Up to 95% of autistic people show some degree of sensory processing dysfunction that can impact social interaction and communication, as sensory integration together with enhanced low-level perception create an intense and fragmented reality. To promote socialization and well-being, it’s essential to work on accessible spaces that consider how sensory information is displayed to accommodate hypersensitivity and hyposensitivity. Especially in school, one of the most significant places for socialization, environment is considered chaotic and hard to bear for autistic students. Support teachers don’t always have the tools and the training to help them, making them feel powerless and unmotivated. Moreover, sensory accessibility in school is not achieved yet. At the moment, multisensory environments (MSE) are the solution that best addresses sensory accessibility and autistic people’s needs. MSEs are spaces characterized by controlled sensory stimuli, and they are thought to promote relaxing experiences and learning opportunities. However, there seem to be a lack of proposal tailored to school that have relaxing goals and not only learning ones. Additionally, traditional MSEs require the repurpose of a whole room, demanding high costs and high installation efforts. In this thesis, we present Hoomie, a system composed of a small multisensory space named Tana, and an application that controls its behavior. After prototyping the Tana and placing it in an Italian primary school, a qualitative study of two weeks was conducted with eleven neurodivergent kids to understand the elements that need to be taken into consideration when designing a small MSE for school. Moreover, we involved teachers to codesign the application, in order to tackle their flexibility and usability needs. The study findings suggest that small MSEs are promising solutions that can improve the perceived safeness of school. By providing a wide range of interaction possibilities in few touchpoints, a small MSE can keep engaging neurodivergent kids. Moreover, addressing flexibility needs regarding management, teaching methods and provided stimuli, can lower teachers’ perceived effort, and in turn it can increase the system adoptability. Further studies will need to observe Hoomie use over a long period of time, to understand whether it could be an effective tool for promoting autistic students’ well-being.

Fino al 95% delle persone autistiche mostra un certo grado di disfunzione dell’elaborazione sensoriale. L’atipica integrazione sensoriale, unita alla percezione aumentata degli stimoli sensoriali dell’ambiente, porta alla creazione di una realtà sensoriale intensa e frammentata. Questa a sua volta può influenzare le abilità sociali e comunicative dell’individuo. Per promuovere la socializzazione e il benessere della persona autistica, è essenziale lavorare su spazi accessibili che considerino come vengono proposte le informazioni sensoriali per far fronte all’ipersensibilità e all’iposensibilità. La scuola, uno dei luoghi più significativi per la socializzazione, è considerata l’ambiente più caotico e difficile da sopportare per gli studenti autistici. Gli insegnanti di sostegno non hanno sempre gli strumenti e la formazione necessaria per aiutarli, facendoli sentire impotenti e demotivati. Inoltre, l’accessibilità sensoriale a scuola non è ancora stata raggiunta. Al momento le stanze multisensoriali (MSE) sono la soluzione che meglio risponde all’accessibilità sensoriale e ai bisogni delle persone autistiche. Le MSE sono spazi caratterizzati da stimoli sensoriali controllati, pensati per promuovere esperienze rilassanti e opportunità di apprendimento. Tuttavia, sembra che manchino proposte su misura per la scuola che abbiano come obiettivo il rilassamento e non solo l’apprendimento. Inoltre, gli MSE tradizionali richiedono un’intera stanza dedicata, comportando così costi e sforzi di installazione elevati. In questa tesi presentiamo Hoomie, un sistema composto da un piccolo spazio multisensoriale chiamato Tana e un’applicazione che ne controlla il comportamento. Dopo aver prototipato la Tana e averla collocata in una scuola primaria italiana, è stato condotto uno studio qualitativo di due settimane con undici ragazzi neurodivergenti, per comprendere gli elementi da tenere in considerazione quando si progetta una piccola MSE per la scuola. Inoltre, abbiamo coinvolto gli insegnanti nella coprogettazione dell’applicazione, al fine di far fronte alle loro esigenze di flessibilità e usabilità. I risultati dello studio suggeriscono che le piccole MSE sono soluzioni promettenti che possono migliorare la sicurezza percepita a scuola dai bambini autistici. Fornendo un’ampia gamma di possibilità di interazione in pochi oggetti, una piccola MSE può continuare a coinvolgere i bambini neurodivergenti in diverse attività. Inoltre, affrontando le esigenze di flessibilità riguardo alla gestione, ai metodi di insegnamento e agli stimoli forniti, si può ridurre lo sforzo d’uso percepito dagli insegnanti e, a sua volta, si può aumentare l’adottabilità del sistema. Ulteriori studi serviranno per osservare l’utilizzo di Hoomie per un lungo periodo di tempo, per capire se possa essere uno strumento efficace per promuovere il benessere degli studenti autistici.

