Living on the edge. Strategic intervention on the urban-rural fringe of the metropolitan area of Rio de Janeiro for the preservation of the Atlantic Forest

The thesis takes into consideration the concepts of Nature and City, which nowadays are mostly seen as antagonistic, separate and in conflict, and wants to rethink this dualism as an opportunity to create a new relationship between human and natural, where the two work in synergy with each other, each helping and at the same time benefiting from the other. An area was chosen where this conflict is very present, which is the area of the Tingua Valley, on the edge of the metropolitan area of Rio de Janeiro, and the Tinguà Nature Reserve, part of the small remnant of the Atlantic Forest (Mata Atlantica). The project has as its theme the creation of a strategy that can safeguard the ecological heritage of the area (Atlantic Forest) by acting as a gate to the theme of the pact between the city and nature and by acting for the continuity of green-blue-grey infrastructures. At the same time, the project brings back the identity of the area, i.e. the tropical forest, and through this man/nature synergy defines a new type of urbanity that can coexist with nature and be defined by it, bringing to the city a new image, a better quality of life and job opportunities in an informal context. In this area it is the water that dominates over the practicability of the place and it is this element that wants to be put in the spotlight to create an ecological continuity that is now interrupted and to create an architecture that can be the point of change of scale between the local informal fabric and the metropolitan scale. The Tingua Valley is studied in detail using Metropolitan Cartography by MSLab and the Metromatrix approach by Pedro Ortiz, at different scales, to create a city-nature pact strategy that is specifically adapted to the site.

La tesi prende in considerazione i concetti di Natura e Città, che al giorno d’oggi sono per lo più visti come antagonisti, separati e in conflitto, e vuole ripensare questo dualismo come un’opportunità per creare una nuova relazione tra umano e naturale, dove i due lavorano in sinergia l’uno con l’altro, ognuno aiutando e allo stesso tempo traendo beneficio dall’altro. È stata scelta un’area in cui questo conflitto è molto presente, che è la zona della Valle di Tingua, ai margini dell’area metropolitana di Rio de Janeiro e la Riserva Naturale di Tinguà, parte del piccolo residuo della Foresta Atlantica (Mata Atlantica). Il progetto ha come tema la creazione di una strategia che possa salvaguardare il patrimonio ecologico dell’area (Foresta Atlantica) fungendo da gate rispetto al tema del patto tra città e natura ed agendo per la continuità delle infrastrutture green-blue-grey. Allo stesso tempo, il progetto riporta l’identità della zona, cioè la foresta tropicale, e attraverso questa sinergia uomo/natura definisce un nuovo tipo di urbanità che possa coesistere con la natura ed essere definito da essa, portando alla città una nuova immagine, una migliore qualità di vita e opportunità di lavoro in un contesto informale. In quest’area è l’acqua che domina rispetto alla percorribilità del posto ed è proprio questo elemento che vuole essere messo in primo piano per creare una continuità ecologica ora interrotta e per creare un’architettura che possa essere il punto di cambio di scala tra il tessuto informale locale e la scala metropolitana. La Valle di Tingua è studiata in dettaglio attraverso la Metropolitan Cartography di MSLab e l’approccio Metromatrix di Pedro Ortiz, a diverse scale, per creare una strategia di patto città-natura che è adattata specificamente al sito.