Istanbul is a fascinating city situated in a geographically unique region where Asia and Europe meet. The destruction of historical industrial buildings in Istanbul as a result of ignorance and misguided preservation efforts poses a significant threat today. These areas, which were considered outside the city at the time they were constructed, remained a part of Istanbul as the city grew and immigration occurred. Consequently, these industrial buildings that provided active production during the industrialization period lost their functions as the conditions of the time changed and developed, became vacant spaces in the city center, and gradually faded from the city's memory. A remarkable example in this context is the Yedikule Gasworks, the first gasworks established for social lighting purposes in Istanbul. The Yedikule Gasworks, located on the Historical Peninsula, the first settlement area of Istanbul which contains very important historical and cultural monuments today, was inaugurated in 1880, has been inoperable since 1993, and has gradually fallen into disrepair. The current situation of this factory, which once made people's lives easier and facilitated social interaction by lighting the streets and houses, is indicative of a careless attitude that disregards industrial heritage values. Therefore, the purpose of this study is to develop a solution for the re-functioning purpose of Yedikule Gasworks. Historical buildings and their re-functioning processes are among the main themes of architectural and social interest. Cultural and social transformations have also altered the perception of art, resulting in modifications to the layouts and designs of spaces intended to host artistic events. Art has evolved into a process in which people are no longer merely observers, but also participants. A similar concept was experienced in Yedikule Gasworks before the factory was closed. The gasworks, which hosted the art festival in 1992, evolved into a collaborative space where many artists work and exhibit their own creations, while factory workers continued to produce gas in the same location. The necessity of the region for art and the suitability of the area for such a purpose have been emphasized since then, and Yedikule Gasworks still has an advantageous position to contribute to the Istanbul art scene today. Surrounded by the historical city walls and being close to the Marmara Sea, the area has a unique identity. The fact that the area is located on a higher elevation than the street and sea level makes the two main factory buildings, of which only the walls remain, and the gasometer structure stand out quite dramatically. In contrast to its only physical presence, the analogy is an effective design method for making the ignored industrial heritage visible and understandable in every context. This analogy is based on the pre-existing production process of the gasworks, in which factory buildings are continuously connected at different levels, machines operate continuously, and finally, cleaned gas is sent to the gasometer, which activates the structure vertically to illuminate the city. After years of abandonment of the Yedikule Gasworks, the ideas of immobility and stability in the current state of the area come to the fore. In this thesis project, flexible spaces that allow for change have been designed to create a contrast with this situation of the building. In the same manner, as the continuous operation of the factory buildings in the gasworks, the new spaces framed by the old factory buildings extend from the shell of the buildings with the architectural components to continue to create new spaces in open areas as well. At the same time, the structure of the gasometer, which is in a continuous vertical motion, provides a variable and adaptable exhibition environment with vertically mobile platforms based on this operating feature. This constant mobility transforms the area into a vibrant place that is active day and night. To reflect the old identity of the Yedikule Gasworks, which was providing a dynamic atmosphere at the time by producing energy, was named the creative yard in the thesis project. Industrial buildings, which were very important for the dynamics of the city in the past, form the shell of the new project where art production will be made, and in this sense, this project “The Creative Yard” is a representation of the importance of the coexistence of the past and the future. The object is to create a dynamic and continuous art yard where artists and the public can exchange ideas, work collaboratively and exhibit the artworks. Thus, the relationship between society and art is strengthened, and the Yedikule Gasworks continues to illuminate people in a variety of contexts.

