Prato, a well-known Italian textile city, after the glory and decline of the traditional textile industry, was revitalized by the influx of immigrants at the end of the 20th century and became once again the center of European garment exports. Today, it is home to one of the largest concentrations of Chinese immigrants in Europe, who have quickly taken over the local textile industry with their dynamic “Pronto moda” production, which continues to grow. At the same time, the large number of immigrants has triggered economic, political and cultural conflicts between different groups especially in the first period of immigration, thus making Prato a microcosm of the globalization of the market. Through research of literature and interviews, this thesis proposes possible ways to favor occasions for sharing and encounters among the different groups through landscape design interventions. Given that urban space is both a container and a producer of social relations, our study begins with a reference to Henri Lefebvre's theory of "space and production" to give a temporal and spatial analysis of the current issues of the city of Prato. The thesis summarizes, in the form of key drawings and maps, also the historical changes in the water network, which played an important role in the industrial development of Prato, and had also an influence on the uses of the Prato's urban space by the different communities. The proposed design addresses the current conditions of the Prato's multi-ethnic society and the desire for friendly interactions among people by proposing a "Common Ground" in the city based on the water network to promote further integration among the different groups in the city. This common ground uses the Gora water system of canals and the Bisenzio River, which have lost their function as a catalyst for transformation, and it reinjects public activities and natural landscapes into the city. This common ground is a spatial system in which different groups of people can participate together on a spatial and social level. The project will exploit the diversity and the flexibility of water in spatial form to create occasions for encounters and sharing. This project explores the role of landscape architects as mediators between bottom-up institutions and top-down governance in immigrant cities under the influence of globalization, attempting to find more proactive approaches that can help provide positive changes.

Prato, città italiana con un’importante produzione tessile, ha vissuto, dopo momenti di gloria, un rapido e notevole declino come molte realtà industriali simili. I flussi migratori internazionali del XX secolo, hanno trasformato la crisi in opportunità, rivitalizzando la città di Prato e riportandola alla ribalta come centro tessile di esportazione in Europea. Questa sua storia recente ha portato la città a diventare uno dei principali luoghi, per concentrazione e dimensione, della Comunità Cinese Italiana, nonché della Comunità Cinese Europea; questa, trovatasi in una realtà statica ma con molta forza lavoro e il know-how necessario, è riuscita a rinnovare la produzione tessile locale con il un dinamico sistema di produzione “Pronto moda”, ricreando il clima necessario alla crescita. La sinergia raggiunta tra innovazione del sistema di produzione portato dalla Comunità Cinese e background storico culturale della città di Prato non ha portato ad un’immediata integrazione tra la popolazione residente e i nuovi residenti, dove Prato è diventata emblema di una globalizzazione basata unicamente sulle leggi di mercato. Partendo da questi presupposti maturati attraverso lo studio della letteratura esistente sul tema e facendo interviste mirate, abbiamo elaborato un progetto capace di affrontare i problemi emersi a partire dal progetto di paesaggio. Il lavoro parte dalla teoria di Henri Lefebvre di “produzione dello spazio”, la quale permette di comprendere, sia sotto l’aspetto temporale che spaziale, le principali cause che hanno portato agli attuali problemi urbanistici di Prato. La tesi riassume, attraverso disegni e mappe chiave, i cambiamenti storici del sistema dell’acqua, che ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo industriale della città e ha influito anche sulla relazione tra immigrati e lo spazio urbano di Prato. La proposta progettuale si pone l’obiettivo di realizzare un “common ground” nella città che sfrutta l’esistente sistema dell’acqua per promuovere una maggiore integrazione tra i diversi gruppi sociali presenti nella città di Prato, dove lo spazio urbano si fa contenitore e incubatore di relazioni sociali. In particolare, si propone la valorizzazione del sistema canalizzato delle “gore” e del Fiume Bisenzio, che nel tempo hanno perso loro ruolo chiave nel sistema produttivo pratese. La tesi propone interventi di paesaggio e attività pubbliche nella città di Prato, al fine di creare un sistema di spazi pubblici che differenti gruppi di persone possano fare proprio e modificare. Il progetto seguirà i principi di diversità e flessibilità prendendo l’acqua come punto di partenza per ottenere uno spazio urbano comune realmente condivisibile e pubblico. Questo progetto, indaga il ruolo degli architetti paesaggisti in quanto mediatori tra istituzioni e cittadinanza nelle città maggiormente interessate da flussi migratori. L’obbiettivo è quindi trovare approcci progettuali che possano innescare cambiamenti positivi nelle aree urbane più interessate da questi fenomeni.

