The Covid-19 pandemic has had an impact on human social habits to the extent of significantly changing them, causing profound changes in society. In a scenario of uncertainty, sudden changes and economic crisis, we have witnessed an unprecedented acceleration of digital transformation. As the only mean available for brands to reach consumers, especially during lockdowns, digital has become the main focus for both communication and sales. In anticipation of a definitive reopening of stores, the retail landscape must find a strategy that guarantees flexibility and speed of adaptation. Furthermore, the role of the physical store must be redefined in a process of profound evolution, capable of transforming an asset that has become obsolete into an opportunity for growth and development, by transforming its meaning. But the question relies on how to do it? What are the trends that retailers are facing? On which assumptions are they based and originated? In this era of great social changes, brands will no longer be able to afford not to take a stand on the issues and events that are redefining our society. Stores must therefore become an outpost to bring the purpose of the brand to life; perform the function of aggregators of the community on the territory, providing meaningful experiences that satisfy the need for intrinsic connection in the human condition. A need that Covid has not folded: on the contrary, time in isolation has only increased the desire for unrepeatable physical experiences and deep connections.

Gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno avuto un impatto sulle abitudini di vita sociale dell’uomo tale da modificarle in maniera significativa, determinando profondi mutamenti nella società. In questo scenario di incertezza, di cambiamenti repentini e crisi economica, abbiamo assistito a un’accelerazione della trasformazione digitale senza precedenti. Unico mezzo a disposizione delle marche per raggiungere il consumatore, specie durante il lockdown, il digitale ha assunto un ruolo centrale tanto nella comunicazione quanto nelle vendite. In previsione di una ripartenza definitiva il panorama del retail deve trovare una formula sufficientemente fluida che garantisca duttilità e velocità di adattamento. Inoltre il ruolo dello store fisico deve essere riformulato in un processo di profonda evoluzione, in grado di trasformare un asset diventato critico in un’opportunità di crescita e sviluppo, trasformandone il significato. Ma come farlo? Quali sono i trend con cui i rivenditori si stanno confrontando? Su quali assunti si basano e si sono originati? In quest’epoca di grandi cambiamenti sociali i brand non potranno più permettersi di non prendere posizione rispetto alle tematiche e gli avvenimenti che stanno ridefinendo la nostra società. I punti vendita devono quindi diventare avamposto per far vivere concretamente il purpose della marca; svolgere la funzione di aggregatori della comunità sul territorio, prevedendo esperienze significative che soddisfino il bisogno di connessione intrinseco nella condizione umana. Un bisogno che il Covid non ha piegato: al contrario il tempo in isolamento non ha fatto che aumentare il desiderio di esperienze fisiche irripetibili e connessioni profonde.

Il retail del futuro. La nuova concezione dello store fisico dopo la pandemia di Covid-19

Ventura, Giorgio
2020/2021

Abstract

The Covid-19 pandemic has had an impact on human social habits to the extent of significantly changing them, causing profound changes in society. In a scenario of uncertainty, sudden changes and economic crisis, we have witnessed an unprecedented acceleration of digital transformation. As the only mean available for brands to reach consumers, especially during lockdowns, digital has become the main focus for both communication and sales. In anticipation of a definitive reopening of stores, the retail landscape must find a strategy that guarantees flexibility and speed of adaptation. Furthermore, the role of the physical store must be redefined in a process of profound evolution, capable of transforming an asset that has become obsolete into an opportunity for growth and development, by transforming its meaning. But the question relies on how to do it? What are the trends that retailers are facing? On which assumptions are they based and originated? In this era of great social changes, brands will no longer be able to afford not to take a stand on the issues and events that are redefining our society. Stores must therefore become an outpost to bring the purpose of the brand to life; perform the function of aggregators of the community on the territory, providing meaningful experiences that satisfy the need for intrinsic connection in the human condition. A need that Covid has not folded: on the contrary, time in isolation has only increased the desire for unrepeatable physical experiences and deep connections.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2022
2020/2021
Gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno avuto un impatto sulle abitudini di vita sociale dell’uomo tale da modificarle in maniera significativa, determinando profondi mutamenti nella società. In questo scenario di incertezza, di cambiamenti repentini e crisi economica, abbiamo assistito a un’accelerazione della trasformazione digitale senza precedenti. Unico mezzo a disposizione delle marche per raggiungere il consumatore, specie durante il lockdown, il digitale ha assunto un ruolo centrale tanto nella comunicazione quanto nelle vendite. In previsione di una ripartenza definitiva il panorama del retail deve trovare una formula sufficientemente fluida che garantisca duttilità e velocità di adattamento. Inoltre il ruolo dello store fisico deve essere riformulato in un processo di profonda evoluzione, in grado di trasformare un asset diventato critico in un’opportunità di crescita e sviluppo, trasformandone il significato. Ma come farlo? Quali sono i trend con cui i rivenditori si stanno confrontando? Su quali assunti si basano e si sono originati? In quest’epoca di grandi cambiamenti sociali i brand non potranno più permettersi di non prendere posizione rispetto alle tematiche e gli avvenimenti che stanno ridefinendo la nostra società. I punti vendita devono quindi diventare avamposto per far vivere concretamente il purpose della marca; svolgere la funzione di aggregatori della comunità sul territorio, prevedendo esperienze significative che soddisfino il bisogno di connessione intrinseco nella condizione umana. Un bisogno che il Covid non ha piegato: al contrario il tempo in isolamento non ha fatto che aumentare il desiderio di esperienze fisiche irripetibili e connessioni profonde.
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Descrizione: Tesi Giorgio Ventura. Retail del futuro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187411