A conservative transformation approach was done on the Light Machinery Lab as a post-war architecture. Following a multi-disciplinary approach starting from the functional vocation, we reintroduce the building as a Digital Technical school in compliance with the old function of the block. By analyzing the site, prior constraints related to key areas in the block (via Daverio, via Fanti, and via Pace) are presented by the Light Machinery building. A new definition of the public spaces distribution and better circulation is implemented in the intervention by the addition of a raised piazza that infiltrates into the building in order to identify the vertical infiltration embedded in the heart of the lab. Using this intersection between what is old and new as a critical point in which a consolidation for the old structure is defined to achieve the stability of the building and the implementation of a new staircase system that redistributes the building in relation to newly added functions and solve the existing issue of escape stairs 90 meters apart at each end of the building. In relation to sustainability, a passive house system was taken into account in addition to a hybrid ventilation system that reaches the comfort demands of the users throughout all rooms dispersing from the added central staircase.

Un approccio di trasformazione conservativa è stato fatto sul Light Machinery Lab come architettura del dopoguerra. Seguendo un approccio multidisciplinare a partire dalla vocazione funzionale, si reintroduce l’edificio come scuola tecnica digitale nel rispetto della vecchia funzione dell’isolato. Analizzando il sito, i vincoli precedenti relativi alle aree chiave dell’isolato (via Daverio, via Fanti e via Pace) sono presentati dall’edificio Light Machinery. Una nuova definizione della distribuzione degli spazi pubblici e una migliore circolazione è implementata nell’intervento con l’aggiunta di una piazza rialzata che si infiltra nell’edificio per identificare l’infiltrazione verticale incorporata nel cuore del laboratorio. Utilizzando questa intersezione tra ciò che è vecchio e nuovo come punto critico in cui viene definito un consolidamento per la vecchia struttura per raggiungere la stabilità dell’edificio e l’implementazione di un nuovo sistema di scale che ridistribuisce l’edificio in relazione alle nuove funzioni aggiunte e risolvere il problema esistente delle scale di fuga a 90 metri di distanza ad ogni estremità dell’edificio. In relazione alla sostenibilità, è stato preso in considerazione un sistema di casa passiva oltre a un sistema di ventilazione ibrido che raggiunge le richieste di comfort degli utenti in tutte le stanze disperdendo dalla scala centrale aggiunta.

Path of culture

Kosseifi, Zak Iljas
2021/2022

Abstract

A conservative transformation approach was done on the Light Machinery Lab as a post-war architecture. Following a multi-disciplinary approach starting from the functional vocation, we reintroduce the building as a Digital Technical school in compliance with the old function of the block. By analyzing the site, prior constraints related to key areas in the block (via Daverio, via Fanti, and via Pace) are presented by the Light Machinery building. A new definition of the public spaces distribution and better circulation is implemented in the intervention by the addition of a raised piazza that infiltrates into the building in order to identify the vertical infiltration embedded in the heart of the lab. Using this intersection between what is old and new as a critical point in which a consolidation for the old structure is defined to achieve the stability of the building and the implementation of a new staircase system that redistributes the building in relation to newly added functions and solve the existing issue of escape stairs 90 meters apart at each end of the building. In relation to sustainability, a passive house system was taken into account in addition to a hybrid ventilation system that reaches the comfort demands of the users throughout all rooms dispersing from the added central staircase.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2021/2022
Un approccio di trasformazione conservativa è stato fatto sul Light Machinery Lab come architettura del dopoguerra. Seguendo un approccio multidisciplinare a partire dalla vocazione funzionale, si reintroduce l’edificio come scuola tecnica digitale nel rispetto della vecchia funzione dell’isolato. Analizzando il sito, i vincoli precedenti relativi alle aree chiave dell’isolato (via Daverio, via Fanti e via Pace) sono presentati dall’edificio Light Machinery. Una nuova definizione della distribuzione degli spazi pubblici e una migliore circolazione è implementata nell’intervento con l’aggiunta di una piazza rialzata che si infiltra nell’edificio per identificare l’infiltrazione verticale incorporata nel cuore del laboratorio. Utilizzando questa intersezione tra ciò che è vecchio e nuovo come punto critico in cui viene definito un consolidamento per la vecchia struttura per raggiungere la stabilità dell’edificio e l’implementazione di un nuovo sistema di scale che ridistribuisce l’edificio in relazione alle nuove funzioni aggiunte e risolvere il problema esistente delle scale di fuga a 90 metri di distanza ad ogni estremità dell’edificio. In relazione alla sostenibilità, è stato preso in considerazione un sistema di casa passiva oltre a un sistema di ventilazione ibrido che raggiunge le richieste di comfort degli utenti in tutte le stanze disperdendo dalla scala centrale aggiunta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/185797