The Internal Areas are the majority of the national territory. They have been identified by means of SNAI strategy in the Italian cities farest from essential services. They are considered fragile and marginal areas, therefore they are at abandonment risk. The choice of the area for the project is the outcome of several considerations. First of all, its background comes from a deeper understanding of the theme and from the territorial readings of the Val d'Ossola tackled during the Tematic Reaserch Seminar of «Architettura e Energia: studi e progetti per i territori fragili» held by professor Ilaria Valente. The Val Bognanco has attracted the curiosity of the authors due to its peculiar flourishing history, linked to thermal baths, and its following decline and depopulation. As far as the valley is concerned, a structured travel system has been detected around the historical path Stockalper, which connects Domodossola to Briga. From the main path it is possible to access secondary paths that allow the exploration of the area of Bognanco. Following a meeting with the local administration, we opted to survey the Pinzaco and Collorio areas, which belong to one of the ring-shaped paths. Pinzaco is home to a large population during the summer, that declines to only six dwellers during the rest of the year. Its many buildings fallen in disuse have been considered good opportunities for intervention. Conversely, there are only two abandoned buildings in Collorio: the home and the barn of Giacomo Galletti, who is one of the most important locals, which has gone down in history for supporting culture through many promotional works, among which the construction of schools. Starting from these assumptions, it was decided to intervene in distinct points of the area following an overall strategy. The idea is to locate a cultural centre in the area of Collorio, linked to the area of Pinzanco both for proximity and addressed topics. The latter has been allocated for a residential area, an indoor market and a agriturism with the aim of establishing an innovative product chain deeply-rooted in the old farming tradition of the place.

Le Aree Interne, individuate dalla Strategia SNAI nei comuni italiani più distanti dai luoghi di offerta di servizi di base, rappresentano una vasta parte del territorio nazionale. Si tratta di territori fragili e marginalizzati e, per tale ragione, a rischio abbandono. La scelta dell’area di progetto ha come sfondo un approfondimento della tematica e delle letture territoriali della val d’Ossola affrontate durante il Seminario Tematico di Ricerca «Architettura e Energia: studi e progetti per i territori fragili» tenuto dalla prof.ssa Ilaria Valente. Durante questo periodo, la Val Bognanco ha attratto la curiosità delle autrici per la sua particolare storia prima fiorente, legata alla presenza delle terme e, successivamente, di declino e spopolamento. Concentrando l’attenzione su questa vallata, si è individuato un sistema di percorrenza strutturato attorno allo storico sentiero Stockalper, che connette Domodossola a Briga, e dal quale si accede a sentieri secondari ad anello, che permettono di addentrarsi nell’esplorazione del territorio di Bognanco. In seguito ad un incontro con gli addetti dell’amministrazione comunale, si è scelto d’intervenire a Pizzanco e Collorio, due località appartenenti ad uno di questi sentieri ad anello. La prima, nonostante d’estate sia ampiamente popolata, conta solo sei residenti fissi e i suoi numerosi edifici in disuso sono stati considerati una valida opportunità d’intervento. Nella seconda, invece, è presente solo la casa natale di Gian Giacomo Galletti, personaggio noto per aver portato la cultura in valle mediante diverse opere promozionali tra cui la costruzione di numerose scuole. Partendo da questi presupposti si è optato di intervenire in questi due punti distinti andando comunque a costituire una strategia d’insieme: un centro culturale a Collorio che sia connesso, per la vicinanza e per le tematiche affrontate, alla frazione di Pizzanco destinata alla parte residenziale, alla collocazione di un mercato coperto e di un agriturismo, dove si va così ad instaurare una filiera del prodotto che si riallaccia, seppure in modo innovativo, all’antica tradizione agricola del luogo.

Collorio e Pizzanco. Interventi puntuali per una strategia di rigenerazione

Bianco, Rina;Tosoni, Carola
2020/2021

Abstract

The Internal Areas are the majority of the national territory. They have been identified by means of SNAI strategy in the Italian cities farest from essential services. They are considered fragile and marginal areas, therefore they are at abandonment risk. The choice of the area for the project is the outcome of several considerations. First of all, its background comes from a deeper understanding of the theme and from the territorial readings of the Val d'Ossola tackled during the Tematic Reaserch Seminar of «Architettura e Energia: studi e progetti per i territori fragili» held by professor Ilaria Valente. The Val Bognanco has attracted the curiosity of the authors due to its peculiar flourishing history, linked to thermal baths, and its following decline and depopulation. As far as the valley is concerned, a structured travel system has been detected around the historical path Stockalper, which connects Domodossola to Briga. From the main path it is possible to access secondary paths that allow the exploration of the area of Bognanco. Following a meeting with the local administration, we opted to survey the Pinzaco and Collorio areas, which belong to one of the ring-shaped paths. Pinzaco is home to a large population during the summer, that declines to only six dwellers during the rest of the year. Its many buildings fallen in disuse have been considered good opportunities for intervention. Conversely, there are only two abandoned buildings in Collorio: the home and the barn of Giacomo Galletti, who is one of the most important locals, which has gone down in history for supporting culture through many promotional works, among which the construction of schools. Starting from these assumptions, it was decided to intervene in distinct points of the area following an overall strategy. The idea is to locate a cultural centre in the area of Collorio, linked to the area of Pinzanco both for proximity and addressed topics. The latter has been allocated for a residential area, an indoor market and a agriturism with the aim of establishing an innovative product chain deeply-rooted in the old farming tradition of the place.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
Le Aree Interne, individuate dalla Strategia SNAI nei comuni italiani più distanti dai luoghi di offerta di servizi di base, rappresentano una vasta parte del territorio nazionale. Si tratta di territori fragili e marginalizzati e, per tale ragione, a rischio abbandono. La scelta dell’area di progetto ha come sfondo un approfondimento della tematica e delle letture territoriali della val d’Ossola affrontate durante il Seminario Tematico di Ricerca «Architettura e Energia: studi e progetti per i territori fragili» tenuto dalla prof.ssa Ilaria Valente. Durante questo periodo, la Val Bognanco ha attratto la curiosità delle autrici per la sua particolare storia prima fiorente, legata alla presenza delle terme e, successivamente, di declino e spopolamento. Concentrando l’attenzione su questa vallata, si è individuato un sistema di percorrenza strutturato attorno allo storico sentiero Stockalper, che connette Domodossola a Briga, e dal quale si accede a sentieri secondari ad anello, che permettono di addentrarsi nell’esplorazione del territorio di Bognanco. In seguito ad un incontro con gli addetti dell’amministrazione comunale, si è scelto d’intervenire a Pizzanco e Collorio, due località appartenenti ad uno di questi sentieri ad anello. La prima, nonostante d’estate sia ampiamente popolata, conta solo sei residenti fissi e i suoi numerosi edifici in disuso sono stati considerati una valida opportunità d’intervento. Nella seconda, invece, è presente solo la casa natale di Gian Giacomo Galletti, personaggio noto per aver portato la cultura in valle mediante diverse opere promozionali tra cui la costruzione di numerose scuole. Partendo da questi presupposti si è optato di intervenire in questi due punti distinti andando comunque a costituire una strategia d’insieme: un centro culturale a Collorio che sia connesso, per la vicinanza e per le tematiche affrontate, alla frazione di Pizzanco destinata alla parte residenziale, alla collocazione di un mercato coperto e di un agriturismo, dove si va così ad instaurare una filiera del prodotto che si riallaccia, seppure in modo innovativo, all’antica tradizione agricola del luogo.
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