Nowadays, social housing in Italy faces major problems. At the same time, urban re generation, that is, the restoration or improvement of an area in urban decline, has become an important issue in the development of the modern city, with different characteristics in different countries. The construction of large social housing in Italy dates back to the World War II pe riod and was strongly influenced by the architectural theory of modernism. Most of them are located in the urban periphery and these neighbourhoods have be come “problematic” and dangerous places in recent decades, characterized by mono-functional use, decay, isolation and social conflicts. Therefore, the creation of new areas for social housing is becoming a common problem in all European countries, and Italy is no exception. A public policy for social housing was developed in the early twentieth century as a response to mutual aid and local initiatives. The explicit goals were: (A) improve living conditions, and (B) promote home ownership as a solution to the ‘social ques tion’ aimed at building a society of small owners. Considering the same goals, our effort here is to provide a sustainable, affordable, safe, functional, and inclusive social housing in which can be able to host a wide range of owners and tenants from elderly who might live alone and prefer to stay home mostly, to younger generations as students. An effort to filling the gap among different economical and social classes by considering different typology of resi dential units from small studios to larger apartments. Our challenge here is to make tenants to feel ownership and pride about their homes and at the same time being part of a community while still having a sense of autonomy which they can get from a traditional free standing home.

Al giorno d’oggi, l’edilizia sociale in Italia deve affrontare gravi problemi. Allo stes so tempo, la rigenerazione urbana, cioè il ripristino o il miglioramento di un’area in declino urbano, è diventata una questione importante nello sviluppo della città moderna, con caratteristiche diverse nei diversi paesi. La costruzione di grandi case popolari in Italia risale al periodo della seconda guer ra mondiale ed è stata fortemente influenzata dalla teoria architettonica del mod ernismo. La maggior parte di essi si trova nella periferia urbana e questi quartieri sono diventati luoghi “problematici” e pericolosi negli ultimi decenni, caratterizzati da uso monofunzionale, degrado, isolamento e conflitti sociali. Pertanto, la creazi one di nuove aree per l’edilizia sociale sta diventando un problema comune in tutti i paesi europei, e l’Italia non fa eccezione. Una politica pubblica per l’edilizia sociale è stata sviluppata all’inizio del XX secolo come risposta all’aiuto reciproco e alle iniziative locali. Gli obiettivi espliciti erano: (A) migliorare le condizioni di vita, e (B) promuovere la proprietà della casa come soluzione alla “questione sociale” volta a costruire una società di piccoli proprietari. Considerando gli stessi obiettivi, il nostro sforzo qui è quello di fornire un alloggio sociale sostenibile, conveniente, sicuro, funzionale e inclusivo in cui possa essere in grado di ospitare una vasta gamma di proprietari e inquilini da anziani che potreb bero vivere da soli e preferiscono rimanere a casa per lo più, alle generazioni più giovani come studenti. Uno sforzo per colmare il divario tra le diverse classi econom iche e sociali considerando diverse tipologie di unità abitative dai piccoli monolo cali agli appartamenti più grandi. La nostra sfida qui è quella di far sentire gli inquilini proprietari e orgogliosi delle loro case e allo stesso tempo di far parte di una comunità pur avendo una certa au tonomia che possono ottenere da una tradizionale casa indipendente

N-ex-T Macello. An intervention towards urban regeneration of ex-Macello neighborhood, providing sustainable social housing with the approach of increasing social inclusivity, collectivity and community interaction

Tavahomi, Maliheh;Shahani, Khashayar
2020/2021

Abstract

Nowadays, social housing in Italy faces major problems. At the same time, urban re generation, that is, the restoration or improvement of an area in urban decline, has become an important issue in the development of the modern city, with different characteristics in different countries. The construction of large social housing in Italy dates back to the World War II pe riod and was strongly influenced by the architectural theory of modernism. Most of them are located in the urban periphery and these neighbourhoods have be come “problematic” and dangerous places in recent decades, characterized by mono-functional use, decay, isolation and social conflicts. Therefore, the creation of new areas for social housing is becoming a common problem in all European countries, and Italy is no exception. A public policy for social housing was developed in the early twentieth century as a response to mutual aid and local initiatives. The explicit goals were: (A) improve living conditions, and (B) promote home ownership as a solution to the ‘social ques tion’ aimed at building a society of small owners. Considering the same goals, our effort here is to provide a sustainable, affordable, safe, functional, and inclusive social housing in which can be able to host a wide range of owners and tenants from elderly who might live alone and prefer to stay home mostly, to younger generations as students. An effort to filling the gap among different economical and social classes by considering different typology of resi dential units from small studios to larger apartments. Our challenge here is to make tenants to feel ownership and pride about their homes and at the same time being part of a community while still having a sense of autonomy which they can get from a traditional free standing home.
MARTINELLI, PAOLO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-apr-2022
2020/2021
Al giorno d’oggi, l’edilizia sociale in Italia deve affrontare gravi problemi. Allo stes so tempo, la rigenerazione urbana, cioè il ripristino o il miglioramento di un’area in declino urbano, è diventata una questione importante nello sviluppo della città moderna, con caratteristiche diverse nei diversi paesi. La costruzione di grandi case popolari in Italia risale al periodo della seconda guer ra mondiale ed è stata fortemente influenzata dalla teoria architettonica del mod ernismo. La maggior parte di essi si trova nella periferia urbana e questi quartieri sono diventati luoghi “problematici” e pericolosi negli ultimi decenni, caratterizzati da uso monofunzionale, degrado, isolamento e conflitti sociali. Pertanto, la creazi one di nuove aree per l’edilizia sociale sta diventando un problema comune in tutti i paesi europei, e l’Italia non fa eccezione. Una politica pubblica per l’edilizia sociale è stata sviluppata all’inizio del XX secolo come risposta all’aiuto reciproco e alle iniziative locali. Gli obiettivi espliciti erano: (A) migliorare le condizioni di vita, e (B) promuovere la proprietà della casa come soluzione alla “questione sociale” volta a costruire una società di piccoli proprietari. Considerando gli stessi obiettivi, il nostro sforzo qui è quello di fornire un alloggio sociale sostenibile, conveniente, sicuro, funzionale e inclusivo in cui possa essere in grado di ospitare una vasta gamma di proprietari e inquilini da anziani che potreb bero vivere da soli e preferiscono rimanere a casa per lo più, alle generazioni più giovani come studenti. Uno sforzo per colmare il divario tra le diverse classi econom iche e sociali considerando diverse tipologie di unità abitative dai piccoli monolo cali agli appartamenti più grandi. La nostra sfida qui è quella di far sentire gli inquilini proprietari e orgogliosi delle loro case e allo stesso tempo di far parte di una comunità pur avendo una certa au tonomia che possono ottenere da una tradizionale casa indipendente
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Descrizione: An intervention towards urban regeneration of Ex-Macello neighborhood, providing sustainable social housing with the approach of increasing social inclusivity, collectivity and community interaction
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/186282