Since the early Seventies, Livigno has transformed from a minor village to a globally recognized tourist center. The strong and widespread increase in housing construction has led to an uncontrolled urban growth transforming the ancient town into a large tourist village inserted in an extraordinary landscape of which it lives. Almost deserted in some periods of the year, it changes completely face in the periods of the high tourist season, in summer and in winter, becoming a densely populated center. With the confirmation of the candidacy for the 2026 Winter Olympics, Livigno will host some sports competitions and an Olympic village at the service of the community. Considering the territory as a whole, the thesis aims to create the necessary services for athletes during the Olympic period, aimed at improving the performance of the athlete through the optimization of thermal, acoustic and light comfort. In accordance with the principles of the application, the complex hosting these services must be completely removable and then reused for other uses. According to the principles of the 2030 Olympic Agenda, sustainability should be the basis of the project, the choice of materials will be important to optimize the shipbuilding, taking into account both the materials used in the context of the territory, the storage and emission of CO2 in the environment. Such an important work within the territory will have to improve the road network, anticipating the large flows of tourists in the Olympic period, but above all, given its disassembly, will have to leave an imprint of its existence, that can improve the urban landscape of the city of Livigno, while minimizing the footprint left by the complex disassembled. Finally, it will be necessary to identify the new settlement for the complex and its functionality, fully enhancing the goals of the Olympic candidacy.

Dai primi anni Settanta, Livigno in Provincia di Sondrio si è trasformato da villaggio minore a centro turistico mondialmente riconosciuto. Il forte e diffuso incremento edilizio ha determinato una crescita urbana incontrollata trasformando l’antico abitato in un grande villaggio turistico inserito in uno straordinario paesaggio del quale vive. Praticamente deserto in alcuni periodi dell’anno, muta completamente volto nei periodi dell’alta stagione turistica, in estate e in inverno, diventando un centro densamente popolato. Con la conferma della candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026, Livigno ospiterà alcune competizioni sportive ed un villaggio olimpico al servizio della comunità. Considerando il territorio nel suo insieme, la tesi si propone di realizzare i servizi necessari agli atleti durante il periodo olimpico, atti a migliorare le prestazioni dell’atleta mediante l’ottimizzazione del comfort termico, acustico e luminoso. Rispettando i principi della candidatura, il complesso che ospiterà tali servizi dovrà essere completamente smontabile e successivamente riutilizzato per altre destinazioni d’uso. Secondo i principi dell’agenda olimpica 2030, la sostenibilità dovrà essere alla base del progetto, sarà importante la scelta dei materiali per ottimizzare la cantieristica, tenendo conto sia dei materiali utilizzati nel contesto del territorio, sia dello stoccaggio ed emissione di CO2 nell’ambiente. Un’opera così importante all’interno del territorio dovrà migliorare la viabilità, prevedendo i grandi flussi di turisti nel periodo olimpico, ma soprattutto, data la sua smontabilità, dovrà lasciare un’impronta della sua esistenza, che possa migliorare il tessuto urbano della città di Livigno, riducendo però al minimo la traccia lasciata dal complesso smontato. Infine, sarà necessario individuare il nuovo insediamento per il complesso edilizio e la sua funzionalità, valorizzando a pieno gli obbiettivi della candidatura olimpica.

Ri-abitare il territorio. Progettazione del nuovo villaggio olimpico temporaneo a Livigno, tramite l’impiego di strutture modulari, smontabili e riutilizzabili nel territorio alpino della Lombardia

Fontana, Christian;Pieri, Greta;Mascheroni, Enea
2020/2021

Abstract

Since the early Seventies, Livigno has transformed from a minor village to a globally recognized tourist center. The strong and widespread increase in housing construction has led to an uncontrolled urban growth transforming the ancient town into a large tourist village inserted in an extraordinary landscape of which it lives. Almost deserted in some periods of the year, it changes completely face in the periods of the high tourist season, in summer and in winter, becoming a densely populated center. With the confirmation of the candidacy for the 2026 Winter Olympics, Livigno will host some sports competitions and an Olympic village at the service of the community. Considering the territory as a whole, the thesis aims to create the necessary services for athletes during the Olympic period, aimed at improving the performance of the athlete through the optimization of thermal, acoustic and light comfort. In accordance with the principles of the application, the complex hosting these services must be completely removable and then reused for other uses. According to the principles of the 2030 Olympic Agenda, sustainability should be the basis of the project, the choice of materials will be important to optimize the shipbuilding, taking into account both the materials used in the context of the territory, the storage and emission of CO2 in the environment. Such an important work within the territory will have to improve the road network, anticipating the large flows of tourists in the Olympic period, but above all, given its disassembly, will have to leave an imprint of its existence, that can improve the urban landscape of the city of Livigno, while minimizing the footprint left by the complex disassembled. Finally, it will be necessary to identify the new settlement for the complex and its functionality, fully enhancing the goals of the Olympic candidacy.
GHILOTTI, MARCO
SALVALAI, GRAZIANO
CAIMI, SIMONE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-apr-2022
2020/2021
Dai primi anni Settanta, Livigno in Provincia di Sondrio si è trasformato da villaggio minore a centro turistico mondialmente riconosciuto. Il forte e diffuso incremento edilizio ha determinato una crescita urbana incontrollata trasformando l’antico abitato in un grande villaggio turistico inserito in uno straordinario paesaggio del quale vive. Praticamente deserto in alcuni periodi dell’anno, muta completamente volto nei periodi dell’alta stagione turistica, in estate e in inverno, diventando un centro densamente popolato. Con la conferma della candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026, Livigno ospiterà alcune competizioni sportive ed un villaggio olimpico al servizio della comunità. Considerando il territorio nel suo insieme, la tesi si propone di realizzare i servizi necessari agli atleti durante il periodo olimpico, atti a migliorare le prestazioni dell’atleta mediante l’ottimizzazione del comfort termico, acustico e luminoso. Rispettando i principi della candidatura, il complesso che ospiterà tali servizi dovrà essere completamente smontabile e successivamente riutilizzato per altre destinazioni d’uso. Secondo i principi dell’agenda olimpica 2030, la sostenibilità dovrà essere alla base del progetto, sarà importante la scelta dei materiali per ottimizzare la cantieristica, tenendo conto sia dei materiali utilizzati nel contesto del territorio, sia dello stoccaggio ed emissione di CO2 nell’ambiente. Un’opera così importante all’interno del territorio dovrà migliorare la viabilità, prevedendo i grandi flussi di turisti nel periodo olimpico, ma soprattutto, data la sua smontabilità, dovrà lasciare un’impronta della sua esistenza, che possa migliorare il tessuto urbano della città di Livigno, riducendo però al minimo la traccia lasciata dal complesso smontato. Infine, sarà necessario individuare il nuovo insediamento per il complesso edilizio e la sua funzionalità, valorizzando a pieno gli obbiettivi della candidatura olimpica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/184298