diff_USO. Proposta di un albergo diffuso nel borgo storico di Corte Sant'Andrea, lungo l'argine del Po

Starting in the early 80’s, the idea of the AD (Albergo Diffuso) was developed in Italy as a concept, a model of sustainable horizontal hotel, through the simple idea of using empty houses, newly renovated after the earthquake in Friuli in 1976, for tourism purposes. As Giancarlo Dall’Ara writes in his book “Manuale dell’Albergo Diffuso”, the initial idea took into account the development of the territory and the expectations of the owners of the houses, but completely neglected those of the guests. Only little by little was it possible to outline a model of an original hotel which offered not only beds, but the possibility of living the lifestyle of a village, lodging in houses which were located in the midst of those of the residents, giving life to a hotel management in a completely original, authentic context, that of a “hotel which is not built”. Today, the Albergo Diffuso has been regulated by 13 regions of our country and, more than 10 years after the first provision, boasts an extraordinary notoriety even abroad. This is thanks to its imprinting which paves the way for simplicity and effectiveness, being able to work for 12 months of the year, proposing the offer of an inhabited place not tied to seasonality. Our thesis, therefore, is based on the following question:
Can Corte Sant’Andrea come back to life thanks to the model of the Albergo Diffuso? The historic village of Corte Sant’Andrea lends itself to the application of the AD concept in an almost spontaneous, natural way. The primary conditions underlying it can be found within its history, thanks to its strategic position along the Via Francigena, and to the presence of the “Transitum Padi”, the crossing of the river Po, which already guaranteed the presence of a constant form of slow mobility during the 9th century. Today this path is able to bring about 200 pilgrims per month during the summer season and, even if the village is now depopulated, the presence of a community alive and present although in limited numbers, is what bodes well for a new future for Corte Sant’Andrea, through the possibility of experiencing the territory, life in the village and the culture of the place, offering guests a link not only imaginary, with the territory and with the residents. The model of the Albergo Diffuso is an engine for the relaunch of Corte Sant’Andrea, offering a hotel proposal directly integrated into the territory, its heritage and its community, exploiting its potential.

A partire dai primi anni 80 si sviluppa il concetto di AD (Albergo Diffuso) come un concept, un modello di albergo orizzontale sostenibile, attraverso la semplice idea di utlizzare a fini turistici delle case vuote, appena ristrutturate in seguito al terremoto del Friuli, avvenuto nel ‘76. Come scrive giancarlo Dall’Ara nel suo libro “Manuale dell’Albergo Diffuso”, l’idea iniziale teneva conto dello sviluppo del territorio e delle aspettative dei proprietari delle case, ma trascurava completamente quella degli ospiti. Solo poco alla volta si riuscì a delineare un modello di albergo originale che non offriva solo posti letto, ma la possibilità di vivere lo stile di vita di un borgo, alloggiando in case che si trovavano in mezzo a quelle dei residenti, dando vita ad una gestione alberghiera in un contesto del tutto originale, autentico, quello di un “albergo che non si costruisce”. L’Albergo Diffuso oggi è stato normato da tredici regioni del nostro paese e, a 10 anni dalla prima disposizione, vanta una notorietà straordinaria anche all’estero. Questo grazie al suo imprinting che spiana il terreno per semplicità ed efficacia, riuscendo a lavorare per 12 mesi l’anno, proponendo l’offerta di un luogo abitato non legato alla stagionalità. La nostra tesi dunque si basa sul seguente quesito : Corte sant’Andrea può tornare in vita grazie al modello di Albergo Diffuso? Il borgo storico di Corte sant’Andrea si presta all’applicazione del concept dell’AD in maniera quasi spontanea, naturale. Le condizioni primarie poste alla base si possono ricercare all’interno della sua storia, grazie alla posizione strategica lungo la via Francigena, e per la presenza del “Transitum Padi”, l’attraversamento del fiume Po, che già durante il IX secolo garantivano la presenza di una forma costante di mobilità lenta. Oggi questo cammino è in grado di portare circa 200 pellegrini al mese durante la stagione estiva e, anche se il borgo si è ormai spopolato, la presenza di una comunità viva e presente per quanto in numero limitato, è ciò che fa presagire un futuro nuovo per Corte sant’Andrea, attraverso la possibilità di vivere il territorio, la vita nel borgo e la cultura del luogo, offrendo agli ospiti un legame non solo immaginario, con il territorio e con i residenti. Il modello di Albergo Diffuso è dunque un motore di rilancio per Corte sant’Andrea, ponedo una proposta ospitale alberghiera direttamente integrata nel territorio, nel suo patrimonio e nella sua comunità, sfruttandone le potenzialità e creando uno scambio tra la funzione ospitale e la comunità circostante.