The development of the thesis has been possible thanks to the genesis in 2012 of the Grande Progetto Pompei, a meaningful work due to the protection of the excavation fronts, ancient buildings and their decorative elements from weathering. Through the excavation and consolidation of the archeological heritage located in Regio IV, V and IX, the intervention programs allowed the discovery of the area interested by the thesis project: the Domus of Adone. The aim of our research is the design of an object which, grafting onto the existing, recalls the ancient shape of the dwelling and, at the same time, protects and preserves the archaeological ruins, making the site available to public. Furthermore, the project includes the Domus of Giove, where it will be designed a volume evoking the ancient summer triclinium, and at the same time emphasizing the link between the two houses, mutually connected by a masonry arch found in the room next to the Adone’s tablinum. Since this is a delicate archaeological area, it’s been necessary to develop the research based on the constant dialogue between the different modules, taking care of the aspects of composition, restoration, technology and structures in the various phases, in order to give rise to an intervention that can be as respectful as possible of the existing heritage, recognizable, sustainable and reversible.

Lo svolgimento del presente lavoro di tesi è stato possibile grazie alla genesi nel 2012 del Grande Progetto Pompei, un rilevante intervento avente come scopo la messa in sicurezza dei fronti di scavo e la protezione degli edifici e dei loro apparati decorativi dalle intemperie. Attraverso lo scavo e il consolidamento delle opere murarie presenti nelle Regio IV, V e IX, tale programma di interventi ha permesso la restituzione dell’area interessata dal progetto di tesi: la Domus di Adone. L’obiettivo del lavoro di ricerca è stata la proposizione di un oggetto che, innestandosi sull'esistente, possa evocare l’antica conformazione della dimora e che, allo stesso tempo, provveda a proteggere e conservare i resti archeologici, rendendo il sito accessibile al pubblico in sicurezza. Sulla stessa linea di pensiero, il progetto si è esteso anche alla porzione della Regio V sulla quale giace la Domus di Giove, dove la proposta di un volume che evochi l’antico triclinio estivo enfatizza il collegamento tra le due case, mutuamente connesse attraverso un arco in muratura rilevato nell’ambiente adiacente al tablinio di Adone. Trattandosi di un'area archeologica particolarmente delicata, è stato necessario strutturare la ricerca basandola sul costante dialogo tra i moduli approfonditi, curando così nelle diverse fasi gli aspetti di composizione, conservazione, tecnologia e strutture, al fine di dare origine ad un intervento che possa essere il più possibile rispettoso del patrimonio esistente, riconoscibile, sostenibile e reversibile.

I nuovi scavi della Regio V : la Domus di Adone

Pozzoli, Alice Laura;Gorla, Alessia;Rubello, Sara
2020/2021

Abstract

The development of the thesis has been possible thanks to the genesis in 2012 of the Grande Progetto Pompei, a meaningful work due to the protection of the excavation fronts, ancient buildings and their decorative elements from weathering. Through the excavation and consolidation of the archeological heritage located in Regio IV, V and IX, the intervention programs allowed the discovery of the area interested by the thesis project: the Domus of Adone. The aim of our research is the design of an object which, grafting onto the existing, recalls the ancient shape of the dwelling and, at the same time, protects and preserves the archaeological ruins, making the site available to public. Furthermore, the project includes the Domus of Giove, where it will be designed a volume evoking the ancient summer triclinium, and at the same time emphasizing the link between the two houses, mutually connected by a masonry arch found in the room next to the Adone’s tablinum. Since this is a delicate archaeological area, it’s been necessary to develop the research based on the constant dialogue between the different modules, taking care of the aspects of composition, restoration, technology and structures in the various phases, in order to give rise to an intervention that can be as respectful as possible of the existing heritage, recognizable, sustainable and reversible.
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
PETRINI, LORENZA
PITTAU, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2022
2020/2021
Lo svolgimento del presente lavoro di tesi è stato possibile grazie alla genesi nel 2012 del Grande Progetto Pompei, un rilevante intervento avente come scopo la messa in sicurezza dei fronti di scavo e la protezione degli edifici e dei loro apparati decorativi dalle intemperie. Attraverso lo scavo e il consolidamento delle opere murarie presenti nelle Regio IV, V e IX, tale programma di interventi ha permesso la restituzione dell’area interessata dal progetto di tesi: la Domus di Adone. L’obiettivo del lavoro di ricerca è stata la proposizione di un oggetto che, innestandosi sull'esistente, possa evocare l’antica conformazione della dimora e che, allo stesso tempo, provveda a proteggere e conservare i resti archeologici, rendendo il sito accessibile al pubblico in sicurezza. Sulla stessa linea di pensiero, il progetto si è esteso anche alla porzione della Regio V sulla quale giace la Domus di Giove, dove la proposta di un volume che evochi l’antico triclinio estivo enfatizza il collegamento tra le due case, mutuamente connesse attraverso un arco in muratura rilevato nell’ambiente adiacente al tablinio di Adone. Trattandosi di un'area archeologica particolarmente delicata, è stato necessario strutturare la ricerca basandola sul costante dialogo tra i moduli approfonditi, curando così nelle diverse fasi gli aspetti di composizione, conservazione, tecnologia e strutture, al fine di dare origine ad un intervento che possa essere il più possibile rispettoso del patrimonio esistente, riconoscibile, sostenibile e reversibile.
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