What might the school of 2030 be like? Un esercizio di traduzione intersemiotica e rimediazione

The aim of this thesis is to remediate an academic article into a web experience, with the objective of translating a content designed for a specialist reader into an experience suitable for a generalist target audience. Starting from the article "What might the school of 2030 be like? An exercise in social science fiction", by N. Selwyn, L. Pangrazio, S. Nemorin and C. Perrotta, I developed a project of intersemiotic translation and remediation, aimed at the dissemination of academic thinking on the theme of evolution and digitisation in the field of education. The website designed from the article uses illustrations, fictional interfaces (FUI), interactions and lines of direct dialogue to inform, disseminate and raise awareness of various issues at the heart of the open debate on what the future of education should be. It focuses in particular on the privatisation, datafication and deskilling of the role of the teacher.

Questa tesi si pone come obiettivo progettuale quello di rimediare in una esperienza web un articolo accademico, con la finalità di tradurre in un'esperienza adatta ad un target generalista un contenuto pensato per un lettore specializzato. Partendo dall’articolo “What might the school of 2030 be like? An exercise in social science fiction”, elaborato da N. Selwyn, L. Pangrazio, S. Nemorin e C. Perrotta, ho sviluppato un progetto di traduzione intersemiotica e rimediazione, finalizzato alla divulgazione del pensiero accademico riguardo al tema dell’evoluzione e della digitalizzazione nel campo dell’educazione. Il sito web progettato a partire dall’articolo utilizza illustrazioni, interfacce fittizie (FUI), interazioni e linee di dialogo diretto per informare, divulgare e sensibilizzare su diversi temi al centro del dibattito aperto su quello che dovrebbe essere il futuro dell’educazione. Si focalizza in modo particolare sulla privatizzazione, la datificazione e la dequalificazione del ruolo dell’insegnante.