Tradition and Innovation are the key words that summarize our thesis describing the dual approach towards the project of restoration of an historical artifact. A more traditional approach that starts from drawings on the construction site and its graphic restitution in two dimensions of plants, sections, elevations; and the most innovative one regarding the use of Metashape, for photogrammetric restitution and BIM, Building Information Modeling, software able to optimize the planning, creation and management of buildings. In today’s society our profession has the ability to interface with increasingly advanced technological tools that allow you not only to otimize time but also to realize more accurate projects very often with a low error rate. But is it really so? Can such innovative tools bring you to the perfection of the project or to its maximum knowledge? Or in some cases, as in the restoration field, is it still limiting? Through our thesis we have, therefore, investigated and carefully evaluated the different approaches with which each professional has the opportunity to interact in their daily considering the pros and cons. Villa Erbice, a Venetian Villa, 1400-1900, in the heart of Eastern Valpolicella, is undergoing a restoration of consolidation and internal design to accommodate a new function. A restoration that certainly points to the conservative approach but that must necessarily make use of the most modern solutions to make the Villa usable and alive. The building had a residential function until our times. Following the customer’s wishes, the Villa has been divided into two distinct portions: one for tourist use while the other for private use. The initial approach was certainly the traditional on, its graphic restitution and the collection of historical documents. Knowing the history of the building from the moment of its construction to the current conditions has been very useful to identify the possible causes of degradation, information related to the construction period, the materials used, their origin and previous interventions. This, moreover, allowed us to identify and manage any deficiency that the Villa needed, first of all, a structural assessment, a plant adaptation with related mechanical and electrical equipment and structural reinforcement able to increase energy efficiency safeguarding costs and the environment. Starting, then, from a good knowledge base of the building we concluded later through the use of BIM evaluating its possible efficiency in the field of restoration.

Tradizione e Innovazione sono le parole chiavi che riassumono la nostra tesi la quale racconta il duplice approccio verso il progetto di restauro di un manufatto storico. Un approccio più tradizionale che parte dal disegno di rilievo a penna sul cantiere e la sua restituzione grafica in due dimensioni delle piante, sezioni, prospetti; e quello più innovativo che riguarda l’uso di Metashape, per la restituzione fotogrammetrica e del BIM, Building Information Modeling, software in grado di ottimizzare la pianificazione, creazione e gestione di costruzioni.Nella società odierna la nostra professione ha la possibilità di interfacciarsi con strumenti tecnologici sempre più avanzati che ti permettono non solo di otimizzare il tempo ma anche di realizzare progetti sempre più accurati molto spesso con una bassa percentuale d’errore. Ma è davvero così? Possono tali strumenti innovativi portarti alla perfezione del progetto o alla sua massima conoscenza? Oppure in alcuni casi, come nel settore del restauro, è ancora limitante? Attraverso la nostra tesi abbiamo, quindi, indagato e valutato con attenzione i diversi approcci con i quali ogni professionista ha la possibilità di interagire nel proprio quotidiano considerando i pro e contro. Villa Erbice,una Villa Veneta, 1400-1900, nel cuore della Valpolicella Orientale, è sottoposta ad un restauro di consolidamento e progettazione interna per accogliere una nuova funzione. Un restauro che punta sicuramente all’approccio conservativo ma che deve per forza fare uso delle soluzioni più moderne per rendere fruibile e viva la Villa. L’edificio oggetto di restauro è stato fino ai nostri tempi pressoché con funzione abitativa. Seguendo il desiderio del cliente la Villa è stata suddivisa in due porzioni distinte: una ad uso turistico mentre l’altra ad uso privato. L’approccio iniziale è stato sicuramente quello tradizionale ossia quello di rilievo, la sua restituzione grafica e la raccolta di documentazioni storiche. Conoscere a fondo la storia dell’edificio dal momento della sua realizzazione fino alle attuali condizioni è stato molto utile per individuare le possibili cause di degrado, le informazioni relative al periodo di costruzione, ai materiali impiegati, alla loro provenienza e ai precedenti interventi subiti. Questo, inoltre, ci ha permesso di individuare e gestire ogni carenza che la Villa necessitava, in primis, di un accertamento strutturale, un adeguamento impiantistico con relative dotazione meccaniche e elettriche e un rinforzamento strutturale in grado di aumentare l’efficenza energetica salvaguardando i costi e l’ambiente. Partendo,quindi, da una buona base conoscitiva dell’edificio abbiamo in seguito concluso tramite l’utilizzo del software BIM valutando la sua possibile efficenza nel campo del restauro.

