This research examines a significant part of the Po Valley where the river Po meets the river Oglio and forms a particular geographical mark within the territory. These territories were the starting point for the work, which tries to demonstrate how it is still possible and necessary, through knowledge and care of the places, to safeguard and enhance the landscape in its historical, geographical, and social dimension. The focus of the thesis is the city of Sabbioneta and in particular the lost Castle: a sort of architectural island, an architectural artefact surrounded by water, within an urban island, a city enclosed by walls and also surrounded by water. The understanding of this historical threshold has guided the design theme, through a solution capable, on the one hand, of restoring the unitary reading of the square and its proportions and, on the other, of bringing to light the traces of the ancient castle through discovery and memory, while at the same time integrating with the surrounding context, returning new spaces and new opportunities to the city that can be used by the community on a daily basis, useful and necessary for all those who live and work in these places every day. The project stems from the desire to respectfully integrate into the consolidated urban fabric, respecting its history and aiming to be in direct continuity with it, bringing to light something that has been lost over time and returning it to the city. The project consists of a new visitor center dedicated to the city, to the discovery of its history, and to the understanding of its material, which is configured as an ideal element for a possible starting point, opening the visit to the site, or as a point of arrival, concluding the tour, thus becoming no longer just a passive point of passage where the user simply buys a ticket but is transformed into an interactive experience in which the user is intrigued by the possibility of discovery.

La ricerca in questione prende in esame una parte significativa della pianura Padana dove il fiume Po incontra il fiume Oglio e forma un particolare segno geografico all’interno del territorio. Questi territori sono stati la base di partenza del lavoro che prova a dimostrare come sia ancora possibile e necessario, attraverso la conoscenza e la cura dei luoghi, la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio nella sua dimensione storica, geografica e sociale. Il fulcro della tesi è la città di Sabbioneta, ed in particolare il Castello andato perduto: una sorta di isola architettonica, un manufatto architettonico circondato dall’acqua, all’interno di un’isola urbana, una città racchiusa da mura e circondata anch’essa dall’acqua. La comprensione di questa soglia storica ha guidato verso la declinazione del tema progettuale, attraverso una soluzione capace, da un lato di ripristinare la lettura unitaria della piazza e delle sue proporzioni e dall’altro di riportare alla luce le tracce dell’antico castello attraverso la scoperta e la memoria ed al contempo integrarsi con il contesto circostante restituendo nuovi spazi e nuove opportunità alla città usufruibili dalla collettività nella quotidianità, utili e necessari per tutti coloro che in questi luoghi vivono e lavorano ogni giorno. Il progetto nasce dalla volontà di innestarsi con rispetto all’interno del tessuto urbano consolidato, rispettandone la storia, con l’obiettivo di porsi in diretta continuità con essa e riportando alla luce qualcosa andato perduto nel tempo e restituendolo, così, alla città. L’intervento consiste in un nuovo visitor center dedicato alla città, alla scoperta della sua storia e alla comprensione della sua materia, il quale si configura come elemento ideale per un possibile punto di partenza, aprendo la visita del sito, oppure come punto di arrivo, concludendone il percorso, diventando così non più solo un punto di passaggio passivo in cui l’utente si limita ad acquistare il biglietto, ma si trasforma in una esperienza interattiva in cui il fruitore è incuriosito dalla possibilità della scoperta.

Discover the unknown. Design of a visitor center for Sabbioneta

Ardillo, Mario
2020/2021

Abstract

This research examines a significant part of the Po Valley where the river Po meets the river Oglio and forms a particular geographical mark within the territory. These territories were the starting point for the work, which tries to demonstrate how it is still possible and necessary, through knowledge and care of the places, to safeguard and enhance the landscape in its historical, geographical, and social dimension. The focus of the thesis is the city of Sabbioneta and in particular the lost Castle: a sort of architectural island, an architectural artefact surrounded by water, within an urban island, a city enclosed by walls and also surrounded by water. The understanding of this historical threshold has guided the design theme, through a solution capable, on the one hand, of restoring the unitary reading of the square and its proportions and, on the other, of bringing to light the traces of the ancient castle through discovery and memory, while at the same time integrating with the surrounding context, returning new spaces and new opportunities to the city that can be used by the community on a daily basis, useful and necessary for all those who live and work in these places every day. The project stems from the desire to respectfully integrate into the consolidated urban fabric, respecting its history and aiming to be in direct continuity with it, bringing to light something that has been lost over time and returning it to the city. The project consists of a new visitor center dedicated to the city, to the discovery of its history, and to the understanding of its material, which is configured as an ideal element for a possible starting point, opening the visit to the site, or as a point of arrival, concluding the tour, thus becoming no longer just a passive point of passage where the user simply buys a ticket but is transformed into an interactive experience in which the user is intrigued by the possibility of discovery.
TINAZZI, CLAUDIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-dic-2021
2020/2021
La ricerca in questione prende in esame una parte significativa della pianura Padana dove il fiume Po incontra il fiume Oglio e forma un particolare segno geografico all’interno del territorio. Questi territori sono stati la base di partenza del lavoro che prova a dimostrare come sia ancora possibile e necessario, attraverso la conoscenza e la cura dei luoghi, la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio nella sua dimensione storica, geografica e sociale. Il fulcro della tesi è la città di Sabbioneta, ed in particolare il Castello andato perduto: una sorta di isola architettonica, un manufatto architettonico circondato dall’acqua, all’interno di un’isola urbana, una città racchiusa da mura e circondata anch’essa dall’acqua. La comprensione di questa soglia storica ha guidato verso la declinazione del tema progettuale, attraverso una soluzione capace, da un lato di ripristinare la lettura unitaria della piazza e delle sue proporzioni e dall’altro di riportare alla luce le tracce dell’antico castello attraverso la scoperta e la memoria ed al contempo integrarsi con il contesto circostante restituendo nuovi spazi e nuove opportunità alla città usufruibili dalla collettività nella quotidianità, utili e necessari per tutti coloro che in questi luoghi vivono e lavorano ogni giorno. Il progetto nasce dalla volontà di innestarsi con rispetto all’interno del tessuto urbano consolidato, rispettandone la storia, con l’obiettivo di porsi in diretta continuità con essa e riportando alla luce qualcosa andato perduto nel tempo e restituendolo, così, alla città. L’intervento consiste in un nuovo visitor center dedicato alla città, alla scoperta della sua storia e alla comprensione della sua materia, il quale si configura come elemento ideale per un possibile punto di partenza, aprendo la visita del sito, oppure come punto di arrivo, concludendone il percorso, diventando così non più solo un punto di passaggio passivo in cui l’utente si limita ad acquistare il biglietto, ma si trasforma in una esperienza interattiva in cui il fruitore è incuriosito dalla possibilità della scoperta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/183952