Zinc phosphating is a conversion coating treatment that is commonly applied to ferrous and non-ferrous materials with the goal of increasing their corrosion resistance or as a primer for painting applications. Phosphating has however a large environmental impact, mainly caused by the waste products which are generated during the conversion process. In recent years, electrolytic phosphating has been studied as an alternative to the traditional process, mainly due to its higher environmental compatibility and higher deposition rates. The aim of this work is the study of the introduction of nickel in the deposition bath, evaluating any changes in the morphology of the coatings as well as their corrosion resistance. Among the available techniques for surface characterization, scanning electron microscopy (SEM) and energy dispersive X-ray spectroscopy (EDS) have been selected to evaluate the morphology of the deposits and their composition respectively. Corrosion resistance was instead evaluated by several electrochemical techniques, such as open circuit potential (OCP), linear polarization resistance (LPR) and Tafel polarization

La fosfatazione allo zinco è un rivestimento di conversione che viene spesso utilizzato per il trattamento di materiali ferrosi e non ferrosi, con lo scopo di proteggerli dalla corrosione oppure come primer per la verniciatura. Il processo di fosfatazione ha tuttavia un grosso impatto ambientale, principalmente causato dai prodotti di scarto che vengono generati durante la conversione. Negli ultimi anni è stato studiato il processo di fosfatazione elettrolitica, come alternativa a quello tradizionale che promette vantaggi sia in termini di impatto ambientale che in velocità di deposizione. L’obiettivo di questa attività di ricerca è lo studio dell’effetto dell’introduzione di nickel nel bagno di deposizione, valutando i cambiamenti nella morfologia del deposito e sulla sua resistenza a corrosione. Tra le tecniche di caratterizzazione superficiale sono state scelte la microscopia a scansione elettronica (SEM) e spettroscopia a raggi X in dispersione di energia (EDS) per valutare rispettivamente la topologia superficiale e la composizione dei rivestimenti. La resistenza a corrosione invece è stata valutata mediante diverse tecniche elettrochimiche, come la misura del potenziale di circuito aperto (OCP), la misura della resistenza di polarizzazione lineare (LPR) e la polarizzazione di Tafel

Electrolytic phosphate coatings for corrosion protection

Rajendran, Yokesh
2021/2022

Abstract

Zinc phosphating is a conversion coating treatment that is commonly applied to ferrous and non-ferrous materials with the goal of increasing their corrosion resistance or as a primer for painting applications. Phosphating has however a large environmental impact, mainly caused by the waste products which are generated during the conversion process. In recent years, electrolytic phosphating has been studied as an alternative to the traditional process, mainly due to its higher environmental compatibility and higher deposition rates. The aim of this work is the study of the introduction of nickel in the deposition bath, evaluating any changes in the morphology of the coatings as well as their corrosion resistance. Among the available techniques for surface characterization, scanning electron microscopy (SEM) and energy dispersive X-ray spectroscopy (EDS) have been selected to evaluate the morphology of the deposits and their composition respectively. Corrosion resistance was instead evaluated by several electrochemical techniques, such as open circuit potential (OCP), linear polarization resistance (LPR) and Tafel polarization
LISSANDRELLO, FEDERICO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
22-lug-2022
2021/2022
La fosfatazione allo zinco è un rivestimento di conversione che viene spesso utilizzato per il trattamento di materiali ferrosi e non ferrosi, con lo scopo di proteggerli dalla corrosione oppure come primer per la verniciatura. Il processo di fosfatazione ha tuttavia un grosso impatto ambientale, principalmente causato dai prodotti di scarto che vengono generati durante la conversione. Negli ultimi anni è stato studiato il processo di fosfatazione elettrolitica, come alternativa a quello tradizionale che promette vantaggi sia in termini di impatto ambientale che in velocità di deposizione. L’obiettivo di questa attività di ricerca è lo studio dell’effetto dell’introduzione di nickel nel bagno di deposizione, valutando i cambiamenti nella morfologia del deposito e sulla sua resistenza a corrosione. Tra le tecniche di caratterizzazione superficiale sono state scelte la microscopia a scansione elettronica (SEM) e spettroscopia a raggi X in dispersione di energia (EDS) per valutare rispettivamente la topologia superficiale e la composizione dei rivestimenti. La resistenza a corrosione invece è stata valutata mediante diverse tecniche elettrochimiche, come la misura del potenziale di circuito aperto (OCP), la misura della resistenza di polarizzazione lineare (LPR) e la polarizzazione di Tafel
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