Hospitals are considered complex systems, made up of different areas that must relate to each other as efficiently as possible. This connection translates into functional and spatial relations that are established between the different nosocomial spaces, generating flows and paths for users and healthcare personnel. In order to guarantee the best efficiency in the Emergency Department, it is essential to ensure the correct functioning of the relationships between the Emergency Area and the areas closely connected to it, which are essential to support the PS in the activities of Diagnosis and Treatment. The main objective of this research is to define the best and most effective spatial relations between the Emergency Department area and the other areas, towards which patient flows are more frequent and urgent. In order to achieve this objective, their care processes were analysed, starting from their admission in the Emergency Department to their discharge or transfer to another department, following their movements between the various hospital areas. The analysis of care processes provides evidence based on health data to guide the choice of priorities for the spatial proximity of certain areas to the Emergency Department. The analysis developed finds its starting point in an extremely strategic area, i.e. the Emergency-Urgency and Acceptance Department, from which a dense network of relations and flows depart, intercepting all the hospital areas. These areas have been analysed according to parameters that inform on the flow of patients and their use in relation to the different types of pathologies pertaining to the emergency area. These are highlighted in the first instance through the reprocessing of health data of a large Italian general hospital, or the Policlinico San Martino Hospital in Genoa, analysing the data of access and movement of patients starting from its Emergency Department and towards the other areas of the Hospital. The aim of this analysis is the analytical schematisation of the intra-hospital flows that occurred in the above-mentioned case study, which will make its results evident through matrices that explain the spatial relations between the hospital areas. The method developed aims to highlight how important it is, for the correct functioning of the hospital organisation and the care provided, to pay attention to the spatial and functional organisation in terms of proximity, in relation to the needs of the patients. Such proximity is dictated by the frequency with which certain pathologies occur and require to be managed by the Emergency Department, in conjunction with the aspect of seriousness and urgency. These become the key elements in the development of the methodology. Subsequently, a technical-analytical approach was introduced to compare the results emerging from the analysis of the San Martino General Hospital in Genoa with four case studies of hospitals with similar characteristics. This analysis compares the actual spatial relations between the Emergency Department and the other functional areas that emerged from the case studies, with the new Matrix resulting from the method applied to the Policlinico San Martino Hospital, highlighting similarities and differences in the spatial location of the areas with respect to possible flows and routes. At the same time, a further comparison was made with the research project on the ‘Technical, organisational and managerial guiding principles for the construction and management of high technology and care hospitals’ described in the Supplement to no. 6 of Monitor, an important theoretical reference tool for this field of design, which provides Spatial and Functional Matrices giving indications of location in terms of functional and spatial priority on the areas used in hospital activity. The thesis also includes an analysis of the new flow and pathway requirements that the Covid emergency has brought to light, highlighting spatial needs that had never been addressed until now. In order to analyse these new needs, the research benefited from the collaboration of the School of Hygiene and Preventive Medicine of the Vita-Salute University of the San Raffaele Hospital, synthesising a treatment algorithm for Covid patients from which the movements between the different hospital areas were deduced, defining a flow of infectious patients that had never been analysed before. On the basis of the analyses and objectives described above, the thesis proposes a methodology based on healthcare data that allows for spatial prioritisation of the reciprocal location of the Emergency Department and other closely synergistic areas within the hospital. In addition to the dimension of patient flows, this new methodology also takes into account the diagnosis and treatment needs of more serious patients requiring more immediate care. Starting from the analysis of the Policlinico San Martino Hospital in Genoa, the validation of the methodology has allowed it to become solid and applicable to other general hospital projects, becoming an important decision support tool for both designers and Hospital Managers in new design phases or in the redevelopment of existing hospital complexes.

