In the contemporary context, it is difficult to think an architecture that is not for people, protected and preserved as an abstraction. The present see a growing diffusion of a "culture of inclusion": attention has shifted from the mere removal of architectural barriers to a wider use, including the qualitative aspects of accessibility that come from the relationship between people and the built environment. In this context, the UNESCO World Heritage Site of Mantua becomes a "laboratory" where verifying how these themes can be applied, according to a multi-scalar approach, to cultural heritage. The architect's task can no longer be only of following notes from legislative prescriptions, but acknowledging the question from several points of view, directly connected with the users’ needs. Therefore, starting from an in-dept study of the topic and inclusive design practices, from the dialogue with people with disability and from the knowledge of the issues found within the city, it has been possible to develop an inclusive design experience to enhance ‘Palazzo San Sebastiano’ museum for the community of Mantua. Thinking about a city and an architecture that is accessible to as many people as possible makes the needs expressed by the users an opportunity to all potential users: making heritage accessible is a goal, an expression of an inclusive and ethically advanced society that embraces the complexity of the social sphere and the multiplicity of human nature.

Nel contesto attuale, è difficile pensare ad architetture che non siano per le persone, tutelate e conservate in sé, come un'astrazione. Il presente si contraddistingue per una maggiore diffusione di una "cultura dell’inclusione": l’attenzione si è spostata sempre più dalla sola rimozione delle barriere architettoniche ad una fruizione ampliata, includendo gli aspetti qualitativi dell’accessibilità che derivano dalla relazione tra persone e ambiente costruito. In questo contesto, la città patrimonio UNESCO di Mantova diventa un “laboratorio” per verificare come questi temi possano essere applicati, secondo un approccio multiscalare, al patrimonio architettonico. Il compito dell’architetto, infatti, non può più essere solo quello di prendere atto delle norme, ma è quello di conoscere il problema da più punti di vista direttamente connessi con le esigenze dell'utenza. Pertanto, partendo dallo studio approfondito del tema e di esempi progettuali inclusivi, dal dialogo con le persone con disabilità e dal contatto diretto con le problematiche riscontrate all’interno della città, si giunge all’elaborazione di un progetto inclusivo volto all’ampliamento del Museo della Città di Palazzo San Sebastiano. Pensare ad una città e ad un’architettura fruibili al maggior numero di persone possibili fa sì che le esigenze espresse dall’utenza diventino un’occasione creativa capace di giovare a tutti i potenziali fruitori: rendere il patrimonio accessibile è un obiettivo, espressione di una società inclusiva ed eticamente avanzata che abbraccia la complessità della sfera sociale e la molteplicità della natura umana.

Heritage as common good. An inclusive design experience to enhance 'Palazzo San Sebastiano' museum for the community of Mantua

Pinotti, Giovanni;Serra, Deborah
2020/2021

Abstract

In the contemporary context, it is difficult to think an architecture that is not for people, protected and preserved as an abstraction. The present see a growing diffusion of a "culture of inclusion": attention has shifted from the mere removal of architectural barriers to a wider use, including the qualitative aspects of accessibility that come from the relationship between people and the built environment. In this context, the UNESCO World Heritage Site of Mantua becomes a "laboratory" where verifying how these themes can be applied, according to a multi-scalar approach, to cultural heritage. The architect's task can no longer be only of following notes from legislative prescriptions, but acknowledging the question from several points of view, directly connected with the users’ needs. Therefore, starting from an in-dept study of the topic and inclusive design practices, from the dialogue with people with disability and from the knowledge of the issues found within the city, it has been possible to develop an inclusive design experience to enhance ‘Palazzo San Sebastiano’ museum for the community of Mantua. Thinking about a city and an architecture that is accessible to as many people as possible makes the needs expressed by the users an opportunity to all potential users: making heritage accessible is a goal, an expression of an inclusive and ethically advanced society that embraces the complexity of the social sphere and the multiplicity of human nature.
MARCONCINI, SEBASTIANO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-giu-2022
2020/2021
Nel contesto attuale, è difficile pensare ad architetture che non siano per le persone, tutelate e conservate in sé, come un'astrazione. Il presente si contraddistingue per una maggiore diffusione di una "cultura dell’inclusione": l’attenzione si è spostata sempre più dalla sola rimozione delle barriere architettoniche ad una fruizione ampliata, includendo gli aspetti qualitativi dell’accessibilità che derivano dalla relazione tra persone e ambiente costruito. In questo contesto, la città patrimonio UNESCO di Mantova diventa un “laboratorio” per verificare come questi temi possano essere applicati, secondo un approccio multiscalare, al patrimonio architettonico. Il compito dell’architetto, infatti, non può più essere solo quello di prendere atto delle norme, ma è quello di conoscere il problema da più punti di vista direttamente connessi con le esigenze dell'utenza. Pertanto, partendo dallo studio approfondito del tema e di esempi progettuali inclusivi, dal dialogo con le persone con disabilità e dal contatto diretto con le problematiche riscontrate all’interno della città, si giunge all’elaborazione di un progetto inclusivo volto all’ampliamento del Museo della Città di Palazzo San Sebastiano. Pensare ad una città e ad un’architettura fruibili al maggior numero di persone possibili fa sì che le esigenze espresse dall’utenza diventino un’occasione creativa capace di giovare a tutti i potenziali fruitori: rendere il patrimonio accessibile è un obiettivo, espressione di una società inclusiva ed eticamente avanzata che abbraccia la complessità della sfera sociale e la molteplicità della natura umana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/188954