The growing anthropization of the territory, a lack of attention to natural elements and waterways, the lack of interventions to mitigate the hydraulic risk, have contributed to the increase in flooding phenomena in the Olona Valley, located in the Varese area, between Milan and Varese. . The criticalities triggered by the proximity of the production settlements to the river have meant that the Valley has become, in recent decades, the scene of industrial divestments. The river first constitutes itself as an element of development, mostly allowing paper and cotton mills to settle on its banks, to then be, in the current configuration, trigger of the condition of fragility. Fragility is described as a constitutive feature of the bonds of the territory, the elements of which can be read as part of a larger system. In this way, the reading of the link between the river and the industries passes through the history and morphology of the territory, allowing to identify a classification that is not always consequential and linear but useful for defining the characteristics of the various production settlements. Knowing these links leads not only to the definition of fragility but also to the adoption of strategies for strengthening relations between the heterogeneous elements of the territory and for reducing the events that can trigger this condition. The picture described provides the opportunity to reflect in a multidimensional way on the redevelopment of the territory of the Valley, proposing a new relationship between natural and anthropogenic elements. These considerations have been implemented by working with a transdisciplinary approach, which therefore aims not only to reduce the hydraulic risk, thus defining a hierarchy of themes and interests, but to consider the materials of the territory as triggers for new opportunities, considering an integrated approach. and not sectoral, and thus allowing the constitution of a project contextualized in the territory. The design exploration develops by shifting one's gaze to the themes of landscape, urban planning, hydraulics and architecture, returning each theme in a broad and thoughtful vision.

La crescente antropizzazione del territorio, una scarsa attenzione verso gli elementi naturali e i corsi d’acqua, la mancanza di interventi di attenuazione del rischio idraulico, hanno contribuito all’aumento dei fenomeni di esondazione nella Valle Olona, situata nel Varesotto, tra Milano e Varese. Le criticità innescate dalla vicinanza degli insediamenti produttivi al fiume hanno fatto sì che la Valle diventasse, negli ultimi decenni, teatro di dismissioni industriali. Il fiume dapprima si costituisce come elemento di sviluppo, permettendo perlopiù a cartiere e cotonifici di insediarsi sulle sue sponde, per poi essere, nella configurazione attuale, innesco della condizione di fragilità. La fragilità viene descritta come caratteristica costitutiva dei legami del territorio, i cui elementi possono essere letti come parte di un sistema più ampio. In questo modo, la lettura del legame tra il fiume e le industrie passa attraverso la storia e la morfologia del territorio, permettendo di individuarne una classificazione non sempre consequenziale e lineare ma utile per definire le caratteristiche dei diversi insediamenti produttivi. Conoscere tali legami porta non solo alla definizione di fragilità ma anche all’adozione di strategie per il rafforzamento delle relazioni tra gli elementi eterogenei del territorio e per la riduzione degli eventi che possono innescare tale condizione. Il quadro descritto fornisce l’occasione per riflettere in modo multidimensionale sulla riqualificazione del territorio della Valle, proponendo un nuovo rapporto tra gli elementi naturali e quelli antropici. Queste considerazioni sono state messe in campo lavorando con un approccio transdisciplinare, che mira quindi non solo a ridurre il rischio idraulico, definendo così una gerarchia di temi ed interessi, ma a considerare i materiali del territorio come inneschi per nuove opportunità, considerando un approccio integrato e non settoriale, e permettendo così la costituzione di un progetto contestualizzato nel territorio. L’esplorazione progettuale si sviluppa spostando il proprio sguardo sui temi del paesaggio, dell’urbanistica, dell’idraulica e dell’architettura restituendo ciascun tema in una visione ampia e ponderata.

Il fiume e lo spazio produttivo. Un progetto a più dimensioni per la Valle dell'Olona

Patetta, Corinna
2020/2021

Abstract

The growing anthropization of the territory, a lack of attention to natural elements and waterways, the lack of interventions to mitigate the hydraulic risk, have contributed to the increase in flooding phenomena in the Olona Valley, located in the Varese area, between Milan and Varese. . The criticalities triggered by the proximity of the production settlements to the river have meant that the Valley has become, in recent decades, the scene of industrial divestments. The river first constitutes itself as an element of development, mostly allowing paper and cotton mills to settle on its banks, to then be, in the current configuration, trigger of the condition of fragility. Fragility is described as a constitutive feature of the bonds of the territory, the elements of which can be read as part of a larger system. In this way, the reading of the link between the river and the industries passes through the history and morphology of the territory, allowing to identify a classification that is not always consequential and linear but useful for defining the characteristics of the various production settlements. Knowing these links leads not only to the definition of fragility but also to the adoption of strategies for strengthening relations between the heterogeneous elements of the territory and for reducing the events that can trigger this condition. The picture described provides the opportunity to reflect in a multidimensional way on the redevelopment of the territory of the Valley, proposing a new relationship between natural and anthropogenic elements. These considerations have been implemented by working with a transdisciplinary approach, which therefore aims not only to reduce the hydraulic risk, thus defining a hierarchy of themes and interests, but to consider the materials of the territory as triggers for new opportunities, considering an integrated approach. and not sectoral, and thus allowing the constitution of a project contextualized in the territory. The design exploration develops by shifting one's gaze to the themes of landscape, urban planning, hydraulics and architecture, returning each theme in a broad and thoughtful vision.
BECCIU, GIANFRANCO
GUIDARINI, STEFANO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
La crescente antropizzazione del territorio, una scarsa attenzione verso gli elementi naturali e i corsi d’acqua, la mancanza di interventi di attenuazione del rischio idraulico, hanno contribuito all’aumento dei fenomeni di esondazione nella Valle Olona, situata nel Varesotto, tra Milano e Varese. Le criticità innescate dalla vicinanza degli insediamenti produttivi al fiume hanno fatto sì che la Valle diventasse, negli ultimi decenni, teatro di dismissioni industriali. Il fiume dapprima si costituisce come elemento di sviluppo, permettendo perlopiù a cartiere e cotonifici di insediarsi sulle sue sponde, per poi essere, nella configurazione attuale, innesco della condizione di fragilità. La fragilità viene descritta come caratteristica costitutiva dei legami del territorio, i cui elementi possono essere letti come parte di un sistema più ampio. In questo modo, la lettura del legame tra il fiume e le industrie passa attraverso la storia e la morfologia del territorio, permettendo di individuarne una classificazione non sempre consequenziale e lineare ma utile per definire le caratteristiche dei diversi insediamenti produttivi. Conoscere tali legami porta non solo alla definizione di fragilità ma anche all’adozione di strategie per il rafforzamento delle relazioni tra gli elementi eterogenei del territorio e per la riduzione degli eventi che possono innescare tale condizione. Il quadro descritto fornisce l’occasione per riflettere in modo multidimensionale sulla riqualificazione del territorio della Valle, proponendo un nuovo rapporto tra gli elementi naturali e quelli antropici. Queste considerazioni sono state messe in campo lavorando con un approccio transdisciplinare, che mira quindi non solo a ridurre il rischio idraulico, definendo così una gerarchia di temi ed interessi, ma a considerare i materiali del territorio come inneschi per nuove opportunità, considerando un approccio integrato e non settoriale, e permettendo così la costituzione di un progetto contestualizzato nel territorio. L’esplorazione progettuale si sviluppa spostando il proprio sguardo sui temi del paesaggio, dell’urbanistica, dell’idraulica e dell’architettura restituendo ciascun tema in una visione ampia e ponderata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/184061