The SARS-CoV-2 virus has brought the world to a sudden and unimaginable halt and the entertainment industry, like others, has suffered a lot. For this reason was born the proposal to create a festival in the context of a pandemic and it came to life BRUT, the festival that with its brutalist and industrial roots characteristic of techno music marks a return to the track with all the necessary safety conditions. Levels and separation are the necessary characteristics that are found in the conformation of the quarries. These spiral structures are naturally divided into large steps and allow to separate the crowd into different layers and different heights, always maintaining the view on the central stage. To easily control the circolation throughout the area, the quarry’s streets are divided into corridors, creating 3 different flows: visitors who enter, visitors who leave the festival, and technical communication. This solution helps to develop a sense of common belonging and the natural curved structure of the site helps to stabilize a visual contact with the surrounding space, giving awareness to the user. The location of the quarry is a priority in the design, everything adapts to it and its advantages and disadvantages are used with the aim of obtaining the best possible experience of the space, not interfering with it, but cooperating. An important part of this “theater” is the huge water area existing in the center of the quarry which, through its reflection, connects the scenography, offering a different perspective. The performance therefore does not remain only on the stage, but also creeps into the individual floors of the quarry also through lighting, for example. Both the general structure of the event and that of the individual boxes have great versatility and reversibility as they have a slight impact on the environment. The large structure of the stage is composed and supported by cables in tension which are removed if necessary, returning the environment to its original appearance without affecting it. Smaller structures spread all over the quarry, the “boxes”, have an aluminum skeleton held together by glass, a material that thanks to its transparency offers great visibility and allows dialogue with the environment. The project aims to demonstrate that despite the complexities dictated by the context, man’s design ability is able to create and adapt perfectly to the situations that surround him.

Il virus SARS-CoV-2 ha portato il mondo ad un arresto improvviso ed inimmaginabile e il settore dello spettacolo, come altri, ne ha sofferto molto. Nasce così la proposta di creare un festival nel contesto di una pandemia e in questo seguito arriva BRUT, il festival che con le sue radici brutaliste ed industriali caratteristiche della musica techno segna un ritorno in pista con tutte le condizioni di sicurezza necessarie. Livelli e separazione sono le caratteristiche necessarie che si ritrovano nella conformazione delle cave. Queste strutture spiraliformi sono suddivise naturalmente in grossi gradoni e consentono di poter separare la folla in diversi strati e in diverse altezze, mantenendo sempre la visuale sul palco centrale. Per permettere di controllare facilmente la circolazione in tutta l’area, le strade della cava sono divise in corridoi, creando 3 diversi flussi: visitatori che entrano, visitatori che lasciano il festival, e comunicazione tecnica. Questa soluzione contribuisce a sviluppare un senso di appartenenza comune e la struttura curva naturale del sito ha reso possibile la stabilizzazione di un contatto visivo con lo spazio circostante donando consapevolezza al fruitore. La posizione della cava è una priorità nella progettazione, tutto si adatta ad essa e vengono usati i suoi vantaggi e svantaggi con l’obiettivo di ottenere la migliore esperienza possibile dello spazio, non interferendo con esso, ma cooperando. Una parte importante di questo «teatro» è l’enorme area d’acqua esistente al centro della cava che attraverso il suo riflesso collega la scenografia offrendo una prospettiva diversa. La performance quindi non rimane solo sul palco, ma si insinua nei singoli piani della cava anche attraverso per esempio all’illuminazione. Sia la struttura generale dell’evento che quella dei singoli box, presentano una grande versatilità e reversibilità in quanto si impattano in maniera lieve nell’ambiente. La grande struttura scenica del palco è composta e sostenuta da cavi in tensione che all’occorrenza vengono rimossi facendo tornare l’ambiente al suo aspetto originale senza intaccarlo. Le strutture più piccole come i box invece, presentano uno scheletro di alluminio tenuto insieme dal vetro, materiale che grazie alla sua trasparenza offre grande visibilità e permette il dialogo con l’ambiente. L’elaborato mira a dimostrare che nonostante le complessità dettate dal contesto, la capacità di progettazione dell’uomo è in grado di adattarsi ed adeguarsi perfettamente alle situazioni che lo circondano.

