Reinvigoration of cloisters. A novel visibility

How to integrate contemporary architecture into the existing, while preserving its historical significance along with the implementation of new things? In context of a multicultural society, cities and buildings of cultural heritage representing the history and form of the region, providing us with fundamental elements of cultural identity. “The Società Umanitaria”, a historical architectur al complex in Milan, was established with the aim of creating a balanced social situation, especially for underprivileged people. The allied bombings destroyed or damaged nearly eighty per cent of the Umanitaria complex. Ignazio Gardella and Giovanni Romano designed the post-war reconstruction that gave it its current appearance. The thesis is focused on transforming the existing structure with new programs without much architectural intervention by blending the old and the new to create something interesting. It is primarily intended to explore how contem porary architectural elements (typology, materials, technology, and construc tion methods) can be incorporated into existing structures. For such a project, it is necessary to have a deep understanding of the past and a decree of archi tectural sensitivity in order to update while respecting the past. The design strategies include proposing and reorganizing functions to revive the cloisters and the addition of a new volume, a pavilion with the concept of juxtaposing the new upon the old, emphasizing historical significance, and making a statement relating to the future.

Come integrare l'architettura contemporanea nell'esistente, preservando il suo significato storico insieme all'attuazione di cose nuove? Nel contesto di una società multiculturale, città ed edifici del patrimonio culturale rappresentare la storia e la forma della regione, fornendoci fondamentali elementi di identità culturale. La “Società Umanitaria”, complesso architettonico storico milanese, nasce con lo scopo di creare un equilibrato sociale situazione, soprattutto per le persone svantaggiate. Distrutti i bombardamenti alleati o danneggiò quasi l'ottanta per cento del complesso dell'Umanitaria. Ignazio Gardella e Giovanni Romano progettò la ricostruzione postbellica che gli diede il suo aspetto attuale. La tesi è focalizzata sulla trasformazione della struttura esistente con nuovi programmi senza molto intervento architettonico fondendo il vecchio e il nuovo creare qualcosa di interessante. Ha lo scopo principale di esplorare come gli elementi architettonici contemporanei (tipologia, materiali, tecnologia e metodi di costruzione) possono essere incorporati nelle strutture esistenti. Per un progetto del genere è necessario avere una profonda conoscenza del passato e un decreto di sensibilità architettonica per aggiornarsi nel rispetto del passato. Le strategie progettuali comprendono la proposta e la riorganizzazione delle funzioni da rilanciare i chiostri e l'aggiunta di un nuovo volume, un padiglione con il concept di giustapporre il nuovo al vecchio, sottolineando il significato storico, e fare una dichiarazione relativa al futuro.