Istanbul è una città affascinante situata in una regione geograficamente unica dove l'Asia e l'Europa si incontrano. La distruzione di edifici industriali storici a Istanbul a causa dell'ignoranza e degli sforzi di conservazione sbagliati rappresenta oggi una minaccia significativa. Queste aree, che erano considerate fuori città al momento della loro costruzione, rimasero una parte di Istanbul man mano che la città cresceva e si verificava l'immigrazione. Di conseguenza, questi edifici industriali che fornivano una produzione attiva durante il periodo di industrializzazione persero le loro funzioni con il mutare e lo sviluppo delle condizioni del tempo, divennero spazi vuoti nel centro cittadino e gradualmente scomparvero dalla memoria della città. Un esempio notevole in questo contesto è la Yedikule Gasometro Complesso, la prima fabbrica del gas istituita per scopi di illuminazione sociale a Istanbul. Lo Yedikule Gasometro Complesso, situato nella penisola storica, la prima area di insediamento di Istanbul che contiene oggi monumenti storici e culturali molto importanti, è stato inaugurato nel 1880, è inutilizzabile dal 1993 e gradualmente è caduto in rovina. La situazione attuale di questa fabbrica, che un tempo rendeva la vita delle persone più facile e facilitava l'interazione sociale illuminando le strade e le case, è indicativa di un atteggiamento negligente che disdegna i valori del patrimonio industriale. Pertanto, lo scopo di questo studio è quello di sviluppare una soluzione per lo scopo di ri-funzionamento di Yedikule Gasometro Complesso. Gli edifici storici ei loro processi di rifunzionalizzazione sono tra i principali temi di interesse architettonico e sociale. Le trasformazioni culturali e sociali hanno alterato anche la percezione dell'arte, modificando gli allestimenti e le progettazioni degli spazi destinati ad ospitare eventi artistici. L'arte si è evoluta in un processo in cui le persone non sono più solo osservatori, ma anche partecipanti. Un concetto simile è stato sperimentato in Yedikule Gasometro Complesso prima della chiusura della fabbrica. L'officina del gas, che ha ospitato il festival dell'arte nel 1992, si è evoluta in uno spazio collaborativo in cui molti artisti lavorano ed espongono le proprie creazioni, mentre gli operai della fabbrica hanno continuato a produrre gas nello stesso luogo. Da allora è stata sottolineata la necessità della regione per l'arte e l'idoneità dell'area a tale scopo e Yedikule Gasometro Complesso ha ancora oggi una posizione vantaggiosa per contribuire alla scena artistica di Istanbul. Circondata dalle mura storiche della città e vicina al Mar di Marmara, la zona ha un'identità unica. Il fatto che l'area si trovi ad un'elevazione più elevata rispetto alla strada e al livello del mare fa risaltare in modo abbastanza drammatico i due edifici principali della fabbrica, di cui rimangono solo le mura, e la struttura del gasometro. In contrasto con la sua unica presenza fisica, l'analogia è una tecnica progettuale efficace per rendere visibile e comprensibile in ogni contesto il patrimonio industriale ignorato. Questa analogia si basa sul processo produttivo preesistente dell'officina del gas, in cui gli edifici industriali sono continuamente collegati a diversi livelli, le macchine funzionano continuamente e, infine, il gas depurato viene inviato al gasometro, che attiva la struttura in verticale per illuminare la città. Dopo anni di abbandono dello Yedikule Gasometro Complesso, vengono alla ribalta le idee di immobilità e stabilità nello stato attuale dell'area. In questo progetto di tesi, sono stati progettati spazi flessibili che consentono il cambiamento per creare un contrasto con questa situazione dell'edificio. Allo stesso modo, come il funzionamento continuo degli edifici industriali nell'officina del gas, i nuovi spazi incorniciati dai vecchi edifici industriali si estendono dall'involucro degli edifici con le componenti architettoniche per continuare a creare nuovi spazi anche in aree aperte. Allo stesso tempo, la struttura del gasometro, che è in continuo movimento verticale, fornisce un ambiente espositivo variabile e adattabile con piattaforme mobili verticalmente basate su questa caratteristica operativa. Questa mobilità costante trasforma l'area in un luogo vivace, attivo giorno e notte. Per riflettere la vecchia identità dello Yedikule Gasometro Complesso, che all'epoca forniva un'atmosfera dinamica producendo energia, nel progetto di tesi è stato nominato il cantiere creativo. Gli edifici industriali, molto importanti per le dinamiche della città in passato, costituiscono l'involucro del nuovo progetto in cui verrà realizzata la produzione artistica e, in questo senso, questo progetto "The Creative Yard" è una rappresentazione dell'importanza della convivenza tra passato e futuro. L'obiettivo è creare un cantiere d'arte dinamico e continuo in cui artisti e pubblico possano scambiarsi idee, lavorare in modo collaborativo ed esporre le opere d'arte. Pertanto, il rapporto tra società e arte si rafforza e lo Yedikule Gasometro Complesso continua a illuminare le persone in una varietà di contesti.

