Gender-based violence is a urgent socio-cultural issue which, despite the major collective and political actions performed in the last decades, still permeate the Italian context, as a severe symptom of gender inequality and the hetero-normative patriarchal social structure that dictate our daily lives. Thanks to feminist movements which exploited digital media, more victims and survivors managed to speak up and share their experience, but the presence of sexist behaviours related to violence against women (e.g. victim-blaming, stereotypes, rape myths, etc.) proves how there is still room for improvement, especially in the way this problem is communicated and percieved by the public. This thesis investigates how interactive narratives can tackle the topic and inspire social change, by engaging with the audience on a deeper level than passively consumed media. By leveraging the agency of the medium and its procedural rhetoric to convey the traumatic experience of a victim of gender-based violence, the project aims to inspire empathy and more supportive behaviours, and to raise awareness about the work of Italian anti-violence centres. Therefore, in order to both portray in a sensible yet truthful way the reality of abusive relationships, while also providing correct information with regards to the centres, the project is the result of a co-design process which involved the volunteers of Parma’s chapter. The testing phase revealed a high emotional engagement of the audience. It shows an overall positive response, which encourages the possibility for further research and experimentation, especially with regards to the employment of more intersectional perspectives in the creation of interactive narratives aimed at social change.

La violenza di genere è una questione socio-culturale urgente che, nonostante le iniziative politiche e collettive emerse negli ultimi decenni, invade ancora il contesto italiano, come grave sintomo della disuguaglianza di genere e della struttura sociale patriarcale ed etero-normativa che determina la nostra vita quotidiana. Grazie ai movimenti femministi che hanno sfruttato i media digitali, più vittime e sopravvissute sono riuscite a condividere la loro esperienza, ma la presenza di comportamenti sessisti legati alla violenza sulle donne (es. vittimizzazione secondaria, stereotipi, miti dello stupro, ecc.) dimostra come ci sia ancora margine di miglioramento, soprattutto nel modo in cui questo problema viene comunicato e percepito dal pubblico. Questa tesi indaga come le narrazioni interattive possano trattare qusto argomento e ispirare un cambiamento sociale, coinvolgendo il pubblico a un livello più profondo rispetto ai media fruiti passivamente. Facendo leva sull’agency del medium e la sua retorica procedurale per trasmettere l’esperienza traumatica di una vittima di violenza di genere, il progetto mira a ispirare empatia e comportamenti più solidali, e a sensibilizzare sul lavoro dei centri antiviolenza italiani. Pertanto, al fine di rappresentare in modo sensato ma veritiero la realtà delle relazioni abusive, fornendo al contempo corrette informazioni sui centri, il progetto è stato sviluppato in collaborazione con le volontarie del centro di Parma. La fase di testing ha rivelato un alto coinvolgimento emotivo nel pubblico, e la risposta positiva al progetto incoraggia la possibilità di ulteriori ricerche e sperimentazioni, soprattutto per quanto riguarda l’impiego di prospettive più intersezionali nella creazione di narrazioni interattive volte al cambiamento sociale.

Interactive narratives against gender-based violence. A co-design approach to leverage stories, inspire empathy, and raise awareness

Peracchi, Sofia
2020/2021

Abstract

Gender-based violence is a urgent socio-cultural issue which, despite the major collective and political actions performed in the last decades, still permeate the Italian context, as a severe symptom of gender inequality and the hetero-normative patriarchal social structure that dictate our daily lives. Thanks to feminist movements which exploited digital media, more victims and survivors managed to speak up and share their experience, but the presence of sexist behaviours related to violence against women (e.g. victim-blaming, stereotypes, rape myths, etc.) proves how there is still room for improvement, especially in the way this problem is communicated and percieved by the public. This thesis investigates how interactive narratives can tackle the topic and inspire social change, by engaging with the audience on a deeper level than passively consumed media. By leveraging the agency of the medium and its procedural rhetoric to convey the traumatic experience of a victim of gender-based violence, the project aims to inspire empathy and more supportive behaviours, and to raise awareness about the work of Italian anti-violence centres. Therefore, in order to both portray in a sensible yet truthful way the reality of abusive relationships, while also providing correct information with regards to the centres, the project is the result of a co-design process which involved the volunteers of Parma’s chapter. The testing phase revealed a high emotional engagement of the audience. It shows an overall positive response, which encourages the possibility for further research and experimentation, especially with regards to the employment of more intersectional perspectives in the creation of interactive narratives aimed at social change.
BENOÎT CARBONE, MARCO
MAZZAGLIA, MARCO
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2022
2020/2021
La violenza di genere è una questione socio-culturale urgente che, nonostante le iniziative politiche e collettive emerse negli ultimi decenni, invade ancora il contesto italiano, come grave sintomo della disuguaglianza di genere e della struttura sociale patriarcale ed etero-normativa che determina la nostra vita quotidiana. Grazie ai movimenti femministi che hanno sfruttato i media digitali, più vittime e sopravvissute sono riuscite a condividere la loro esperienza, ma la presenza di comportamenti sessisti legati alla violenza sulle donne (es. vittimizzazione secondaria, stereotipi, miti dello stupro, ecc.) dimostra come ci sia ancora margine di miglioramento, soprattutto nel modo in cui questo problema viene comunicato e percepito dal pubblico. Questa tesi indaga come le narrazioni interattive possano trattare qusto argomento e ispirare un cambiamento sociale, coinvolgendo il pubblico a un livello più profondo rispetto ai media fruiti passivamente. Facendo leva sull’agency del medium e la sua retorica procedurale per trasmettere l’esperienza traumatica di una vittima di violenza di genere, il progetto mira a ispirare empatia e comportamenti più solidali, e a sensibilizzare sul lavoro dei centri antiviolenza italiani. Pertanto, al fine di rappresentare in modo sensato ma veritiero la realtà delle relazioni abusive, fornendo al contempo corrette informazioni sui centri, il progetto è stato sviluppato in collaborazione con le volontarie del centro di Parma. La fase di testing ha rivelato un alto coinvolgimento emotivo nel pubblico, e la risposta positiva al progetto incoraggia la possibilità di ulteriori ricerche e sperimentazioni, soprattutto per quanto riguarda l’impiego di prospettive più intersezionali nella creazione di narrazioni interattive volte al cambiamento sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/186422