This Thesis Work investigates whether Ownership Structure, in terms of major stockholders mix, significantly affects the adoption of governance best practises across companies listed on the Italian Stock Exchange at the end of 2020. While most of previous research has been conducted via meta-analyses and econometric approaches, major contribution is made by the introduction of a double-layer, weighted network, modeling the multi-domain relationships between firms operating under concentrated ownership. The driver layer is built to reflect congruence in investors' categories between companies; the driven layer is set up via a similarity index, defined to include proxies of efficiency, demographic and social capital heterogeneity within the Board of Directors. The peculiar structural features of the multi-layer network is highlighted through ad-hoc multiplex measures. The results point to a duality in governance quality across the Italian listed Market. Most of the under-performing firms, with respect to the application of the Italian Codice di Autodisciplina, are controlled by pressure-sensitive investors, specifically Privates and/or Joint-Stock Companies. The impulse to make the Board more performing and heterogeneous comes from both Public Entities and from Privates interested in the implementation of social and governance policies. Effects exercised by other pressure-resistant shareholders' categories is less direct. Little evidence arises in merit of the impact of firm Industry on multiplex communities, detected by a flow propagation algorithm. In general, the analysis leads to a non trivial and bidirectional relationship between Ownership Structure and Corporate Governance aspects, that, in a scenario of increasing investors' activism, seem to shape each other.

Il presente Lavoro di Tesi vuole contribuire all'indagine circa l'influenza dell'assetto proprietario sulla qualità della governance, nel contesto rappresentato dalle società quotate presso Borsa Italiana al termine dell'anno 2020. Più dettagliatamente, esso si pone l'obiettivo di rilevare l'impatto che le diverse forme di azionariato esercitano sulla composizione quali-quantitativa e sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione. Il principale elemento di novità è rappresentato dal metodo d'analisi scelto: non un approccio econometrico, bensì un network multi-strato, pesato, in grado di modelizzare le relazioni multidominio tra imprese a concentrazione proprietaria. Un primo layer è costruito sulla base del grado di congruenza, in termini di tipologia di azionariato, tra coppie di società; il secondo quantifica la similarità sulla base di un indice di funzionamento del Consiglio, che ne rilevi la demografia, il mix di capitale sociale e di membri interni e indipendenti. Ai fini dell'individuazione delle proprietà strutturali del multiplex, sono ivi introdotte misure ad hoc. I risultati denotano dualità in merito all'attuazione delle best practise delineate nel Codice di Autodisciplina. Le società in tal senso meno performanti sono, in maggioranza, controllate da investitori pressure-sensitive, specificatamente persone fisiche e SpA. Non univoca è l'individuazione dei promotori dell'efficientamento e della diversity del CdA: enti pubblici, ma anche azionisti privati promotori di politiche sociali e di governance. L'effetto esercitato da altre categorie di investitori pressure-resistant, meno rappresentate nel mercato quotato italiano, non è altrettanto chiaramente circoscrivibile. La partizione settoriale del network non trova riscontro nella clusterizzazione dello stesso, condotta mediante l'ausilio di un algoritmo di propagazione di flusso. Nel complesso, l'analisi suggerisce l'esistenza di una relazione bidirezionale tra le caratteristiche dell'assetto proprietario e del governo societario; in un clima di crescente attivismo degli azionisti, i due aspetti sembrano plasmarsi vicendevolmente.

On the relationship between ownership structure and corporate governance among Italian listed firms : a multi-layer network approach

FIORE, ELOISA
2020/2021

Abstract

This Thesis Work investigates whether Ownership Structure, in terms of major stockholders mix, significantly affects the adoption of governance best practises across companies listed on the Italian Stock Exchange at the end of 2020. While most of previous research has been conducted via meta-analyses and econometric approaches, major contribution is made by the introduction of a double-layer, weighted network, modeling the multi-domain relationships between firms operating under concentrated ownership. The driver layer is built to reflect congruence in investors' categories between companies; the driven layer is set up via a similarity index, defined to include proxies of efficiency, demographic and social capital heterogeneity within the Board of Directors. The peculiar structural features of the multi-layer network is highlighted through ad-hoc multiplex measures. The results point to a duality in governance quality across the Italian listed Market. Most of the under-performing firms, with respect to the application of the Italian Codice di Autodisciplina, are controlled by pressure-sensitive investors, specifically Privates and/or Joint-Stock Companies. The impulse to make the Board more performing and heterogeneous comes from both Public Entities and from Privates interested in the implementation of social and governance policies. Effects exercised by other pressure-resistant shareholders' categories is less direct. Little evidence arises in merit of the impact of firm Industry on multiplex communities, detected by a flow propagation algorithm. In general, the analysis leads to a non trivial and bidirectional relationship between Ownership Structure and Corporate Governance aspects, that, in a scenario of increasing investors' activism, seem to shape each other.
BARUCCI, EMILIO
STOCCO, DAVIDE
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-apr-2022
2020/2021
Il presente Lavoro di Tesi vuole contribuire all'indagine circa l'influenza dell'assetto proprietario sulla qualità della governance, nel contesto rappresentato dalle società quotate presso Borsa Italiana al termine dell'anno 2020. Più dettagliatamente, esso si pone l'obiettivo di rilevare l'impatto che le diverse forme di azionariato esercitano sulla composizione quali-quantitativa e sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione. Il principale elemento di novità è rappresentato dal metodo d'analisi scelto: non un approccio econometrico, bensì un network multi-strato, pesato, in grado di modelizzare le relazioni multidominio tra imprese a concentrazione proprietaria. Un primo layer è costruito sulla base del grado di congruenza, in termini di tipologia di azionariato, tra coppie di società; il secondo quantifica la similarità sulla base di un indice di funzionamento del Consiglio, che ne rilevi la demografia, il mix di capitale sociale e di membri interni e indipendenti. Ai fini dell'individuazione delle proprietà strutturali del multiplex, sono ivi introdotte misure ad hoc. I risultati denotano dualità in merito all'attuazione delle best practise delineate nel Codice di Autodisciplina. Le società in tal senso meno performanti sono, in maggioranza, controllate da investitori pressure-sensitive, specificatamente persone fisiche e SpA. Non univoca è l'individuazione dei promotori dell'efficientamento e della diversity del CdA: enti pubblici, ma anche azionisti privati promotori di politiche sociali e di governance. L'effetto esercitato da altre categorie di investitori pressure-resistant, meno rappresentate nel mercato quotato italiano, non è altrettanto chiaramente circoscrivibile. La partizione settoriale del network non trova riscontro nella clusterizzazione dello stesso, condotta mediante l'ausilio di un algoritmo di propagazione di flusso. Nel complesso, l'analisi suggerisce l'esistenza di una relazione bidirezionale tra le caratteristiche dell'assetto proprietario e del governo societario; in un clima di crescente attivismo degli azionisti, i due aspetti sembrano plasmarsi vicendevolmente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/186423