The pandemic era has renewed the relationship between the safe and dangrous, private and the public. On the premise of preserving each individual, we seek ways to integrate into the public environment, and explore the boundary and transformation of space. Citizens have gradually formed a new consensus under separation rules and policies. Distance is becoming a non-two-dimensional label, but a two-way transformation between psychological separation and physical isolation which are opposite but inter-flowing. How to define private and public space and achieve exchange and balance is our main topic. By analyzing the operation mode of residential buildings, we are aiming to explore the possibility of transitional hierarchies and spatial transformations from public to domestic area. We selected fifteen cases constructed from 1955-to 1965 in Milan for analysis and summarized three categories to include different contexts. From the city center to bastion live to a periphery, we seek to explore how a domestic building works in a new normal. These alterations propose uses among different levels of domestic space. From outside to inside, users' publicness and identity awareness are constantly switched and prompted. They aim to include public modes in a new private under a social distance effect. People are constantly being redefined as an individual, a family, a "cluster" in a new normal.

L'era pandemica ha rinnovato la relazione tra il sicuro e il pericoloso, il privato e il pubblico. Sulla premessa di preservare ogni individuo, cerchiamo modi per integrarci nell'ambiente pubblico, ed esploriamo il confine e la trasformazione dello spazio. I cittadini hanno gradualmente formato un nuovo consenso sotto regole e politiche di separazione. La distanza sta diventando un'etichetta non bidimensionale, ma una trasformazione bidirezionale tra la separazione psicologica e l'isolamento fisico, che sono opposti ma inter-fluenti. Come definire lo spazio privato e pubblico e raggiungere lo scambio e l'equilibrio è il nostro argomento principale. Analizzando le modalità di funzionamento degli edifici residenziali, ci proponiamo di esplorare la possibilità di gerarchie transitorie e trasformazioni spaziali dallo spazio pubblico a quello domestico. Abbiamo selezionato per l'analisi quindici casi costruiti dal 1955 al 1965 a Milano e riassunto tre categorie per includere diversi contesti. Dal centro della città al bastione vivo fino alla periferia, cerchiamo di esplorare come un edificio domestico funziona in una nuova normalità. Queste alterazioni propongono usi tra i diversi livelli dello spazio domestico. Dall'esterno all'interno, la pubblicità e la consapevolezza dell'identità degli utenti sono costantemente commutate e sollecitate. Essi mirano a includere modalità pubbliche in un nuovo privato sotto un effetto di distanza sociale. Le persone sono costantemente ridefinite come un individuo, una famiglia, un "cluster" in una nuova normalità.

Live in new normal

FAN, JIAYI;Zhai, Huihong
2020/2021

Abstract

The pandemic era has renewed the relationship between the safe and dangrous, private and the public. On the premise of preserving each individual, we seek ways to integrate into the public environment, and explore the boundary and transformation of space. Citizens have gradually formed a new consensus under separation rules and policies. Distance is becoming a non-two-dimensional label, but a two-way transformation between psychological separation and physical isolation which are opposite but inter-flowing. How to define private and public space and achieve exchange and balance is our main topic. By analyzing the operation mode of residential buildings, we are aiming to explore the possibility of transitional hierarchies and spatial transformations from public to domestic area. We selected fifteen cases constructed from 1955-to 1965 in Milan for analysis and summarized three categories to include different contexts. From the city center to bastion live to a periphery, we seek to explore how a domestic building works in a new normal. These alterations propose uses among different levels of domestic space. From outside to inside, users' publicness and identity awareness are constantly switched and prompted. They aim to include public modes in a new private under a social distance effect. People are constantly being redefined as an individual, a family, a "cluster" in a new normal.
BASSANELLI, MICHELA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
L'era pandemica ha rinnovato la relazione tra il sicuro e il pericoloso, il privato e il pubblico. Sulla premessa di preservare ogni individuo, cerchiamo modi per integrarci nell'ambiente pubblico, ed esploriamo il confine e la trasformazione dello spazio. I cittadini hanno gradualmente formato un nuovo consenso sotto regole e politiche di separazione. La distanza sta diventando un'etichetta non bidimensionale, ma una trasformazione bidirezionale tra la separazione psicologica e l'isolamento fisico, che sono opposti ma inter-fluenti. Come definire lo spazio privato e pubblico e raggiungere lo scambio e l'equilibrio è il nostro argomento principale. Analizzando le modalità di funzionamento degli edifici residenziali, ci proponiamo di esplorare la possibilità di gerarchie transitorie e trasformazioni spaziali dallo spazio pubblico a quello domestico. Abbiamo selezionato per l'analisi quindici casi costruiti dal 1955 al 1965 a Milano e riassunto tre categorie per includere diversi contesti. Dal centro della città al bastione vivo fino alla periferia, cerchiamo di esplorare come un edificio domestico funziona in una nuova normalità. Queste alterazioni propongono usi tra i diversi livelli dello spazio domestico. Dall'esterno all'interno, la pubblicità e la consapevolezza dell'identità degli utenti sono costantemente commutate e sollecitate. Essi mirano a includere modalità pubbliche in un nuovo privato sotto un effetto di distanza sociale. Le persone sono costantemente ridefinite come un individuo, una famiglia, un "cluster" in una nuova normalità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187328