India is one of the most ancient civilizations and largest democracies in the world whose cultural practices are deeply rooted in its millennia-old historic traditions. However, the concept of formally conserving forests and built heritage in the country is a relatively recent phenomenon that developed during the colonial regime. Post-independence, the practice has made significant theoretical and methodological advancements with the state and central governments taking over the reins of the country’s forests and monuments. Despite these developments, conflicts related to conservation impact thousands of people across the country, especially the underprivileged, who are forcefully evicted from the contested territory declared as protected, after being tagged as “encroachers”. Understanding the drivers and root causes of these conflicts is essential for effective conflict resolution and enhanced functioning of the institutions and agencies who act as the custodians of the resources under discussion. This thesis aims to decipher the complexity and root causes of such conflicts related to natural and cultural heritage conservation through a case study approach by positioning conservation practices within a range of theoretical and practical frames that demonstrate their evolution in the postcolonial decades. Analyzed cases include forced eviction of Jenu Kuruba tribe from the Nagarhole National Park in Karnataka, eviction of urban poor from Khori Gaon in Faridabad, evictions from the World Heritage Site of Hampi, and the case of Archaeological Parks in Delhi. A qualitative research methodology was adopted which included focus group discussions and interviews of experts in the field of conservation from all around the world. In addition to these primary data sources, governments records, newspapers, journals, and information from several non-governmental organizations were effective as sources as well. Findings show that the root causes for conflicts in the domains of natural and cultural heritage conservation are common and there are learnings that one domain can adopt from the other. Most conflicts can be attributed to the enforcement of “Protected Areas” and convoluted bureaucracy in the country. Traces of unsuited western ideologies are still prevalent in the form of old unchanged legislations and working methods owing to which the formal practice of conservation remains marginal. To ensure efficient conservation and land administration, a conceptual shift needs to occur along with upgraded legislations that are rooted in the Indian context.

L'India è una delle civiltà più antiche e tra le più grandi democrazie del mondo, Perciò le pratiche culturali sono profondamente radicate nelle tradizioni storiche millenarie. Tuttavia, il concetto di conservazione formale delle foreste e del patrimonio costruito del paese è un fenomeno relativamente recente, si è sviluppato durante il regime coloniale. Dopo l'indipendenza, la prassi ha generato significativi progressi teorici e metodologici in cui lo stato e i governi centrali hanno assunto il controllo delle foreste e dei monumenti del paese. Nonostante questi sviluppi, i conflitti legati alla conservazione hanno provocato un impatto su migliaia di persone in tutto il paese, in particolare i meno privilegiati, che vengono banditi dal territorio di conflittualità dopo averlo etichettato come area protetta, per essere considerati come “intrusi”. Comprendere i driver e le cause profonde di questi conflitti è essenziale per avere un'efficace risoluzione dei conflitti, insomma a un migliore funzionamento delle istituzioni e delle agenzie che agiscono come custodi delle risorse in discussione. Questa tesi mira a decifrare la complessità e le cause profonde di tali conflitti legati alla conservazione del patrimonio naturale e culturale attraverso un approccio di studio di casi, organizzando le pratiche all’interno di una gamma di teorie e pratiche che ne dimostrano l'evoluzione nei ultimi decenni dopo la colonia. I casi analizzati includono lo sgombero forzato della tribù Jenu Kuruba dal Parco Nazionale di Nagarhole nel Karnataka, lo sgombero dei poveri urbani da Khori Gaon a Faridabad, gli sgomberi dal sito Patrimonio dell'Umanità di Hampi e il caso dei parchi archeologici di Delhi. È stata adottata una metodologia di ricerca qualitativa che include discussioni con un focus group e interviste con esperti nel campo della conservazione provenienti da tutto il mondo. Oltre a queste fonti di dati primarie, vengono consultati documenti governativi pubblici, giornali e informazione di diverse organizzazioni non governative, che sono efficaci come fonte di riferimento. I risultati mostrano che le cause profonde dei conflitti nei domini della conservazione del patrimonio naturale e culturale sono comuni e ci sono lezioni che appartengono tanto in un dominio come in un’altro. La maggior parte dei conflitti potrebbe essere attribuita alla demarcazione delle confine di "aree protette" e alla burocrazia contorta nel paese . Tracce di ideologie occidentali inadatte nel contesto sono ancora prevalenti nella forma di vecchie legislazioni e metodi di lavoro immutati, trane quali ¹la pratica formale della conservazione rimane marginale. Per garantire una conservazione e un'amministrazione del territorio efficienti, è necessario un cambiamento concettuale nonché una legislazioni aggiornate d’accordo con il contesto indiano.