Le strutture ospedaliere sono considerate sistemi complessi, costituiti da diverse aree che devono relazionarsi tra loro nel modo più efficiente possibile. Questa connessione si traduce in relazioni funzionali e spaziali che si instaurano tra i diversi spazi nosocomiali generando flussi e percorsi di utenti e personale sanitario. Per garantire la miglior efficienza del Pronto Soccorso è fondamentale un corretto funzionamento delle relazioni tra l’Area Emergenza e le aree strettamente connesse ad essa, che sono essenziali per supportare il PS nelle attività di Diagnosi e Cura. La ricerca ha come obiettivo principale quello di definire le migliori ed efficaci relazioni spaziali tra l’area del Pronto Soccorso e le altre aree, verso cui i flussi di pazienti sono più frequenti e urgenti. Per raggiungere tale obiettivo sono stati analizzati i loro processi di cura, partendo dalla presa in carico nel PS fino alla dimissione o trasferimento ad un altro dipartimento, seguendo i loro spostamenti tra le varie aree ospedaliere. L’analisi dei processi di cura fornisce evidenze basate sui dati sanitari che permettono di guidare nella scelta delle priorità di vicinanza spaziale di alcune aree rispetto al Pronto Soccorso. L’analisi sviluppata ritrova il suo punto di partenza in un’area estremamente strategica, cioè il Dipartimento di Emergenza-Urgenza e Accettazione da cui parte una fitta rete di relazioni e flussi che si dipartono intercettando tutte le aree ospedaliere. Tali aree sono state analizzate secondo parametri che informano sul flusso di pazienti e sul loro utilizzo in relazione ai diversi tipi di patologie afferenti all’area emergenza. Questi vengono evidenziati in prima istanza attraverso la rielaborazione dei dati sanitari di un ospedale generale italiano di grandi dimensioni, ovvero l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, analizzando i dati di accesso e movimento dei pazienti a partire dal suo Pronto Soccorso e verso le altre aree dell’Ospedale. Il fine di tale analisi è la schematizzazione analitica dei flussi intraospedalieri verificatisi nel suddetto caso studio di applicazione che renderà i suoi risultati evidenti tramite matrici che esplicano le relazioni spaziali tra le aree ospedaliere. Il metodo elaborato vuole evidenziare come sia importante, per il corretto funzionamento dell’organismo ospedaliero e delle cure erogate, l’attenzione all’organizzazione spaziale e funzionale in termini di prossimità, in relazione alle necessità dei pazienti. Tali prossimità sono dettate dalla frequenza con cui alcune patologie si presentano e richiedono di essere gestite dal Pronto Soccorso, in concomitanza con l’aspetto di gravità e urgenza. Questi diventano gli elementi chiave nello sviluppo della metodologia. Successivamente, è stato introdotto un approccio tecnico-analitico per comparare i risultati emersi dall’analisi dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova con quattro casi studio di strutture ospedaliere con caratteristiche simili. Tale analisi confronta le effettive relazioni spaziali tra Pronto Soccorso e le altre aree funzionali emerse dai casi studio, con la nuova Matrice risultata dal metodo applicato all’Ospedale Policlinico San Martino mettendo in evidenza analogie e differenze sulla collocazione spaziale delle aree rispetto a possibili flussi e percorsi. In parallelo, è stato fatto un ulteriore confronto con il progetto di ricerca relativo ai ‘Principi guida tecnici, organizzativi e gestionali per la realizzazione e gestione di ospedali ad alta tecnologia e assistenza’ descritto nel Supplemento al n. 6 di Monitor, un importante strumento teorico di riferimento per questo ambito di progettazione, che fornisce Matrici Spaziali e Funzionali dando indicazioni di localizzazione in termini di priorità funzionale e spaziale sulle aree impiegate nell’attività ospedaliera. Nel lavoro di tesi inoltre è stata integrata un’analisi delle nuove esigenze di flussi e percorsi che l’emergenza Covid ha messo in luce, evidenziando necessità spaziali che non erano mai state affrontate fino ad ora. Per analizzare queste nuove necessità, la ricerca ha beneficiato della collaborazione della Scuola di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Vita-Salute dell’Ospedale San Raffaele, sintetizzando un algoritmo di trattamento per pazienti Covid da cui si sono dedotti gli spostamenti tra le diverse aree ospedaliere, definendo un flusso di pazienti infettivi mai analizzato finora. Sulla base delle analisi e degli obiettivi sopra descritti, la tesi propone una metodologia basata su dati sanitari che permetta di priorizzare a livello spaziale la collocazione reciproca del Pronto Soccorso e delle altre aree strettamente sinergiche all’interno dell’Ospedale. Oltre alla dimensione dei flussi di pazienti, questa nuova metodologia tiene conto anche delle necessità di diagnosi e cura di pazienti più gravi che necessitano cure più immediate. Partendo dall’analisi dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, la validazione della metodologia ha permesso di renderla solida e applicabile ad altri progetti di ospedali generali, diventando un importante strumento di supporto decisionale sia per i progettisti che per gli Hospital Manager in fasi di nuova progettazione o di riqualificazione di complessi ospedalieri esistenti.

