San Siro productive block. Activating home-work links within the regeneration of public housing neighborhoods

Activating home-work links within the regeneration of public housing neighborhoods ABSTRACT Changes in post-industrial economies and societies have brought risks and challenges to European welfare states, affecting the work and housing situation of various vulnerable groups such as the young population, immigrants and the former middle class. The labor market has been redefined for many people due to technological advances and shifts in economic systems. New forms of manual and intellectual work have emerged, in addition there are various types of employment contracts while full time contracts are in decrease. There is a direct relation between housing accessibility and job accessibility and there is a need for the two spheres to be treated together through welfare policies that need spaces well integrated in them. Public housing estates, as places initially built in the context of work opportunities and welfare states, can be seen as artifacts reflecting these social and economic challenges. In addition they now face problems stemming from their original design, above all mono-functionality. Nevertheless, public housing estates offer potential for the reuse of an existing public asset and the provision of affordable housing that can improve the lives of its residents both socially and economically by restoring the link between living and working. In order to test this hypothesis, the thesis assumes San Siro neighborhood, a public housing estate located close to Milan city center. It suffers from various urban and social problems but still provides a built environment potential of reuse with considerable number of vacant and inefficiently used spaces. The intervention focuses on the north-western block and is mainly addressing mono-functionality, ground floor programs and permeability, and diversification of the housing stock using a home-work theme. In the search for space, ground floor apartments with low living quality, empty buildings and apartments throughout the block (e.g. O.N.M.I building and Sottosoglia flats), as well as in between public spaces that are currently inefficiently used, become ingredients. These ingredients are then used as parts of a network connecting the houses with work spaces for individual and collective use. The space where this mixed use takes place is defined in the thesis as ''productive environment''. These elements together provide the opportunity to insert different productive activities, involving the scales of the apartment, the building and the urban block, hence the title “productive block”. Careful selection of reuse and removal preserves morphological integrity and memory, and additional architectural elements give a new face to the former layout.

I cambiamenti nelle economie e nelle società postindustriali hanno portato rischi e sfide agli stati sociali europei, influenzando la situazione lavorativa e abitativa di vari gruppi vulnerabili come la popolazione giovane, gli immigrati e l'ex classe media. Il mercato del lavoro è stato ridefinito per molte persone a causa dei progressi tecnologici e dei cambiamenti nei sistemi economici. Sono emerse nuove forme di lavoro manuale e intellettuale, inoltre ci sono varie tipologie di contratto di lavoro mentre sono in diminuzione i contratti a tempo pieno. C'è un rapporto diretto tra accessibilità abitativa e accessibilità lavoro e c'è bisogno che i due ambiti vengano trattati insieme attraverso politiche di welfare che necessitano di spazi ben integrati al loro interno. I complessi residenziali pubblici, in quanto luoghi inizialmente costruiti nel contesto delle opportunità di lavoro e degli stati assistenziali, possono essere visti come artefatti che riflettono queste sfide sociali ed economiche. Inoltre ora affrontano problemi derivanti dal loro design originale, soprattutto monofunzionalità. Tuttavia, i complessi di edilizia residenziale pubblica offrono il potenziale per il riutilizzo di un bene pubblico esistente e la fornitura di alloggi a prezzi accessibili che possono migliorare la vita dei suoi residenti sia socialmente che economicamente ripristinando il legame tra vita e lavoro. Per testare questa ipotesi, la tesi assume il quartiere San Siro, un complesso di edilizia residenziale pubblica situato vicino al centro di Milano. Soffre di vari problemi urbani e sociali, ma fornisce ancora un potenziale di riutilizzo dell'ambiente costruito con un numero considerevole di spazi vuoti e utilizzati in modo inefficiente. L'intervento si concentra sull'isolato nord-ovest e riguarda principalmente la monofunzionalità, i programmi e la permeabilità del piano terra e la diversificazione del patrimonio abitativo attraverso un tema casa-lavoro. Nella ricerca dello spazio diventano ingredienti gli appartamenti al piano terra con scarsa qualità abitativa, edifici vuoti e appartamenti in tutto l'isolato (es. Questi ingredienti vengono poi utilizzati come parti di una rete che collega le case con gli spazi di lavoro ad uso individuale e collettivo. Lo spazio in cui avviene questo uso misto è definito nella tesi come ''ambiente produttivo''. Questi elementi insieme forniscono l'opportunità di inserire diverse attività produttive, che coinvolgono le scale dell'appartamento, dell'edificio e dell'isolato urbano, da qui il titolo di “blocco produttivo”. Un'attenta selezione del riutilizzo e della rimozione preserva l'integrità morfologica e la memoria, e ulteriori elementi architettonici danno un nuovo volto all'impianto precedente.