Every city is formed by networks that intertwine with one another, composed by several different individuals, each with their own background, who share the same space and coexist as a whole. The city is built and transformed according to their needs, expanding and adapting with the passage of time. It is a part of human nature to dominate and assert its presence in a certain territory, claiming each piece of land as their own and shaping a location in relation to their origins and people. The complexity is finding balance between each new cycle of individuals, since as the urban landscape is renewed, many parts of history can be lost. Therefore, maintaining each new layer differently from the previous is essential, as it assures both contrast and continuity of a greater composition towards the future. These two aspects are found in the city of Milan, where differences and similarities allowed the city to become unique, through several layers of architecture coexisting and achieving harmony - the main concept we share in our project. With the conservative restoration of the Convitto in Società Umanitaria, we create a new architectural composition through an addition - an eight-floor tower completely recognizable in relation to the Modernist residential from Giovanni Romano built in the late 1950’s. The aim is to combine a completely public volume dedicated to arts and culture, with the private use from the original, simultaneously differentiating the two, not only aesthetically but also in terms of function and types of users. However, designing in a way that both opposites are to be part of a single complex system - merging together and coexisting to maintain the harmony of the city’s landscape.

Ogni città è formata da reti che si intrecciano l’una con l’altra, composte da diversi individui, ognuno con il proprio background, che condividono lo stesso spazio e coesistono come un tutto. La città viene costruita e trasformata secondo le loro esigenze, espandendosi e adattandosi con il passare del tempo. Fa parte della natura umana dominare e affermare la propria presenza in un certo territorio, rivendicando ogni pezzo di terra come proprio e modellando un luogo in relazione alle proprie origini e persone. La complessità sta nel trovare un equilibrio tra ogni nuovo ciclo di individui, poiché man mano che il paesaggio urbano si rinnova, molte parti della storia possono andare perse. Pertanto, mantenere ogni nuovo strato diverso dal precedente è essenziale, in quanto assicura sia il contrasto che la continuità di una maggiore composizione verso il futuro. Questi due aspetti si ritrovano nella città di Milano, dove differenze e somiglianze hanno permesso alla città di diventare unica, attraverso diversi strati di architettura che coesistono e raggiungono l’armonia - il concetto principale che condividiamo nel nostro progetto. Con il restauro conservativo del Convitto in Società Umanitaria, creiamo una nuova composizione architettonica attraverso un’aggiunta - una torre di otto piani completamente riconoscibile in relazione al residenziale modernista di Giovanni Romano costruito alla fine degli anni ‘50. L’obiettivo è quello di combinare un volume completamente pubblico dedicato alle arti e alla cultura, con l’uso privato dall’originale, differenziando contemporaneamente i due, non solo esteticamente ma anche in termini di funzioni e tipologie di utenti. Tuttavia, progettando in modo che entrambi gli opposti siano parte di un unico sistema complesso - fondendosi insieme e coesistendo per mantenere l’armonia del paesaggio della città.

Conservative addition in the Società Umanitaria. The ambiguity between contrast and continuity

Kinik, Ismail Goktug;Xhemaili, Okan;
2020/2021

Abstract

Every city is formed by networks that intertwine with one another, composed by several different individuals, each with their own background, who share the same space and coexist as a whole. The city is built and transformed according to their needs, expanding and adapting with the passage of time. It is a part of human nature to dominate and assert its presence in a certain territory, claiming each piece of land as their own and shaping a location in relation to their origins and people. The complexity is finding balance between each new cycle of individuals, since as the urban landscape is renewed, many parts of history can be lost. Therefore, maintaining each new layer differently from the previous is essential, as it assures both contrast and continuity of a greater composition towards the future. These two aspects are found in the city of Milan, where differences and similarities allowed the city to become unique, through several layers of architecture coexisting and achieving harmony - the main concept we share in our project. With the conservative restoration of the Convitto in Società Umanitaria, we create a new architectural composition through an addition - an eight-floor tower completely recognizable in relation to the Modernist residential from Giovanni Romano built in the late 1950’s. The aim is to combine a completely public volume dedicated to arts and culture, with the private use from the original, simultaneously differentiating the two, not only aesthetically but also in terms of function and types of users. However, designing in a way that both opposites are to be part of a single complex system - merging together and coexisting to maintain the harmony of the city’s landscape.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
Ogni città è formata da reti che si intrecciano l’una con l’altra, composte da diversi individui, ognuno con il proprio background, che condividono lo stesso spazio e coesistono come un tutto. La città viene costruita e trasformata secondo le loro esigenze, espandendosi e adattandosi con il passare del tempo. Fa parte della natura umana dominare e affermare la propria presenza in un certo territorio, rivendicando ogni pezzo di terra come proprio e modellando un luogo in relazione alle proprie origini e persone. La complessità sta nel trovare un equilibrio tra ogni nuovo ciclo di individui, poiché man mano che il paesaggio urbano si rinnova, molte parti della storia possono andare perse. Pertanto, mantenere ogni nuovo strato diverso dal precedente è essenziale, in quanto assicura sia il contrasto che la continuità di una maggiore composizione verso il futuro. Questi due aspetti si ritrovano nella città di Milano, dove differenze e somiglianze hanno permesso alla città di diventare unica, attraverso diversi strati di architettura che coesistono e raggiungono l’armonia - il concetto principale che condividiamo nel nostro progetto. Con il restauro conservativo del Convitto in Società Umanitaria, creiamo una nuova composizione architettonica attraverso un’aggiunta - una torre di otto piani completamente riconoscibile in relazione al residenziale modernista di Giovanni Romano costruito alla fine degli anni ‘50. L’obiettivo è quello di combinare un volume completamente pubblico dedicato alle arti e alla cultura, con l’uso privato dall’originale, differenziando contemporaneamente i due, non solo esteticamente ma anche in termini di funzioni e tipologie di utenti. Tuttavia, progettando in modo che entrambi gli opposti siano parte di un unico sistema complesso - fondendosi insieme e coesistendo per mantenere l’armonia del paesaggio della città.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/185931