Into the eagle’s nests. The trail of medieval strongholds of the Polish Jura

Ogrodzieniec Castle is one of the most famous castles in the Trail of the Eagles' Nests – the ancient Polish “Maginot Line” commenced by King Casimir the Great in the XIV century connecting two cities, Cracow and Czestochowa. Even though its fame brought it even to some worldwide known movie productions there was never any initiatives of reconstruction or facilitation of new functions. The solitary beauty of passing time seen in the existing ruins though became an encouragement to take it as a topic of this thesis. The thesis which was not an academic work but rather a long path through meanders of connections, forgotten realms and – of course – stacks of documents and even scrolls in some moments. For that reason, I hand in that work as my tribute to the place that was not just inspiration but also part of my life as place that I spent my childhood years. Due to emotional bond I wanted to create something special – as every architect would say – but this time not for myself nor people but for the place itself. Or to put it in another way, castle as a container of memory so rich and dense should be glorified, and at the same time apotheosis of the memory would be apotheosis of community itself as a relay of historical consciousness. For that reason, visitor center with flexible spaces seemed the best function for that purpose. To not disrupt the whole complex with strong accent the decision was made to work on different axes, putting attention to remaining timeless artefacts. First of the choice were gates. Gates that not only introduces the inside of the castle walls, but also to the whole decencies of story that the plot narrates. Wooden structures, destroyed by fire and time now have been reconstructed to remind about lost elements and accesses that formerly existed in the fortress and showing to visitor inapparent net of paths and connections. As well in life of everyone as well in every building that has life on its own. In that case it is hidden between existing and mossy stone walls in the northern part of the castle. Only part which is referring to old, peaked roof and wooden tower are visible from outside. Light and transparent facade while illuminated emphasizes the contours of antient walls being at the same time almost like a phantom-silhouette of fallen façade. New structures give the opportunity to discover the ruins from unknown perspective giving a glimpse of the buried in walls traces of its inhabitants. As every story also this one has to have it end. But I believe that with a contemporary approach and sensitivity we can change that and give our buildings – no matter historical monuments or not – new continuation. Sometimes as the same objects, sometimes as new functions, or even as a new entity created from old materials but after all, life will go on and thrive under different forms even though sometimes not understandable at the first glance. I hope that project will be a new life to our beloved Ogrodzieniec Castle.

Il castello di Ogrodzieniec è uno dei castelli più famosi del Sentiero dei nidi d'aquila, l'antica "Linea Maginot" polacca iniziata dal re Casimiro il Grande nel XIV secolo che collegava due città, Cracovia e Czestochowa. Nonostante la sua notorietà lo portò anche ad alcune produzioni cinematografiche di fama mondiale, non vi furono mai iniziative di ricostruzione o agevolazione di nuove funzioni. La bellezza solitaria del tempo che passa vista nelle rovine esistenti è diventata però un incoraggiamento a prenderla come argomento di questa tesi. Tesi che non era un lavoro accademico ma piuttosto un lungo percorso attraverso meandri di connessioni, regni dimenticati e, ovviamente, pile di documenti e persino pergamene in alcuni momenti. Per questo motivo, consegno quel lavoro come tributo al luogo che non è stato solo ispirazione ma anche parte della mia vita come luogo in cui ho trascorso gli anni della mia infanzia. Per legame affettivo volevo creare qualcosa di speciale – come direbbe ogni architetto – ma questa volta non per me né per le persone ma per il luogo stesso. O per dirla in altro modo, il castello come contenitore di memoria così ricco e denso dovrebbe essere glorificato, e allo stesso tempo l'apoteosi della memoria sarebbe l'apoteosi della comunità stessa come staffetta della coscienza storica. Per questo motivo, il centro visitatori con spazi flessibili sembrava la funzione migliore per tale scopo. Per non sconvolgere l'intero complesso con forte accento si è deciso di lavorare su assi diversi, ponendo l'attenzione sui restanti manufatti senza tempo. I primi della scelta erano i cancelli. Gates che introduce non solo l'interno delle mura castellane, ma anche tutto il decoro della storia che narra la trama. Strutture lignee, ora distrutte dal fuoco e dal tempo, sono state ricostruite per ricordare elementi e accessi perduti che esistevano anticamente nella fortezza e mostrando al visitatore una rete inapparente di percorsi e collegamenti. Così come nella vita di tutti così come in ogni edificio che ha vita propria. In tal caso è nascosto tra muri di pietra esistenti e muschiosi nella parte settentrionale del castello. Dall'esterno è visibile solo la parte che si riferisce all'antico tetto a spiovente e alla torre in legno. La facciata leggera e trasparente, mentre è illuminata, enfatizza i contorni delle antiche pareti essendo allo stesso tempo quasi come una sagoma-fantasma di una facciata caduta. Nuove strutture danno l'opportunità di scoprire le rovine da ignoto prima prospettiva lasciando intravedere le tracce sepolte nelle mura dei suoi abitanti. Come ogni storia anche questa deve finire. Ma credo che con l'approccio e la sensibilità contemporanei possiamo cambiarlo e dare ai nostri edifici, indipendentemente dai monumenti storici o meno, una nuova continuazione. A volte come gli stessi oggetti, a volte come nuove funzioni o anche come una nuova entità creata da vecchi materiali, ma dopotutto la vita andrà avanti e prospererà sotto forme diverse anche se a volte non comprensibili a prima vista. Spero che quel progetto sia una nuova vita per il nostro amato castello di Ogrodzieniec.