The design theme of “creativity” and “free time”, addressed in the following thesis, was chosen for its strategic potential with respect to the possible future configurations of Milan. The idea of strengthening and organizing the various cultural realities of the metropolis, together with a “public” strategy for the recovery of abandoned areas, is in fact an important element for achieving an “economy of scale”, necessary to provide Milan with an effective role as European capital. Specifically, the area characterized by the presence of the Passante train and the gradual decommissioning of large facilities such as the slaughterhouse and the railway yard, is a key node in this system. The area has seen in the last twenty years several architectural competitions with different outcomes but never realized; more fertile seem instead “spontaneous” phenomena such as the initiatives of Frigoriferi Milanesi and Macao, able to trigger, through culture, an urban transition that finds its own original connotation in maintaining a complex culture of productive exchanges between the city and the hinterland. The project, working on the graft and on the theme of the citadel, experiments a fertile and dialectic relationship with the industrial pre-existences, proposing an “inlay” intervention, which materially draws on the contextual peculiarities, relaunching the results to a wider metropolitan fruition. Also under the tipological and figurative aspect, reworking certain conversions of institutional cultural spaces, the project intends to experiment new “hybrid” solutions, proposing an articulation of the productive spaces, organized according to the logic of “rooms”.

Il tema progettuale della “creatività” e del “tempo libero”, affrontato nella seguente tesi, è stato scelto per via del suo potenziale strategico rispetto alle possibili configurazioni future di Milano. L’idea di rafforzare e mettere a sistema le diverse realtà culturali della metropoli, unita ad una strategia “pubblica” di recupero delle aree dismesse, si pone infatti come elemento importante per il raggiungimento di un’ “economia di scala”, necessaria per dare a Milano un ruolo effettivo di capitale europea. Nello specifico,l’area interessata dal Passante e dalla graduale dismissione di grandi impianti come il macello e lo scalo ferroviario, è un nodo fondamentale di questo sistema. L’area ha visto nel corso degli ultimi vent’anni svariati concorsi di architettura dagli esiti differenti ma mai realizzati; più fertili sembrano invece fenomeni “spontanei” come le iniziative di Frigoriferi Milanesi e Macao, capaci di innescare, attraverso la cultura, una transizione urbanistica che trova la propria originalità connotazione nel mantenersi di una complessa cultura produttiva degli scambi tra città e hinterland. Il progetto, lavorando sull’innesto e sul tema della cittadella, sperimenta un rapporto fecondo e dialettico con le preesistenze industriali, proponendo un intervento di “intarsio”, che attinge materialmente alle peculiarità contestuali, rilanciandone i risultati ad una più ampia fruizione metropolitana. Anche sotto l’aspetto tipologico e figurativo, rielaborando determinate conversioni degli spazi culturali istituzionali, il progetto intende sperimentare nuove soluzioni “ibride”, proponendo un’articolazione degli spazi produttivi, organizzati secondo la logica delle “stanze”.

Milano Porta Vittoria. Interni urbani per la creatività e il tempo libero

Biselli, Chiara
2021/2022

Abstract

The design theme of “creativity” and “free time”, addressed in the following thesis, was chosen for its strategic potential with respect to the possible future configurations of Milan. The idea of strengthening and organizing the various cultural realities of the metropolis, together with a “public” strategy for the recovery of abandoned areas, is in fact an important element for achieving an “economy of scale”, necessary to provide Milan with an effective role as European capital. Specifically, the area characterized by the presence of the Passante train and the gradual decommissioning of large facilities such as the slaughterhouse and the railway yard, is a key node in this system. The area has seen in the last twenty years several architectural competitions with different outcomes but never realized; more fertile seem instead “spontaneous” phenomena such as the initiatives of Frigoriferi Milanesi and Macao, able to trigger, through culture, an urban transition that finds its own original connotation in maintaining a complex culture of productive exchanges between the city and the hinterland. The project, working on the graft and on the theme of the citadel, experiments a fertile and dialectic relationship with the industrial pre-existences, proposing an “inlay” intervention, which materially draws on the contextual peculiarities, relaunching the results to a wider metropolitan fruition. Also under the tipological and figurative aspect, reworking certain conversions of institutional cultural spaces, the project intends to experiment new “hybrid” solutions, proposing an articulation of the productive spaces, organized according to the logic of “rooms”.
ACUTO, FEDERICO
MARGIONE, EMANUELA
MARTINAZZO, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2021/2022
Il tema progettuale della “creatività” e del “tempo libero”, affrontato nella seguente tesi, è stato scelto per via del suo potenziale strategico rispetto alle possibili configurazioni future di Milano. L’idea di rafforzare e mettere a sistema le diverse realtà culturali della metropoli, unita ad una strategia “pubblica” di recupero delle aree dismesse, si pone infatti come elemento importante per il raggiungimento di un’ “economia di scala”, necessaria per dare a Milano un ruolo effettivo di capitale europea. Nello specifico,l’area interessata dal Passante e dalla graduale dismissione di grandi impianti come il macello e lo scalo ferroviario, è un nodo fondamentale di questo sistema. L’area ha visto nel corso degli ultimi vent’anni svariati concorsi di architettura dagli esiti differenti ma mai realizzati; più fertili sembrano invece fenomeni “spontanei” come le iniziative di Frigoriferi Milanesi e Macao, capaci di innescare, attraverso la cultura, una transizione urbanistica che trova la propria originalità connotazione nel mantenersi di una complessa cultura produttiva degli scambi tra città e hinterland. Il progetto, lavorando sull’innesto e sul tema della cittadella, sperimenta un rapporto fecondo e dialettico con le preesistenze industriali, proponendo un intervento di “intarsio”, che attinge materialmente alle peculiarità contestuali, rilanciandone i risultati ad una più ampia fruizione metropolitana. Anche sotto l’aspetto tipologico e figurativo, rielaborando determinate conversioni degli spazi culturali istituzionali, il progetto intende sperimentare nuove soluzioni “ibride”, proponendo un’articolazione degli spazi produttivi, organizzati secondo la logica delle “stanze”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/188128