The Creative Yard : a dynamic art institute project

VURAL, TUANA
2021/2022

Abstract

Istanbul is a fascinating city situated in a geographically unique region where Asia and Europe meet. The destruction of historical industrial buildings in Istanbul as a result of ignorance and misguided preservation efforts poses a significant threat today. These areas, which were considered outside the city at the time they were constructed, remained a part of Istanbul as the city grew and immigration occurred. Consequently, these industrial buildings that provided active production during the industrialization period lost their functions as the conditions of the time changed and developed, became vacant spaces in the city center, and gradually faded from the city's memory. A remarkable example in this context is the Yedikule Gasworks, the first gasworks established for social lighting purposes in Istanbul. The Yedikule Gasworks, located on the Historical Peninsula, the first settlement area of Istanbul which contains very important historical and cultural monuments today, was inaugurated in 1880, has been inoperable since 1993, and has gradually fallen into disrepair. The current situation of this factory, which once made people's lives easier and facilitated social interaction by lighting the streets and houses, is indicative of a careless attitude that disregards industrial heritage values. Therefore, the purpose of this study is to develop a solution for the re-functioning purpose of Yedikule Gasworks. Historical buildings and their re-functioning processes are among the main themes of architectural and social interest. Cultural and social transformations have also altered the perception of art, resulting in modifications to the layouts and designs of spaces intended to host artistic events. Art has evolved into a process in which people are no longer merely observers, but also participants. A similar concept was experienced in Yedikule Gasworks before the factory was closed. The gasworks, which hosted the art festival in 1992, evolved into a collaborative space where many artists work and exhibit their own creations, while factory workers continued to produce gas in the same location. The necessity of the region for art and the suitability of the area for such a purpose have been emphasized since then, and Yedikule Gasworks still has an advantageous position to contribute to the Istanbul art scene today. Surrounded by the historical city walls and being close to the Marmara Sea, the area has a unique identity. The fact that the area is located on a higher elevation than the street and sea level makes the two main factory buildings, of which only the walls remain, and the gasometer structure stand out quite dramatically. In contrast to its only physical presence, the analogy is an effective design method for making the ignored industrial heritage visible and understandable in every context. This analogy is based on the pre-existing production process of the gasworks, in which factory buildings are continuously connected at different levels, machines operate continuously, and finally, cleaned gas is sent to the gasometer, which activates the structure vertically to illuminate the city. After years of abandonment of the Yedikule Gasworks, the ideas of immobility and stability in the current state of the area come to the fore. In this thesis project, flexible spaces that allow for change have been designed to create a contrast with this situation of the building. In the same manner, as the continuous operation of the factory buildings in the gasworks, the new spaces framed by the old factory buildings extend from the shell of the buildings with the architectural components to continue to create new spaces in open areas as well. At the same time, the structure of the gasometer, which is in a continuous vertical motion, provides a variable and adaptable exhibition environment with vertically mobile platforms based on this operating feature. This constant mobility transforms the area into a vibrant place that is active day and night. To reflect the old identity of the Yedikule Gasworks, which was providing a dynamic atmosphere at the time by producing energy, was named the creative yard in the thesis project. Industrial buildings, which were very important for the dynamics of the city in the past, form the shell of the new project where art production will be made, and in this sense, this project “The Creative Yard” is a representation of the importance of the coexistence of the past and the future. The object is to create a dynamic and continuous art yard where artists and the public can exchange ideas, work collaboratively and exhibit the artworks. Thus, the relationship between society and art is strengthened, and the Yedikule Gasworks continues to illuminate people in a variety of contexts.