Brut : la rinascita della cava Votoratim come scenografia per l'intrattenimento post pandemico

Righini, Diana
2020/2021

Abstract

The SARS-CoV-2 virus has brought the world to a sudden and unimaginable halt and the entertainment industry, like others, has suffered a lot. For this reason was born the proposal to create a festival in the context of a pandemic and it came to life BRUT, the festival that with its brutalist and industrial roots characteristic of techno music marks a return to the track with all the necessary safety conditions. Levels and separation are the necessary characteristics that are found in the conformation of the quarries. These spiral structures are naturally divided into large steps and allow to separate the crowd into different layers and different heights, always maintaining the view on the central stage. To easily control the circolation throughout the area, the quarry’s streets are divided into corridors, creating 3 different flows: visitors who enter, visitors who leave the festival, and technical communication. This solution helps to develop a sense of common belonging and the natural curved structure of the site helps to stabilize a visual contact with the surrounding space, giving awareness to the user. The location of the quarry is a priority in the design, everything adapts to it and its advantages and disadvantages are used with the aim of obtaining the best possible experience of the space, not interfering with it, but cooperating. An important part of this “theater” is the huge water area existing in the center of the quarry which, through its reflection, connects the scenography, offering a different perspective. The performance therefore does not remain only on the stage, but also creeps into the individual floors of the quarry also through lighting, for example. Both the general structure of the event and that of the individual boxes have great versatility and reversibility as they have a slight impact on the environment. The large structure of the stage is composed and supported by cables in tension which are removed if necessary, returning the environment to its original appearance without affecting it. Smaller structures spread all over the quarry, the “boxes”, have an aluminum skeleton held together by glass, a material that thanks to its transparency offers great visibility and allows dialogue with the environment. The project aims to demonstrate that despite the complexities dictated by the context, man’s design ability is able to create and adapt perfectly to the situations that surround him.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2022
2020/2021
Il virus SARS-CoV-2 ha portato il mondo ad un arresto improvviso ed inimmaginabile e il settore dello spettacolo, come altri, ne ha sofferto molto. Nasce così la proposta di creare un festival nel contesto di una pandemia e in questo seguito arriva BRUT, il festival che con le sue radici brutaliste ed industriali caratteristiche della musica techno segna un ritorno in pista con tutte le condizioni di sicurezza necessarie. Livelli e separazione sono le caratteristiche necessarie che si ritrovano nella conformazione delle cave. Queste strutture spiraliformi sono suddivise naturalmente in grossi gradoni e consentono di poter separare la folla in diversi strati e in diverse altezze, mantenendo sempre la visuale sul palco centrale. Per permettere di controllare facilmente la circolazione in tutta l’area, le strade della cava sono divise in corridoi, creando 3 diversi flussi: visitatori che entrano, visitatori che lasciano il festival, e comunicazione tecnica. Questa soluzione contribuisce a sviluppare un senso di appartenenza comune e la struttura curva naturale del sito ha reso possibile la stabilizzazione di un contatto visivo con lo spazio circostante donando consapevolezza al fruitore. La posizione della cava è una priorità nella progettazione, tutto si adatta ad essa e vengono usati i suoi vantaggi e svantaggi con l’obiettivo di ottenere la migliore esperienza possibile dello spazio, non interferendo con esso, ma cooperando. Una parte importante di questo «teatro» è l’enorme area d’acqua esistente al centro della cava che attraverso il suo riflesso collega la scenografia offrendo una prospettiva diversa. La performance quindi non rimane solo sul palco, ma si insinua nei singoli piani della cava anche attraverso per esempio all’illuminazione. Sia la struttura generale dell’evento che quella dei singoli box, presentano una grande versatilità e reversibilità in quanto si impattano in maniera lieve nell’ambiente. La grande struttura scenica del palco è composta e sostenuta da cavi in tensione che all’occorrenza vengono rimossi facendo tornare l’ambiente al suo aspetto originale senza intaccarlo. Le strutture più piccole come i box invece, presentano uno scheletro di alluminio tenuto insieme dal vetro, materiale che grazie alla sua trasparenza offre grande visibilità e permette il dialogo con l’ambiente. L’elaborato mira a dimostrare che nonostante le complessità dettate dal contesto, la capacità di progettazione dell’uomo è in grado di adattarsi ed adeguarsi perfettamente alle situazioni che lo circondano.
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Descrizione: BRUT: la rinascita della cava Votoratim come scenografia per l'intrattenimento post pandemico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/187808