Chameleon Joint - A sustainable bamboo and recycled plastic construction system in Kerege, Tanzania

Plastic is one of man’s most useful materials, and it has contributed to multiple benefits to society, yet it is not without flaws. More than 8,300 million metric tons of virgin plastics have been produced globally in the last 60 years, with Tanzania registering roughly 3,000 tonnes of PET, polypropylene, high-density, and low-density polyethene every year. Tanzanian plastic pollution is caused by improper disposal of waste plastics. Only 34% of plastic garbage is currently collected, with only 2% being recycled. The country lacks a functional recycling system, which is only operational in the towns of Dar es Salaam and Dodoma. The thesis work provides a wide perspective of the plastic pollution challenge and the major impacts experienced across Tanzania. In particular, it focuses on the role of architecture in addressing such a threat by proposing an experimental construction system designed to be implemented in Kerege village, Tanzania. Core principle of the project is sustainability. As a result, it investigates the symbiosis of recycled plastic and bamboo and their application in the construction field. The proposed structure is a truss beam typology, which combines local Phylostachys’ bamboo canes linked through recycled HDPE (high density polyethylene) plastics connections named “Chameleon Joint” by the Author. More specifically, the suggested structure is a market, a semi-opened ephemeral architectural space where light enters as sharply as a greengrocer’s machete and colourful fruits, crunchy nuts, and fragrant spices are host in plastic brick stalls. The potential of integrating Tanzania’s most abundant renewable green resource with plastics elements – which could otherwise end up in a landfill or be burned – opens up future sustainable approaches to dealing with plastic pollution. Furthermore, it aspires to foster new behaviours in the local community about the usage of plastic and to become a more conscientious citizen.

La plastica è uno dei materiali più utili all’uomo e ha contribuito a molteplici benefici per la società, ma non è esente da difetti. Più di 8.300 milioni di tonnellate di plastica vergine sono state prodotte a livello globale negli ultimi 60 anni, scenario in cui solo la Tanzania ha registrato circa 3.000 tonnellate di PET, polipropilene, polietilene ad alta e bassa densità ogni anno. L’inquinamento da plastica della Tanzania è causato da uno smaltimento improprio dei rifiuti. Attualmente viene raccolto solo il 34% dei rifiuti di plastica, di cui solo il 2% viene riciclato. Il Paese non dispone di un sistema di riciclaggio funzionale, presente solo nelle città di Dar es Salaam e Dodoma. Il lavoro di tesi fornisce un’ampia prospettiva della sfida dell’inquinamento da plastica e dei principali impatti sperimentati in tutta la Tanzania. In particolare, si concentra sul ruolo dell’architettura nell’affrontare tale minaccia proponendo un sistema di costruzione sperimentale progettato per essere implementato nel villaggio di Kerege, in Tanzania. Il principio fondamentale del progetto è la sostenibilità. Di conseguenza, si basa sulla simbiosi tra plastica riciclata e bambù e la loro applicazione nel campo delle costruzioni. La struttura proposta è una tipologia a trave reticolare, che impiego l’utilizzo di canne di bambù locale (Phylostachys) collegate tramite connessioni in plastica HDPE (polietilene ad alta densità) riciclata denominate “Chameleon Joint” dall’Autore. In particolare, la struttura proposta è un mercato, uno spazio architettonico effimero semiaperto dove la luce entra nitida come il machete di un fruttivendolo e frutta colorata, noci croccanti e spezie profumate vengono esposte su bancarelle di mattoni di plastica. L’integrazione della risorsa verde rinnovabile più abbondante della Tanzania con elementi in plastica – che altrimenti finirebbero in una discarica o bruciati – apre futuri approcci sostenibili per affrontare l’inquinamento da plastica. Aspira, inoltre, ad un approccio didattico sull’uso della plastica nella comunità locale rendendo gli abitanti più consapevoli.