I flussi dell'emergenza-urgenza nella struttura ospedaliera. Definizione di relazioni spaziali basate su dati sanitari

Rosato, Sara
2020/2021

Abstract

Hospitals are considered complex systems, made up of different areas that must relate to each other as efficiently as possible. This connection translates into functional and spatial relations that are established between the different nosocomial spaces, generating flows and paths for users and healthcare personnel. In order to guarantee the best efficiency in the Emergency Department, it is essential to ensure the correct functioning of the relationships between the Emergency Area and the areas closely connected to it, which are essential to support the PS in the activities of Diagnosis and Treatment. The main objective of this research is to define the best and most effective spatial relations between the Emergency Department area and the other areas, towards which patient flows are more frequent and urgent. In order to achieve this objective, their care processes were analysed, starting from their admission in the Emergency Department to their discharge or transfer to another department, following their movements between the various hospital areas. The analysis of care processes provides evidence based on health data to guide the choice of priorities for the spatial proximity of certain areas to the Emergency Department. The analysis developed finds its starting point in an extremely strategic area, i.e. the Emergency-Urgency and Acceptance Department, from which a dense network of relations and flows depart, intercepting all the hospital areas. These areas have been analysed according to parameters that inform on the flow of patients and their use in relation to the different types of pathologies pertaining to the emergency area. These are highlighted in the first instance through the reprocessing of health data of a large Italian general hospital, or the Policlinico San Martino Hospital in Genoa, analysing the data of access and movement of patients starting from its Emergency Department and towards the other areas of the Hospital. The aim of this analysis is the analytical schematisation of the intra-hospital flows that occurred in the above-mentioned case study, which will make its results evident through matrices that explain the spatial relations between the hospital areas. The method developed aims to highlight how important it is, for the correct functioning of the hospital organisation and the care provided, to pay attention to the spatial and functional organisation in terms of proximity, in relation to the needs of the patients. Such proximity is dictated by the frequency with which certain pathologies occur and require to be managed by the Emergency Department, in conjunction with the aspect of seriousness and urgency. These become the key elements in the development of the methodology. Subsequently, a technical-analytical approach was introduced to compare the results emerging from the analysis of the San Martino General Hospital in Genoa with four case studies of hospitals with similar characteristics. This analysis compares the actual spatial relations between the Emergency Department and the other functional areas that emerged from the case studies, with the new Matrix resulting from the method applied to the Policlinico San Martino Hospital, highlighting similarities and differences in the spatial location of the areas with respect to possible flows and routes. At the same time, a further comparison was made with the research project on the ‘Technical, organisational and managerial guiding principles for the construction and management of high technology and care hospitals’ described in the Supplement to no. 6 of Monitor, an important theoretical reference tool for this field of design, which provides Spatial and Functional Matrices giving indications of location in terms of functional and spatial priority on the areas used in hospital activity. The thesis also includes an analysis of the new flow and pathway requirements that the Covid emergency has brought to light, highlighting spatial needs that had never been addressed until now. In order to analyse these new needs, the research benefited from the collaboration of the School of Hygiene and Preventive Medicine of the Vita-Salute University of the San Raffaele Hospital, synthesising a treatment algorithm for Covid patients from which the movements between the different hospital areas were deduced, defining a flow of infectious patients that had never been analysed before. On the basis of the analyses and objectives described above, the thesis proposes a methodology based on healthcare data that allows for spatial prioritisation of the reciprocal location of the Emergency Department and other closely synergistic areas within the hospital. In addition to the dimension of patient flows, this new methodology also takes into account the diagnosis and treatment needs of more serious patients requiring more immediate care. Starting from the analysis of the Policlinico San Martino Hospital in Genoa, the validation of the methodology has allowed it to become solid and applicable to other general hospital projects, becoming an important decision support tool for both designers and Hospital Managers in new design phases or in the redevelopment of existing hospital complexes.
