi, divisa in due parti, vuole analizzare il rito contemporaneo e indagarne il valore in ambito progettuale. Espressione e specchio della cultura di una comunità, è un interessante strumento per il design. Nella prima parte si è partiti da un’analisi teorica dei testi di Durkheim, Douglas, Rivière e Segalen, definendo il rito come un fenomeno complesso che rinforza il senso di collettività. Esso fortemente caratterizzato da uno spazio e tempo specifico, è una manifestazione culturale che si adatta ai cambiamenti della società, diventando oggi un momento di svago dalla realtà. In seguito, si è indagato il rapporto tra rito e città. Fin dall’antichità il contesto urbano è stato un ottimo palcoscenico per le manifestazioni rituali. Grazie all’analisi di alcuni di essi si sono reperite le linee guida ‘dell’imparare a progettare tramite il rito’. Al fine di sviluppare un progetto di allestimento si è individuato il gioco come espressione rituale contemporanea nello spazio pubblico. Anche il gioco è stato analizzato nei suoi valori e nel suo rapporto con la città per avere una visione d’insieme del contesto teorico progettuale. A far ponte tra la fase teorica e quella progettuale sono stati svolti un sondaggio e delle interviste che hanno contribuito a dare un punto di vista più umano alla ricerca. Nell’ultima parte dell’elaborato si sviluppa il progetto To-Mura, un allestimento ludico rituale, che si inserisce come proposta all’interno del contesto di Tocatì, festival dei giochi in strada che ogni anno si svolge a Verona. Seguendo i principi di sostenibilità del festival, si è individuato come spazio di progetto un’area da rivalutare: il Parco delle Mura e dei Forti. Il risultato è un allestimento immersivo che ha l’obiettivo di tradurre il gioco in esperienza tangibile, creando uno spazio di socialità e di interazione che possa rimanere vivo durante tutto l’anno.