The problem of hydraulic risk is common to many rivers that flow through urbanized areas. It has often been solved by mean of structural works such as embankments or rectifications, without attention to the morphologic quality aspect. The paper proposes an innovative multi-objective methodological approach, following the guidelines of Contratti di Fiume (ERSAF- Regione Lombardia) and Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale, that contributes to both hydraulic risk mitigation and morphological quality. The case study is Bozzente river, of which some stretches are studied. For what concerns the hydraulic aspect, it is planned to relocate levees and eliminate structural defenses to create areas of natural overflow, with a modeling approach. For this purpose, an integrated 1D-2D model of the watercourse is implemented in HEC-RAS, considering the worsening of the flood events due to climate change. The impact on morphological quality is instead assessed by compiling Morphological Quality Index sheets and comparing them with the current ones. The overflow areas would detain 450 000 m3 of water for a 100-year event and would work as an offline basin. Morphological quality analyses also showed that the renatured areas would achieve a “high” morphological quality class. The proposed approach could be improved by introducing a division in compartments to increase the efficiency of the overflow area and infiltration and sediment movement analyses should be carried out.

Il problema del rischio idraulico accomuna molti fiumi che attraversano centri abitati. Per risolverlo si ricorre spesso ad opere strutturali, denaturalizzando il corso d’acqua. L’elaborato propone invece un approccio metodologico multi-obiettivo innovativo, in linea con la posizione dei Contratti di Fiume (ERSAF – Regione Lombardia) e le linee guida del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, tale da contribuire contestualmente alla mitigazione del rischio idraulico e al miglioramento della qualità morfologica. Il caso studio è il torrente Bozzente, di cui sono stati studiati alcuni tratti. Nella fattispecie, per l’analisi idraulica si è progettato di rilocare gli argini ed eliminare le difese strutturali per creare delle aree di esondazione naturale per mezzo di un approccio modellistico. Tale analisi è stata implementata in HEC-RAS attraverso un modello integrato 1D e 2D del corso d’acqua che ha tenuto in considerazione l’aumento delle portate osservato per via del cambiamento climatico. L’impatto sulla qualità morfologica è invece stato valutato compilando le schede dell’Indice di Qualità Morfologica e confrontandole con quelle attuali. Si è stimato che le aree di esondazione create laminerebbero 450’000 m3 d’acqua per un evento centennale, utilizzando l’area allagabile come derivazione. Le analisi sulla qualità morfologica hanno evidenziato inoltre che le zone rinaturalizzate raggiungerebbero la classe di qualità morfologica “elevata”. L’approccio proposto potrebbe essere ulteriormente migliorato in futuro per mezzo della progettazione di scomparti che aumentino l’efficienza dell’area di esondazione e per mezzo dell’analisi dell’infiltrazione e del moto dei sedimenti.

Un approccio integrato alla progettazione fluviale per efficienza idraulica e qualità morfologica : proposta preliminare per il torrente Bozzente

BRESCIANI, GEA SOFIA
2021/2022

Abstract

The problem of hydraulic risk is common to many rivers that flow through urbanized areas. It has often been solved by mean of structural works such as embankments or rectifications, without attention to the morphologic quality aspect. The paper proposes an innovative multi-objective methodological approach, following the guidelines of Contratti di Fiume (ERSAF- Regione Lombardia) and Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale, that contributes to both hydraulic risk mitigation and morphological quality. The case study is Bozzente river, of which some stretches are studied. For what concerns the hydraulic aspect, it is planned to relocate levees and eliminate structural defenses to create areas of natural overflow, with a modeling approach. For this purpose, an integrated 1D-2D model of the watercourse is implemented in HEC-RAS, considering the worsening of the flood events due to climate change. The impact on morphological quality is instead assessed by compiling Morphological Quality Index sheets and comparing them with the current ones. The overflow areas would detain 450 000 m3 of water for a 100-year event and would work as an offline basin. Morphological quality analyses also showed that the renatured areas would achieve a “high” morphological quality class. The proposed approach could be improved by introducing a division in compartments to increase the efficiency of the overflow area and infiltration and sediment movement analyses should be carried out.
BALBO , ALESSANDRO
KIAN, DARIO
RAIMONDI, FRANCO
STERPI, DONATELLA VALERIA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
28-apr-2022
2021/2022
Il problema del rischio idraulico accomuna molti fiumi che attraversano centri abitati. Per risolverlo si ricorre spesso ad opere strutturali, denaturalizzando il corso d’acqua. L’elaborato propone invece un approccio metodologico multi-obiettivo innovativo, in linea con la posizione dei Contratti di Fiume (ERSAF – Regione Lombardia) e le linee guida del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, tale da contribuire contestualmente alla mitigazione del rischio idraulico e al miglioramento della qualità morfologica. Il caso studio è il torrente Bozzente, di cui sono stati studiati alcuni tratti. Nella fattispecie, per l’analisi idraulica si è progettato di rilocare gli argini ed eliminare le difese strutturali per creare delle aree di esondazione naturale per mezzo di un approccio modellistico. Tale analisi è stata implementata in HEC-RAS attraverso un modello integrato 1D e 2D del corso d’acqua che ha tenuto in considerazione l’aumento delle portate osservato per via del cambiamento climatico. L’impatto sulla qualità morfologica è invece stato valutato compilando le schede dell’Indice di Qualità Morfologica e confrontandole con quelle attuali. Si è stimato che le aree di esondazione create laminerebbero 450’000 m3 d’acqua per un evento centennale, utilizzando l’area allagabile come derivazione. Le analisi sulla qualità morfologica hanno evidenziato inoltre che le zone rinaturalizzate raggiungerebbero la classe di qualità morfologica “elevata”. L’approccio proposto potrebbe essere ulteriormente migliorato in futuro per mezzo della progettazione di scomparti che aumentino l’efficienza dell’area di esondazione e per mezzo dell’analisi dell’infiltrazione e del moto dei sedimenti.
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