Il progetto di α-Cha Sailing System nasce a seguito della personale esperienza decennale del progettista in qualità di istruttore e formatore in una delle più importanti scuole di vela commerciali italiane. Egli nel corso del tempo ha potuto svolgere un’attenta analisi dei comportamenti di allievi ed istruttori durante l’attività in acqua, prendendo unitamente coscienza delle sempre nuove esigenze di una scuola di vela. Da ciò ne è maturata la progressiva consapevolezza della necessità dello sviluppo di un nuovo approccio alla materia. Questo deve evolversi mediante un’integrazione dialettica tra le esigenze più commerciali del mercato ed un design funzionale all’insegnamento dello sport velico. Infatti l’analisi di mercato mette in evidenza la carenza di barche in grado di rispondere alla domanda specifica delle scuole e degli allievi, soprattutto nel momento in cui la scuola, strutturata su vari livelli tecnici e con diverse tipologie di allievi, necessita di supporti in grado di essere impiegati su tutti i corsi (ragazzi ed adulti, principianti e più esperti). Per questo motivo, il progettista ha rivolto lo sforzo progettuale alla definizione di una deriva in grado di adeguarsi ai diversi contesti e momenti d’uso. La filosofia di α-Cha è: “quattro barche con uno scafo”. Infatti a partire da un unico scafo, è possibile configurare la barca in quattro diverse varianti, combinando i 2 alberi a disposizione con 4 giochi velici (2 gennaker, 2 fiocchi e 4 rande). Inoltre, quest’imbarcazione si propone di agevolare l’apprendimento dell’allievo contestualmente al lavoro dell’insegnante, con un’attenzione alla sicurezza ed all’efficienza dell’attività didattica. In questo modo si genera una forte innovazione dal punto di vista culturale. Il progetto individua una potenzialità non ancora sfruttata in un settore, rispondendo con un sistema prodotto che genera nuovi scenari funzionali, ambientali e commerciali. L’innovazione è stata ricercata attraverso la modifica dell’approccio del designer; infatti tradizionalmente lo yacht-designer muove la progettazione a partire dal punto di vista delle prestazioni in acqua, verificando in seguito la coerenza con lo scenario d’impiego. Mentre qui il percorso è inverso: il progettista parte dall’analisi di una situazione, individua un’opportunità per il design e muove la progettazione dall’utente, delineando successivamente le caratteristiche morfologiche del prodotto. L’innovazione è stata ricercata attraverso la modifica dell’approccio del designer; infatti tradizionalmente lo yacht-designer imposta il lavoro di progettazione dando priorità alle prestazioni in acqua, a cui è subordinata la funzionalità e l’ergonomia del prodotto. Mentre in questo caso si vuole invertire il processo creativo: il progettista parte dall’analisi di una situazione, individua un’opportunità per il design e muove la progettazione dall’utente, delineando successivamente le caratteristiche morfologiche del prodotto. Il fine ultimo di questa inversione di approccio è di rispondere a delle specifiche necessità di un bacino di utenza che ad oggi non trova una risposta nel mercato.

CSS α-cha sailing system. Realizzazione di una deriva a vela dedicata all’attività didattica nelle scuole di vela

ORLANDINI, LORENZO
2009/2010

Abstract

Il progetto di α-Cha Sailing System nasce a seguito della personale esperienza decennale del progettista in qualità di istruttore e formatore in una delle più importanti scuole di vela commerciali italiane. Egli nel corso del tempo ha potuto svolgere un’attenta analisi dei comportamenti di allievi ed istruttori durante l’attività in acqua, prendendo unitamente coscienza delle sempre nuove esigenze di una scuola di vela. Da ciò ne è maturata la progressiva consapevolezza della necessità dello sviluppo di un nuovo approccio alla materia. Questo deve evolversi mediante un’integrazione dialettica tra le esigenze più commerciali del mercato ed un design funzionale all’insegnamento dello sport velico. Infatti l’analisi di mercato mette in evidenza la carenza di barche in grado di rispondere alla domanda specifica delle scuole e degli allievi, soprattutto nel momento in cui la scuola, strutturata su vari livelli tecnici e con diverse tipologie di allievi, necessita di supporti in grado di essere impiegati su tutti i corsi (ragazzi ed adulti, principianti e più esperti). Per questo motivo, il progettista ha rivolto lo sforzo progettuale alla definizione di una deriva in grado di adeguarsi ai diversi contesti e momenti d’uso. La filosofia di α-Cha è: “quattro barche con uno scafo”. Infatti a partire da un unico scafo, è possibile configurare la barca in quattro diverse varianti, combinando i 2 alberi a disposizione con 4 giochi velici (2 gennaker, 2 fiocchi e 4 rande). Inoltre, quest’imbarcazione si propone di agevolare l’apprendimento dell’allievo contestualmente al lavoro dell’insegnante, con un’attenzione alla sicurezza ed all’efficienza dell’attività didattica. In questo modo si genera una forte innovazione dal punto di vista culturale. Il progetto individua una potenzialità non ancora sfruttata in un settore, rispondendo con un sistema prodotto che genera nuovi scenari funzionali, ambientali e commerciali. L’innovazione è stata ricercata attraverso la modifica dell’approccio del designer; infatti tradizionalmente lo yacht-designer muove la progettazione a partire dal punto di vista delle prestazioni in acqua, verificando in seguito la coerenza con lo scenario d’impiego. Mentre qui il percorso è inverso: il progettista parte dall’analisi di una situazione, individua un’opportunità per il design e muove la progettazione dall’utente, delineando successivamente le caratteristiche morfologiche del prodotto. L’innovazione è stata ricercata attraverso la modifica dell’approccio del designer; infatti tradizionalmente lo yacht-designer imposta il lavoro di progettazione dando priorità alle prestazioni in acqua, a cui è subordinata la funzionalità e l’ergonomia del prodotto. Mentre in questo caso si vuole invertire il processo creativo: il progettista parte dall’analisi di una situazione, individua un’opportunità per il design e muove la progettazione dall’utente, delineando successivamente le caratteristiche morfologiche del prodotto. Il fine ultimo di questa inversione di approccio è di rispondere a delle specifiche necessità di un bacino di utenza che ad oggi non trova una risposta nel mercato.
RATTI, ANDREA
ARC III - Facolta' del Design
31-mar-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/18921