Orrido del Bögn. Representation and sublimation of a vertical continuity

"We will never completely dominate nature; our organism, which is also part of this nature, will always remain a transitory structure, with its limited powers of adaptation and performance." Sigmund Freud, Civilization and Its Discontents, 1929 The present thesis comes out from the idea to emphasize the leading role of the tie among the Human-Nature sphere, which finds its main representation in the Orrido del Bögn. The site project depicts the strong value of the wild surroundings of the sharp ravine along the Lake Iseo, a landscape where nature completely overcomes the man-made system. To highlight its significance, the design focuses its ideals on a minimal and rational approach based on the definition of an experiential space rather than a new over planned area. It is clearly illustrated by the sublimation and representation of the vertical continuity of the top-down system of the loop performance: a perceived and meditate experience of the horrible landscape has been combined with the physical planning approach – the Chinese art of Shan Shui - of the mountain and lake experiences. By the blending process of the mystical requirements – Threshold, Paths and Cores – the sinuosity and continuity of the natural shape of the surrounding want to provide an ideal strategy based on cohesion and union among what is currently existing and what is going to be created. A light proposal which aims at maximum integration with the context and with the existing practices becomes therefore an opportunity to act on a captivating panorama, enhancing its quality and its experience and avoiding any kind of over-planned, invasive and manmade interventions: it is the design of the space and its performances that improve it and make it the ideal place for a continuous future implementation.

"Non domineremo mai completamente la natura: il nostro organismo, che è parte anch’esso di questa natura, rimarrà sempre una struttura transitoria, coi suoi limitati poteri di adattamento e di prestazione." Sigmund Freud, Il Disagio della Civiltà, 1929 La presente tesi nasce dall'idea di sottolineare il ruolo principale svolto dal legame tra la sfera Uomo-Natura, che trova la sua massima rappresentazione nell'Orrido del Bögn. L’area di progetto raffigura il valore e la qualità ambientale del dirupo situato lungo il Lago d'Iseo, un paesaggio dove la natura supera completamente il sistema artificiale dell’uomo. Per evidenziare il suo significato, il progetto si impronta su ideali di un approccio minimal e razionale, scelti per il disegno di uno spazio esperienziale piuttosto che sul solo sviluppo e pianificazione di un'area in quanto tale. Ciò è chiaramente raffigurato dalla sublimazione e rappresentazione della continuità verticale del loop: un'esperienza di percezione e meditazione invocata dal paesaggio "orribile" del Bögn è stata combinata con la progettazione – basata sull'arte cinese dello Shan Shui - delle esperienze montane e lacustri. Sfruttando e combinando le “esigenze mistiche” della rappresentazione cinese - Soglia, Sentieri e Nuclei – un approccio influenzato da sinuosità e continuità con il contesto circostante fornisce la strategia di progettazione: coesione e unione tra esistente e ciò che verrà proposto. Una proposta "leggera" che mira alla massima integrazione con il contesto e con le pratiche esistenti diventa quindi un'occasione per agire su un panorama accattivante, valorizzandone la qualità e l'esperienza ed evitando ogni tipo di intervento sovra-pianificato: è il design dello spazio e delle sue performances che lo migliorano e lo rendono il luogo ideale per una continua implementazione futura.