Villa Erbice : a restoration project from traditional to innovative approach

Bianchi, Federico;Speri, Maria Vittoria
2020/2021

Abstract

Tradition and Innovation are the key words that summarize our thesis describing the dual approach towards the project of restoration of an historical artifact. A more traditional approach that starts from drawings on the construction site and its graphic restitution in two dimensions of plants, sections, elevations; and the most innovative one regarding the use of Metashape, for photogrammetric restitution and BIM, Building Information Modeling, software able to optimize the planning, creation and management of buildings. In today’s society our profession has the ability to interface with increasingly advanced technological tools that allow you not only to otimize time but also to realize more accurate projects very often with a low error rate. But is it really so? Can such innovative tools bring you to the perfection of the project or to its maximum knowledge? Or in some cases, as in the restoration field, is it still limiting? Through our thesis we have, therefore, investigated and carefully evaluated the different approaches with which each professional has the opportunity to interact in their daily considering the pros and cons. Villa Erbice, a Venetian Villa, 1400-1900, in the heart of Eastern Valpolicella, is undergoing a restoration of consolidation and internal design to accommodate a new function. A restoration that certainly points to the conservative approach but that must necessarily make use of the most modern solutions to make the Villa usable and alive. The building had a residential function until our times. Following the customer’s wishes, the Villa has been divided into two distinct portions: one for tourist use while the other for private use. The initial approach was certainly the traditional on, its graphic restitution and the collection of historical documents. Knowing the history of the building from the moment of its construction to the current conditions has been very useful to identify the possible causes of degradation, information related to the construction period, the materials used, their origin and previous interventions. This, moreover, allowed us to identify and manage any deficiency that the Villa needed, first of all, a structural assessment, a plant adaptation with related mechanical and electrical equipment and structural reinforcement able to increase energy efficiency safeguarding costs and the environment. Starting, then, from a good knowledge base of the building we concluded later through the use of BIM evaluating its possible efficiency in the field of restoration.
ADAMI, ANDREA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-apr-2022
2020/2021
Tradizione e Innovazione sono le parole chiavi che riassumono la nostra tesi la quale racconta il duplice approccio verso il progetto di restauro di un manufatto storico. Un approccio più tradizionale che parte dal disegno di rilievo a penna sul cantiere e la sua restituzione grafica in due dimensioni delle piante, sezioni, prospetti; e quello più innovativo che riguarda l’uso di Metashape, per la restituzione fotogrammetrica e del BIM, Building Information Modeling, software in grado di ottimizzare la pianificazione, creazione e gestione di costruzioni.Nella società odierna la nostra professione ha la possibilità di interfacciarsi con strumenti tecnologici sempre più avanzati che ti permettono non solo di otimizzare il tempo ma anche di realizzare progetti sempre più accurati molto spesso con una bassa percentuale d’errore. Ma è davvero così? Possono tali strumenti innovativi portarti alla perfezione del progetto o alla sua massima conoscenza? Oppure in alcuni casi, come nel settore del restauro, è ancora limitante? Attraverso la nostra tesi abbiamo, quindi, indagato e valutato con attenzione i diversi approcci con i quali ogni professionista ha la possibilità di interagire nel proprio quotidiano considerando i pro e contro. Villa Erbice,una Villa Veneta, 1400-1900, nel cuore della Valpolicella Orientale, è sottoposta ad un restauro di consolidamento e progettazione interna per accogliere una nuova funzione. Un restauro che punta sicuramente all’approccio conservativo ma che deve per forza fare uso delle soluzioni più moderne per rendere fruibile e viva la Villa. L’edificio oggetto di restauro è stato fino ai nostri tempi pressoché con funzione abitativa. Seguendo il desiderio del cliente la Villa è stata suddivisa in due porzioni distinte: una ad uso turistico mentre l’altra ad uso privato. L’approccio iniziale è stato sicuramente quello tradizionale ossia quello di rilievo, la sua restituzione grafica e la raccolta di documentazioni storiche. Conoscere a fondo la storia dell’edificio dal momento della sua realizzazione fino alle attuali condizioni è stato molto utile per individuare le possibili cause di degrado, le informazioni relative al periodo di costruzione, ai materiali impiegati, alla loro provenienza e ai precedenti interventi subiti. Questo, inoltre, ci ha permesso di individuare e gestire ogni carenza che la Villa necessitava, in primis, di un accertamento strutturale, un adeguamento impiantistico con relative dotazione meccaniche e elettriche e un rinforzamento strutturale in grado di aumentare l’efficenza energetica salvaguardando i costi e l’ambiente. Partendo,quindi, da una buona base conoscitiva dell’edificio abbiamo in seguito concluso tramite l’utilizzo del software BIM valutando la sua possibile efficenza nel campo del restauro.
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