The thesis deals with the theme of the regeneration of the architecture of the rural alpine territory of Montes and Bolentina. The reality of these territories, located in Val di Sole in the province of Trento, is defined by a condition of strong abandonment of both open spaces and individual buildings. They are places excluded from the productive mechanisms of the valley floor and from tourist economies; far from the main infrastructures, they seem destined to gazes unable to recognize their value as productive resources and spaces in which to live. The work, through the reading of what is abandoned, proposes a strategy of reuse of the entire rural system with the aim of reactivating not only the single architectures but also and above all the open spaces. The project experience, thanks also to local population and agronomic experts involvement, tries to better understand the complexity of the territory through a strategy and a pragmatic project approach rooted in the territory itself, that is able to deal with productive, economic, cultural and poetic issues. Within this scenario, the concept of productive resettlement as an instrument of adherence to environmental logic and care of the territory becomes central. The architectural project, finally, descends in scale by prefiguring the reuse of an abandoned rural building and proposing, therefore, a mode of regeneration in which the architecture of the single artifact becomes necessary for the reactivation of the architecture of the rural territory.

La tesi affronta il tema della rigenerazione dell’architettura del territorio rurale alpino di Montes e Bolentina. La realtà di questi territori, collocati nella Val di Sole in provincia di Trento, è definita da una condizione di forte abbandono tanto degli spazi aperti quanto dei singoli manufatti. Sono luoghi esclusi dai meccanismi produttivi del fondovalle e dalle economie turistiche; lontani dalle principali infrastrutture, essi sembrano destinati a sguardi incapaci di riconoscere il loro valore come risorse produttive e spazi in cui abitare. Il lavoro, attraverso la lettura di ciò che è abbandonato, propone una strategia di riuso dell’intero sistema rurale con l’obiettivo di riattivare non soltanto le singole architetture ma anche e soprattutto gli spazi aperti. L’esperienza progettuale, grazie anche al confronto con la popolazione locale e con esperti agronomi, tenta di comprendere al meglio la complessità del territorio attraverso una strategia e un approccio progettuale pragmatico e radicato nei luoghi che sia in grado di affrontare questioni produttive, economiche, culturali, poetiche. All’interno di questo scenario, il concetto di reinsediamento produttivo come strumento di adesione alle logiche ambientali e di cura del territorio diventa pertanto centrale. Il progetto di architettura, infine, scende di scala prefigurando il riuso di una costruzione rurale abbandonata e proponendo, dunque, una modalità di rigenerazione in cui l’architettura del singolo manufatto diventa necessaria per la riattivazione dell’architettura del territorio rurale. Nella consapevolezza dei profondi mutamenti culturali, sociali ed economici in corso, la tesi tenta di proporre uno sguardo operativo che valorizzi le risorse delle architetture dei territori alpini promuovendo una riscoperta della montagna come luogo produttivo e spazio di vita, in cui la disciplina architettonica può giocare un ruolo decisivo e prezioso.

Montagna ritrovata. Strategie e progetti di architettura per la rigenerazione rurale del territorio alpino di Montes e Bolentina

Montieri, Giulia;Ussia, Fabiola
2021/2022

Abstract

The thesis deals with the theme of the regeneration of the architecture of the rural alpine territory of Montes and Bolentina. The reality of these territories, located in Val di Sole in the province of Trento, is defined by a condition of strong abandonment of both open spaces and individual buildings. They are places excluded from the productive mechanisms of the valley floor and from tourist economies; far from the main infrastructures, they seem destined to gazes unable to recognize their value as productive resources and spaces in which to live. The work, through the reading of what is abandoned, proposes a strategy of reuse of the entire rural system with the aim of reactivating not only the single architectures but also and above all the open spaces. The project experience, thanks also to local population and agronomic experts involvement, tries to better understand the complexity of the territory through a strategy and a pragmatic project approach rooted in the territory itself, that is able to deal with productive, economic, cultural and poetic issues. Within this scenario, the concept of productive resettlement as an instrument of adherence to environmental logic and care of the territory becomes central. The architectural project, finally, descends in scale by prefiguring the reuse of an abandoned rural building and proposing, therefore, a mode of regeneration in which the architecture of the single artifact becomes necessary for the reactivation of the architecture of the rural territory.
SANTUS, KEVIN
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-giu-2022
2021/2022
La tesi affronta il tema della rigenerazione dell’architettura del territorio rurale alpino di Montes e Bolentina. La realtà di questi territori, collocati nella Val di Sole in provincia di Trento, è definita da una condizione di forte abbandono tanto degli spazi aperti quanto dei singoli manufatti. Sono luoghi esclusi dai meccanismi produttivi del fondovalle e dalle economie turistiche; lontani dalle principali infrastrutture, essi sembrano destinati a sguardi incapaci di riconoscere il loro valore come risorse produttive e spazi in cui abitare. Il lavoro, attraverso la lettura di ciò che è abbandonato, propone una strategia di riuso dell’intero sistema rurale con l’obiettivo di riattivare non soltanto le singole architetture ma anche e soprattutto gli spazi aperti. L’esperienza progettuale, grazie anche al confronto con la popolazione locale e con esperti agronomi, tenta di comprendere al meglio la complessità del territorio attraverso una strategia e un approccio progettuale pragmatico e radicato nei luoghi che sia in grado di affrontare questioni produttive, economiche, culturali, poetiche. All’interno di questo scenario, il concetto di reinsediamento produttivo come strumento di adesione alle logiche ambientali e di cura del territorio diventa pertanto centrale. Il progetto di architettura, infine, scende di scala prefigurando il riuso di una costruzione rurale abbandonata e proponendo, dunque, una modalità di rigenerazione in cui l’architettura del singolo manufatto diventa necessaria per la riattivazione dell’architettura del territorio rurale. Nella consapevolezza dei profondi mutamenti culturali, sociali ed economici in corso, la tesi tenta di proporre uno sguardo operativo che valorizzi le risorse delle architetture dei territori alpini promuovendo una riscoperta della montagna come luogo produttivo e spazio di vita, in cui la disciplina architettonica può giocare un ruolo decisivo e prezioso.
File allegati
File Dimensione Formato  
2022_06_Montieri_Ussia_02.pdf

non accessibile

Dimensione 192.5 MB
Formato Adobe PDF
192.5 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2022_06_Montieri_Ussia_01.pdf

non accessibile

Dimensione 28.61 MB
Formato Adobe PDF
28.61 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/189011