MORGANTI, ALESSANDRO
RAVEGNANI MOROSINI, ROBERTO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
Le strutture ospedaliere sono considerate sistemi complessi, costituiti da diverse aree che devono relazionarsi tra loro nel modo più efficiente possibile. Questa connessione si traduce in relazioni funzionali e spaziali che si instaurano tra i diversi spazi nosocomiali generando flussi e percorsi di utenti e personale sanitario. Per garantire la miglior efficienza del Pronto Soccorso è fondamentale un corretto funzionamento delle relazioni tra l’Area Emergenza e le aree strettamente connesse ad essa, che sono essenziali per supportare il PS nelle attività di Diagnosi e Cura. La ricerca ha come obiettivo principale quello di definire le migliori ed efficaci relazioni spaziali tra l’area del Pronto Soccorso e le altre aree, verso cui i flussi di pazienti sono più frequenti e urgenti. Per raggiungere tale obiettivo sono stati analizzati i loro processi di cura, partendo dalla presa in carico nel PS fino alla dimissione o trasferimento ad un altro dipartimento, seguendo i loro spostamenti tra le varie aree ospedaliere. L’analisi dei processi di cura fornisce evidenze basate sui dati sanitari che permettono di guidare nella scelta delle priorità di vicinanza spaziale di alcune aree rispetto al Pronto Soccorso. L’analisi sviluppata ritrova il suo punto di partenza in un’area estremamente strategica, cioè il Dipartimento di Emergenza-Urgenza e Accettazione da cui parte una fitta rete di relazioni e flussi che si dipartono intercettando tutte le aree ospedaliere. Tali aree sono state analizzate secondo parametri che informano sul flusso di pazienti e sul loro utilizzo in relazione ai diversi tipi di patologie afferenti all’area emergenza. Questi vengono evidenziati in prima istanza attraverso la rielaborazione dei dati sanitari di un ospedale generale italiano di grandi dimensioni, ovvero l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, analizzando i dati di accesso e movimento dei pazienti a partire dal suo Pronto Soccorso e verso le altre aree dell’Ospedale. Il fine di tale analisi è la schematizzazione analitica dei flussi intraospedalieri verificatisi nel suddetto caso studio di applicazione che renderà i suoi risultati evidenti tramite matrici che esplicano le relazioni spaziali tra le aree ospedaliere. Il metodo elaborato vuole evidenziare come sia importante, per il corretto funzionamento dell’organismo ospedaliero e delle cure erogate, l’attenzione all’organizzazione spaziale e funzionale in termini di prossimità, in relazione alle necessità dei pazienti. Tali prossimità sono dettate dalla frequenza con cui alcune patologie si presentano e richiedono di essere gestite dal Pronto Soccorso, in concomitanza con l’aspetto di gravità e urgenza. Questi diventano gli elementi chiave nello sviluppo della metodologia. Successivamente, è stato introdotto un approccio tecnico-analitico per comparare i risultati emersi dall’analisi dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova con quattro casi studio di strutture ospedaliere con caratteristiche simili. Tale analisi confronta le effettive relazioni spaziali tra Pronto Soccorso e le altre aree funzionali emerse dai casi studio, con la nuova Matrice risultata dal metodo applicato all’Ospedale Policlinico San Martino mettendo in evidenza analogie e differenze sulla collocazione spaziale delle aree rispetto a possibili flussi e percorsi. In parallelo, è stato fatto un ulteriore confronto con il progetto di ricerca relativo ai ‘Principi guida tecnici, organizzativi e gestionali per la realizzazione e gestione di ospedali ad alta tecnologia e assistenza’ descritto nel Supplemento al n. 6 di Monitor, un importante strumento teorico di riferimento per questo ambito di progettazione, che fornisce Matrici Spaziali e Funzionali dando indicazioni di localizzazione in termini di priorità funzionale e spaziale sulle aree impiegate nell’attività ospedaliera. Nel lavoro di tesi inoltre è stata integrata un’analisi delle nuove esigenze di flussi e percorsi che l’emergenza Covid ha messo in luce, evidenziando necessità spaziali che non erano mai state affrontate fino ad ora. Per analizzare queste nuove necessità, la ricerca ha beneficiato della collaborazione della Scuola di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Vita-Salute dell’Ospedale San Raffaele, sintetizzando un algoritmo di trattamento per pazienti Covid da cui si sono dedotti gli spostamenti tra le diverse aree ospedaliere, definendo un flusso di pazienti infettivi mai analizzato finora. Sulla base delle analisi e degli obiettivi sopra descritti, la tesi propone una metodologia basata su dati sanitari che permetta di priorizzare a livello spaziale la collocazione reciproca del Pronto Soccorso e delle altre aree strettamente sinergiche all’interno dell’Ospedale. Oltre alla dimensione dei flussi di pazienti, questa nuova metodologia tiene conto anche delle necessità di diagnosi e cura di pazienti più gravi che necessitano cure più immediate. Partendo dall’analisi dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, la validazione della metodologia ha permesso di renderla solida e applicabile ad altri progetti di ospedali generali, diventando un importante strumento di supporto decisionale sia per i progettisti che per gli Hospital Manager in fasi di nuova progettazione o di riqualificazione di complessi ospedalieri esistenti.
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Descrizione: Tesi Magistrale - I FLUSSI DELL’EMERGENZA-URGENZA NELLA STRUTTURA OSPEDALIERA: definizione di relazioni spaziali basate su dati sanitari
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