BORSOTTI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2022
2021/2022
Istanbul è una città affascinante situata in una regione geograficamente unica dove l'Asia e l'Europa si incontrano. La distruzione di edifici industriali storici a Istanbul a causa dell'ignoranza e degli sforzi di conservazione sbagliati rappresenta oggi una minaccia significativa. Queste aree, che erano considerate fuori città al momento della loro costruzione, rimasero una parte di Istanbul man mano che la città cresceva e si verificava l'immigrazione. Di conseguenza, questi edifici industriali che fornivano una produzione attiva durante il periodo di industrializzazione persero le loro funzioni con il mutare e lo sviluppo delle condizioni del tempo, divennero spazi vuoti nel centro cittadino e gradualmente scomparvero dalla memoria della città. Un esempio notevole in questo contesto è la Yedikule Gasometro Complesso, la prima fabbrica del gas istituita per scopi di illuminazione sociale a Istanbul. Lo Yedikule Gasometro Complesso, situato nella penisola storica, la prima area di insediamento di Istanbul che contiene oggi monumenti storici e culturali molto importanti, è stato inaugurato nel 1880, è inutilizzabile dal 1993 e gradualmente è caduto in rovina. La situazione attuale di questa fabbrica, che un tempo rendeva la vita delle persone più facile e facilitava l'interazione sociale illuminando le strade e le case, è indicativa di un atteggiamento negligente che disdegna i valori del patrimonio industriale. Pertanto, lo scopo di questo studio è quello di sviluppare una soluzione per lo scopo di ri-funzionamento di Yedikule Gasometro Complesso. Gli edifici storici ei loro processi di rifunzionalizzazione sono tra i principali temi di interesse architettonico e sociale. Le trasformazioni culturali e sociali hanno alterato anche la percezione dell'arte, modificando gli allestimenti e le progettazioni degli spazi destinati ad ospitare eventi artistici. L'arte si è evoluta in un processo in cui le persone non sono più solo osservatori, ma anche partecipanti. Un concetto simile è stato sperimentato in Yedikule Gasometro Complesso prima della chiusura della fabbrica. L'officina del gas, che ha ospitato il festival dell'arte nel 1992, si è evoluta in uno spazio collaborativo in cui molti artisti lavorano ed espongono le proprie creazioni, mentre gli operai della fabbrica hanno continuato a produrre gas nello stesso luogo. Da allora è stata sottolineata la necessità della regione per l'arte e l'idoneità dell'area a tale scopo e Yedikule Gasometro Complesso ha ancora oggi una posizione vantaggiosa per contribuire alla scena artistica di Istanbul. Circondata dalle mura storiche della città e vicina al Mar di Marmara, la zona ha un'identità unica. Il fatto che l'area si trovi ad un'elevazione più elevata rispetto alla strada e al livello del mare fa risaltare in modo abbastanza drammatico i due edifici principali della fabbrica, di cui rimangono solo le mura, e la struttura del gasometro. In contrasto con la sua unica presenza fisica, l'analogia è una tecnica progettuale efficace per rendere visibile e comprensibile in ogni contesto il patrimonio industriale ignorato. Questa analogia si basa sul processo produttivo preesistente dell'officina del gas, in cui gli edifici industriali sono continuamente collegati a diversi livelli, le macchine funzionano continuamente e, infine, il gas depurato viene inviato al gasometro, che attiva la struttura in verticale per illuminare la città. Dopo anni di abbandono dello Yedikule Gasometro Complesso, vengono alla ribalta le idee di immobilità e stabilità nello stato attuale dell'area. In questo progetto di tesi, sono stati progettati spazi flessibili che consentono il cambiamento per creare un contrasto con questa situazione dell'edificio. Allo stesso modo, come il funzionamento continuo degli edifici industriali nell'officina del gas, i nuovi spazi incorniciati dai vecchi edifici industriali si estendono dall'involucro degli edifici con le componenti architettoniche per continuare a creare nuovi spazi anche in aree aperte. Allo stesso tempo, la struttura del gasometro, che è in continuo movimento verticale, fornisce un ambiente espositivo variabile e adattabile con piattaforme mobili verticalmente basate su questa caratteristica operativa. Questa mobilità costante trasforma l'area in un luogo vivace, attivo giorno e notte. Per riflettere la vecchia identità dello Yedikule Gasometro Complesso, che all'epoca forniva un'atmosfera dinamica producendo energia, nel progetto di tesi è stato nominato il cantiere creativo. Gli edifici industriali, molto importanti per le dinamiche della città in passato, costituiscono l'involucro del nuovo progetto in cui verrà realizzata la produzione artistica e, in questo senso, questo progetto "The Creative Yard" è una rappresentazione dell'importanza della convivenza tra passato e futuro. L'obiettivo è creare un cantiere d'arte dinamico e continuo in cui artisti e pubblico possano scambiarsi idee, lavorare in modo collaborativo ed esporre le opere d'arte. Pertanto, il rapporto tra società e arte si rafforza e lo Yedikule Gasometro Complesso continua a illuminare le persone in una varietà di contesti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/189608