Museum of Duality. A new dialogue with the city through the ruins of Boukoleon Palace

Istanbul, the largest city in Turkey inhabited by almost 15 million people is a unique land that hosted many civilizations in its thousands of years of history and reveal traces in its rich urban fabric from different periods. It is a city of co-existence and dualities. A city connecting two continents and also a great case of palimpsest consist of many layers. Byzantine Empire and Ottoman Empire have indelibly left traces in the urban fabric, which still define the characteristics of the contemporary Istanbul. The historical peninsula, one of the oldest settlements in the city comprises many structures, streets, details, and memories from these critical periods. Sultanahmet, the region where the project site is located can be considered as a very significant area in this sense that can be treated as an open-air museum. The new project is located at the site of Boukoleon Palace, a former Byzantine palace that was built in the 5th century by II. Theodosius. The palace severely damaged over the years, especially by the construction of the railway in the 1950’s. The eastern part particularly the facade is partially standing today whereas the western areas are mostly lost. Due to the construction of Kennedy Street in year 1958, a busy road along the coast, Boukoleon has also lost its historical relationship with the sea. At the point we have reached today, this important cultural heritage is in a state of neglect. This situation of the area causes this very valuable region not to be on the important tourist itinerary of the historical peninsula. The project started with the analysis of the historical documents of the palace, which later guided the decisions relating the new museum. The axes, proportions, and the strong rhythm read in the analysis of the old facade are reinterpreted and emphasized in the new design. The plan of the ancient palace and the current state of the site immersed in the dense urban fabric of the peninsula were used to design the new building and the outdoor spaces. Another crucial element present at the site is the abandoned railway that was built partially above the ruins of Boukoleon Palace. Inspired by the palimpsest identity of Istanbul, the two critical elements in the site: ruins and the railroad were designed to exist and function together as a compliment to the city of layers. The project aims to respect the interventions carried out in every period of site’s history. Although some interventions partially caused the loss of some layers and historical reading, every step taken in the past and every layer engraved in the memory of the city comes to life in the new project. The railway has now been transformed into a public park that leads people to the area which crosses from the museum and also creates a new pedestrian urban route in the historical peninsula. The thesis explores the situation of coexistence in a very complex urban area. It examines a way in which the traces of different times can stand together, and how these traces can carry the reference from the past to the present. The new project is an attempt to design a respectful area between the Kennedy Street and the ruins. The aim is to recreate a complex and unique unity in a new form by adapting it to the needs of today and to regain the image of the forma urbis. It is the pursuit to protect such a value after a coastal palace, which is one of the important structures reflecting the Byzantine period, was left almost in a state of collapse. The goal is to use this state of duality of the site and also the city to confront the area as it exists today, redesign it in the light of the past, and transform it into a city museum that will tell the unique history of Istanbul. Because it is never possible to define Istanbul with only one feature, it is historical and modern, tiring and breathtaking, Byzantine and Ottoman at the same time and this duality makes it rare and beautiful. The research is driven by the aim of underlining and encouraging the existence of contemporary architecture in the historical peninsula that respects the past and seeks a dialogue with it. This dialogue can be considered as a step toward the city to establish a better relationship with its rich history and neglected values.

Istanbul, la città più grande della Turchia, abitata da circa 15 milioni di persone, è una terra unica che ha ospitato molte civiltà nei suoi millenni di storia e che, nel suo ricco tessuto urbano, rivela tracce di epoche diverse. È una città di coesistenza e dualità. Una città che collega due continenti, caratterizzata da un ricco palinsesto. Impero bizantino e impero ottomano hanno indelebilmente lasciato significative tracce nel tessuto urbano, fino a caratterizzare la Istanbul contemporanea. Ne è un esempio la penisola storica, uno degli insediamenti più antichi della città, che ospita diverse architetture, strade e tracce di questi periodi. Questo è un aspetto caratteristico di Sultanahmet, regione in cui si trova il sito di progetto, che può essere considerata un museo a cielo aperto. L’intervento riguarda il Palazzo Boukoleon, antico palazzo bizantino costruito nel V secolo da Teodosio II, gravemente danneggiato nel corso degli anni, soprattutto dalla costruzione della ferrovia negli anni '50. In particolare, la porzione orientale della facciata è oggi parzialmente in piedi, mentre l’area occidentale è, per lo più, andata perduta. A causa della costruzione della Kennedy street, strada ad alta percorrenza, lungo la costa, avvenuta nel 1958, il Palazzo Boukoleon ha perso il suo storico rapporto col mare. Oggi questo importante patrimonio culturale è in stato di abbandono. Ciò fa sì che questa regione non faccia parte dell’importante itinerario turistico della penisola storica. Nel progetto si è partiti dall’analisi dei documenti storici del Palazzo, che hanno guidato, poi, le scelte relative al nuovo museo. Gli assi, le proporzioni e il ritmo, letti nell’analisi dell’antico prospetto, sono reinterpretati ed enfatizzati nel progetto del nuovo. La pianta dell’antico Palazzo, così come lo stato attuale del sito, immerso nel denso tessuto urbano della penisola, collaborano nella progettazione del nuovo edificio e degli spazi esterni. Altro elemento caratteristico del sito è la linea ferroviaria, oggi in disuso, costruita, in parte, al di sopra delle rovine del Palazzo. Mossi dall’intento di rimanere in linea con l’identitaria compresenza di differenti livelli storici nel palinsesto della città di Istanbul, le rovine e la ferrovia prendono parte al progetto per coesistere e convivere. Il progetto, infatti, mira a rispettare e integrare gli interventi realizzati in ogni periodo della storia del sito. Nonostante alcuni interventi abbiano, in parte, causato la perdita della stessa stratigrafia e della lettura storica, ogni passo compiuto nel passato e ogni strato inciso nella memoria della città prendono vita nel progetto. La ferrovia è stata ora trasformata in un parco pubblico che conduce nell'area che attraversa il museo e crea anche un nuovo percorso urbano pedonale nella penisola storica. La tesi esplora il tema della convivenza e compresenza, vista all’interno di un'area urbana molto complessa. Esamina il modo in cui le tracce di epoche diverse possano stare insieme e come queste tracce possano ricollegare e mettere in relazione passato e presente. Il progetto vuole ricreare, nel sito, una unità complessa ed unica, resa attraverso il nuovo, che risponda alle esigenze contemporanee e che restituisca l’immagine della forma urbis. Lo si ricerca in questo Palazzo, una delle strutture più importanti dell’epoca bizantina, oggi in stato di abbandono. Proprio a partire dallo stato di dualità tipico del sito e della città, l’obiettivo è quello di leggere l’area per come si presenta oggi, ridisegnarla sulle tracce del suo passato e renderla un museo cittadino che racconti la storia della città di Istanbul. Non è possibile definire Istanbul in modo univoco: è storica e moderna, stancante e mozzafiato, bizantina e ottomana, ed è proprio questa dualità a renderla così rara e bella. La ricerca è mossa dallo scopo di sottolineare la necessità di proporre, nella penisola storica, un’architettura contemporanea che rispetti e tuteli l’antico, che ricerchi, con esso, un dialogo e che instauri un rapporto migliore, positivo, con la ricca storia, spesso trascurata, della città di Istanbul.