Architectural reuse has been the topic of an extremely wide debate over the last decades. Also at the international level, the issue became more and more central as outside Europe the awareness of the cultural and identity values of urban artifacts arose. A huge mass of experiences and studies has therefore been produced searching for methods and decision criteria. Perspectives surely changed: nowadays reflections are framed into the vision of Circular Economy and a more mature understanding of sustainability. Decision-making became then more complex because the problem is no longer the comparison between the net actual value of the investment in the reuse operation and that of the new construction in the area. Now the decision has to take into account also social, cultural, and environmental issues in the long run. Therefore, new issues are introduced in the discussion about conservation and reuse, which has seen also a large and undeserved fortune of the theme as the object of research by design often devoid of any epistemological foundation. My thesis is that all the choices in conservation and reuse processes can be seen from a different perspective, after the step from “adaptation” to “conservation of the coevolutionary potential”.

Il riuso architettonico è stato oggetto di un dibattito estremamente ampio negli ultimi decenni. Anche a livello internazionale, la questione è diventata sempre più centrale in quanto fuori dall'Europa è sorta la consapevolezza dei valori culturali e identitari dei manufatti urbani. Si è quindi prodotta una mole enorme di esperienze e di studi alla ricerca di metodi e criteri decisionali. Le prospettive sono sicuramente cambiate: oggi le riflessioni sono inquadrate nella visione di Economia circolare e una comprensione più matura della sostenibilità. Il processo decisionale è diventato poi più complesso perché il problema non è più il confronto tra il valore netto effettivo dell'investimento nell'operazione di riuso e quello della nuova costruzione nell'area. Ora la decisione deve tenere in considerazione anche le questioni sociali, culturali e ambientali nel lungo periodo. Si introducono, quindi, nuovi temi nella discussione sulla conservazione e il riuso, che ha visto anche una grande e immeritata fortuna del tema oggetto di ricerca progettuale spesso priva di qualsiasi fondamento epistemologico. La mia tesi è che tutte le scelte nei processi di conservazione e riutilizzo possono essere viste da una prospettiva diversa, dopo il passaggio dall'“adattamento” alla “conservazione del potenziale coevolutivo”.

Adaptation of historical buildings : a coevolutionary approach applied to an historical palace in Vimercate

SONG, YI
2021/2022

Abstract

Architectural reuse has been the topic of an extremely wide debate over the last decades. Also at the international level, the issue became more and more central as outside Europe the awareness of the cultural and identity values of urban artifacts arose. A huge mass of experiences and studies has therefore been produced searching for methods and decision criteria. Perspectives surely changed: nowadays reflections are framed into the vision of Circular Economy and a more mature understanding of sustainability. Decision-making became then more complex because the problem is no longer the comparison between the net actual value of the investment in the reuse operation and that of the new construction in the area. Now the decision has to take into account also social, cultural, and environmental issues in the long run. Therefore, new issues are introduced in the discussion about conservation and reuse, which has seen also a large and undeserved fortune of the theme as the object of research by design often devoid of any epistemological foundation. My thesis is that all the choices in conservation and reuse processes can be seen from a different perspective, after the step from “adaptation” to “conservation of the coevolutionary potential”.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2022
2021/2022
Il riuso architettonico è stato oggetto di un dibattito estremamente ampio negli ultimi decenni. Anche a livello internazionale, la questione è diventata sempre più centrale in quanto fuori dall'Europa è sorta la consapevolezza dei valori culturali e identitari dei manufatti urbani. Si è quindi prodotta una mole enorme di esperienze e di studi alla ricerca di metodi e criteri decisionali. Le prospettive sono sicuramente cambiate: oggi le riflessioni sono inquadrate nella visione di Economia circolare e una comprensione più matura della sostenibilità. Il processo decisionale è diventato poi più complesso perché il problema non è più il confronto tra il valore netto effettivo dell'investimento nell'operazione di riuso e quello della nuova costruzione nell'area. Ora la decisione deve tenere in considerazione anche le questioni sociali, culturali e ambientali nel lungo periodo. Si introducono, quindi, nuovi temi nella discussione sulla conservazione e il riuso, che ha visto anche una grande e immeritata fortuna del tema oggetto di ricerca progettuale spesso priva di qualsiasi fondamento epistemologico. La mia tesi è che tutte le scelte nei processi di conservazione e riutilizzo possono essere viste da una prospettiva diversa, dopo il passaggio dall'“adattamento” alla “conservazione del potenziale coevolutivo”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/189564