Conservation and contention : an investigation into governance, rights and equity in protected areas for nature and cultural heritage in India

Poroori, Krishna Priya
2020/2021

Abstract

India is one of the most ancient civilizations and largest democracies in the world whose cultural practices are deeply rooted in its millennia-old historic traditions. However, the concept of formally conserving forests and built heritage in the country is a relatively recent phenomenon that developed during the colonial regime. Post-independence, the practice has made significant theoretical and methodological advancements with the state and central governments taking over the reins of the country’s forests and monuments. Despite these developments, conflicts related to conservation impact thousands of people across the country, especially the underprivileged, who are forcefully evicted from the contested territory declared as protected, after being tagged as “encroachers”. Understanding the drivers and root causes of these conflicts is essential for effective conflict resolution and enhanced functioning of the institutions and agencies who act as the custodians of the resources under discussion. This thesis aims to decipher the complexity and root causes of such conflicts related to natural and cultural heritage conservation through a case study approach by positioning conservation practices within a range of theoretical and practical frames that demonstrate their evolution in the postcolonial decades. Analyzed cases include forced eviction of Jenu Kuruba tribe from the Nagarhole National Park in Karnataka, eviction of urban poor from Khori Gaon in Faridabad, evictions from the World Heritage Site of Hampi, and the case of Archaeological Parks in Delhi. A qualitative research methodology was adopted which included focus group discussions and interviews of experts in the field of conservation from all around the world. In addition to these primary data sources, governments records, newspapers, journals, and information from several non-governmental organizations were effective as sources as well. Findings show that the root causes for conflicts in the domains of natural and cultural heritage conservation are common and there are learnings that one domain can adopt from the other. Most conflicts can be attributed to the enforcement of “Protected Areas” and convoluted bureaucracy in the country. Traces of unsuited western ideologies are still prevalent in the form of old unchanged legislations and working methods owing to which the formal practice of conservation remains marginal. To ensure efficient conservation and land administration, a conceptual shift needs to occur along with upgraded legislations that are rooted in the Indian context.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
L'India è una delle civiltà più antiche e tra le più grandi democrazie del mondo, Perciò le pratiche culturali sono profondamente radicate nelle tradizioni storiche millenarie. Tuttavia, il concetto di conservazione formale delle foreste e del patrimonio costruito del paese è un fenomeno relativamente recente, si è sviluppato durante il regime coloniale. Dopo l'indipendenza, la prassi ha generato significativi progressi teorici e metodologici in cui lo stato e i governi centrali hanno assunto il controllo delle foreste e dei monumenti del paese. Nonostante questi sviluppi, i conflitti legati alla conservazione hanno provocato un impatto su migliaia di persone in tutto il paese, in particolare i meno privilegiati, che vengono banditi dal territorio di conflittualità dopo averlo etichettato come area protetta, per essere considerati come “intrusi”. Comprendere i driver e le cause profonde di questi conflitti è essenziale per avere un'efficace risoluzione dei conflitti, insomma a un migliore funzionamento delle istituzioni e delle agenzie che agiscono come custodi delle risorse in discussione. Questa tesi mira a decifrare la complessità e le cause profonde di tali conflitti legati alla conservazione del patrimonio naturale e culturale attraverso un approccio di studio di casi, organizzando le pratiche all’interno di una gamma di teorie e pratiche che ne dimostrano l'evoluzione nei ultimi decenni dopo la colonia. I casi analizzati includono lo sgombero forzato della tribù Jenu Kuruba dal Parco Nazionale di Nagarhole nel Karnataka, lo sgombero dei poveri urbani da Khori Gaon a Faridabad, gli sgomberi dal sito Patrimonio dell'Umanità di Hampi e il caso dei parchi archeologici di Delhi. È stata adottata una metodologia di ricerca qualitativa che include discussioni con un focus group e interviste con esperti nel campo della conservazione provenienti da tutto il mondo. Oltre a queste fonti di dati primarie, vengono consultati documenti governativi pubblici, giornali e informazione di diverse organizzazioni non governative, che sono efficaci come fonte di riferimento. I risultati mostrano che le cause profonde dei conflitti nei domini della conservazione del patrimonio naturale e culturale sono comuni e ci sono lezioni che appartengono tanto in un dominio come in un’altro. La maggior parte dei conflitti potrebbe essere attribuita alla demarcazione delle confine di "aree protette" e alla burocrazia contorta nel paese . Tracce di ideologie occidentali inadatte nel contesto sono ancora prevalenti nella forma di vecchie legislazioni e metodi di lavoro immutati, trane quali ¹la pratica formale della conservazione rimane marginale. Per garantire una conservazione e un'amministrazione del territorio efficienti, è necessario un cambiamento concettuale nonché una legislazioni aggiornate d’accordo con il contesto indiano.
File allegati
File Dimensione Formato  
Conservation and Contention_Krishna Priya Poroori.pdf

solo utenti autorizzati dal 13/04/2023

Dimensione 42.32 MB
Formato Adobe PDF
42.32 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187233