A common ground. Co-living landscape based on the Gora canals in response to the immigrant society of Prato

Wang, Wenjun;LI, ZHUWAN
2021/2022

Abstract

Prato, a well-known Italian textile city, after the glory and decline of the traditional textile industry, was revitalized by the influx of immigrants at the end of the 20th century and became once again the center of European garment exports. Today, it is home to one of the largest concentrations of Chinese immigrants in Europe, who have quickly taken over the local textile industry with their dynamic “Pronto moda” production, which continues to grow. At the same time, the large number of immigrants has triggered economic, political and cultural conflicts between different groups especially in the first period of immigration, thus making Prato a microcosm of the globalization of the market. Through research of literature and interviews, this thesis proposes possible ways to favor occasions for sharing and encounters among the different groups through landscape design interventions. Given that urban space is both a container and a producer of social relations, our study begins with a reference to Henri Lefebvre's theory of "space and production" to give a temporal and spatial analysis of the current issues of the city of Prato. The thesis summarizes, in the form of key drawings and maps, also the historical changes in the water network, which played an important role in the industrial development of Prato, and had also an influence on the uses of the Prato's urban space by the different communities. The proposed design addresses the current conditions of the Prato's multi-ethnic society and the desire for friendly interactions among people by proposing a "Common Ground" in the city based on the water network to promote further integration among the different groups in the city. This common ground uses the Gora water system of canals and the Bisenzio River, which have lost their function as a catalyst for transformation, and it reinjects public activities and natural landscapes into the city. This common ground is a spatial system in which different groups of people can participate together on a spatial and social level. The project will exploit the diversity and the flexibility of water in spatial form to create occasions for encounters and sharing. This project explores the role of landscape architects as mediators between bottom-up institutions and top-down governance in immigrant cities under the influence of globalization, attempting to find more proactive approaches that can help provide positive changes.
LAPENNA, ANNARITA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-giu-2022
2021/2022
Prato, città italiana con un’importante produzione tessile, ha vissuto, dopo momenti di gloria, un rapido e notevole declino come molte realtà industriali simili. I flussi migratori internazionali del XX secolo, hanno trasformato la crisi in opportunità, rivitalizzando la città di Prato e riportandola alla ribalta come centro tessile di esportazione in Europea. Questa sua storia recente ha portato la città a diventare uno dei principali luoghi, per concentrazione e dimensione, della Comunità Cinese Italiana, nonché della Comunità Cinese Europea; questa, trovatasi in una realtà statica ma con molta forza lavoro e il know-how necessario, è riuscita a rinnovare la produzione tessile locale con il un dinamico sistema di produzione “Pronto moda”, ricreando il clima necessario alla crescita. La sinergia raggiunta tra innovazione del sistema di produzione portato dalla Comunità Cinese e background storico culturale della città di Prato non ha portato ad un’immediata integrazione tra la popolazione residente e i nuovi residenti, dove Prato è diventata emblema di una globalizzazione basata unicamente sulle leggi di mercato. Partendo da questi presupposti maturati attraverso lo studio della letteratura esistente sul tema e facendo interviste mirate, abbiamo elaborato un progetto capace di affrontare i problemi emersi a partire dal progetto di paesaggio. Il lavoro parte dalla teoria di Henri Lefebvre di “produzione dello spazio”, la quale permette di comprendere, sia sotto l’aspetto temporale che spaziale, le principali cause che hanno portato agli attuali problemi urbanistici di Prato. La tesi riassume, attraverso disegni e mappe chiave, i cambiamenti storici del sistema dell’acqua, che ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo industriale della città e ha influito anche sulla relazione tra immigrati e lo spazio urbano di Prato. La proposta progettuale si pone l’obiettivo di realizzare un “common ground” nella città che sfrutta l’esistente sistema dell’acqua per promuovere una maggiore integrazione tra i diversi gruppi sociali presenti nella città di Prato, dove lo spazio urbano si fa contenitore e incubatore di relazioni sociali. In particolare, si propone la valorizzazione del sistema canalizzato delle “gore” e del Fiume Bisenzio, che nel tempo hanno perso loro ruolo chiave nel sistema produttivo pratese. La tesi propone interventi di paesaggio e attività pubbliche nella città di Prato, al fine di creare un sistema di spazi pubblici che differenti gruppi di persone possano fare proprio e modificare. Il progetto seguirà i principi di diversità e flessibilità prendendo l’acqua come punto di partenza per ottenere uno spazio urbano comune realmente condivisibile e pubblico. Questo progetto, indaga il ruolo degli architetti paesaggisti in quanto mediatori tra istituzioni e cittadinanza nelle città maggiormente interessate da flussi migratori. L’obbiettivo è quindi trovare approcci progettuali che possano innescare cambiamenti positivi nelle aree urbane più interessate da questi fenomeni.
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