Hoomie. A cozy multisensory space for autism and anxiety in primary schools

Zanardi, Irene
2020/2021

Abstract

Up to 95% of autistic people show some degree of sensory processing dysfunction that can impact social interaction and communication, as sensory integration together with enhanced low-level perception create an intense and fragmented reality. To promote socialization and well-being, it’s essential to work on accessible spaces that consider how sensory information is displayed to accommodate hypersensitivity and hyposensitivity. Especially in school, one of the most significant places for socialization, environment is considered chaotic and hard to bear for autistic students. Support teachers don’t always have the tools and the training to help them, making them feel powerless and unmotivated. Moreover, sensory accessibility in school is not achieved yet. At the moment, multisensory environments (MSE) are the solution that best addresses sensory accessibility and autistic people’s needs. MSEs are spaces characterized by controlled sensory stimuli, and they are thought to promote relaxing experiences and learning opportunities. However, there seem to be a lack of proposal tailored to school that have relaxing goals and not only learning ones. Additionally, traditional MSEs require the repurpose of a whole room, demanding high costs and high installation efforts. In this thesis, we present Hoomie, a system composed of a small multisensory space named Tana, and an application that controls its behavior. After prototyping the Tana and placing it in an Italian primary school, a qualitative study of two weeks was conducted with eleven neurodivergent kids to understand the elements that need to be taken into consideration when designing a small MSE for school. Moreover, we involved teachers to codesign the application, in order to tackle their flexibility and usability needs. The study findings suggest that small MSEs are promising solutions that can improve the perceived safeness of school. By providing a wide range of interaction possibilities in few touchpoints, a small MSE can keep engaging neurodivergent kids. Moreover, addressing flexibility needs regarding management, teaching methods and provided stimuli, can lower teachers’ perceived effort, and in turn it can increase the system adoptability. Further studies will need to observe Hoomie use over a long period of time, to understand whether it could be an effective tool for promoting autistic students’ well-being.
GELSOMINI, MIRKO
CARDANI, ELISA
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2022
2020/2021
Fino al 95% delle persone autistiche mostra un certo grado di disfunzione dell’elaborazione sensoriale. L’atipica integrazione sensoriale, unita alla percezione aumentata degli stimoli sensoriali dell’ambiente, porta alla creazione di una realtà sensoriale intensa e frammentata. Questa a sua volta può influenzare le abilità sociali e comunicative dell’individuo. Per promuovere la socializzazione e il benessere della persona autistica, è essenziale lavorare su spazi accessibili che considerino come vengono proposte le informazioni sensoriali per far fronte all’ipersensibilità e all’iposensibilità. La scuola, uno dei luoghi più significativi per la socializzazione, è considerata l’ambiente più caotico e difficile da sopportare per gli studenti autistici. Gli insegnanti di sostegno non hanno sempre gli strumenti e la formazione necessaria per aiutarli, facendoli sentire impotenti e demotivati. Inoltre, l’accessibilità sensoriale a scuola non è ancora stata raggiunta. Al momento le stanze multisensoriali (MSE) sono la soluzione che meglio risponde all’accessibilità sensoriale e ai bisogni delle persone autistiche. Le MSE sono spazi caratterizzati da stimoli sensoriali controllati, pensati per promuovere esperienze rilassanti e opportunità di apprendimento. Tuttavia, sembra che manchino proposte su misura per la scuola che abbiano come obiettivo il rilassamento e non solo l’apprendimento. Inoltre, gli MSE tradizionali richiedono un’intera stanza dedicata, comportando così costi e sforzi di installazione elevati. In questa tesi presentiamo Hoomie, un sistema composto da un piccolo spazio multisensoriale chiamato Tana e un’applicazione che ne controlla il comportamento. Dopo aver prototipato la Tana e averla collocata in una scuola primaria italiana, è stato condotto uno studio qualitativo di due settimane con undici ragazzi neurodivergenti, per comprendere gli elementi da tenere in considerazione quando si progetta una piccola MSE per la scuola. Inoltre, abbiamo coinvolto gli insegnanti nella coprogettazione dell’applicazione, al fine di far fronte alle loro esigenze di flessibilità e usabilità. I risultati dello studio suggeriscono che le piccole MSE sono soluzioni promettenti che possono migliorare la sicurezza percepita a scuola dai bambini autistici. Fornendo un’ampia gamma di possibilità di interazione in pochi oggetti, una piccola MSE può continuare a coinvolgere i bambini neurodivergenti in diverse attività. Inoltre, affrontando le esigenze di flessibilità riguardo alla gestione, ai metodi di insegnamento e agli stimoli forniti, si può ridurre lo sforzo d’uso percepito dagli insegnanti e, a sua volta, si può aumentare l’adottabilità del sistema. Ulteriori studi serviranno per osservare l’utilizzo di Hoomie per un lungo periodo di tempo, per capire se possa essere uno strumento efficace per promuovere il benessere degli studenti autistici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187314