La Societa Umanitaria in 1946 had a new interpretation by G. Romano after World War II, addressing a new complex following the standards and techniques that identified the movements of that epic. Therefore, following a conservative transformation approach in the rehabilitation of the light machinery lab is categorized on a different level and disciplines in terms of the intervention. Following the contrast as a nave concept. A new elevated piazza is introduced to the site, which breaks through the ground level of the Light machinery lab building leading to a new site transformation based on different types of users. In addition, the connecting role of this intervention between the vertical distribution of the building, which is a Digital Technical school, and the site’s horizontal distribution. This critical intersection has a different reflection on the building in different manners under the methodology of conservative transformation. Using the reversibility concept for the internal refurbishment of the techtonical part and also the building services design, in a manner that allows flexibility for future uses. While, the structural intervention of the stairwell had a retrofitted concept, in relation to the character of the building, which has a longitudinal proportion. The preservation of the west facade, which is suffering from degradation, in addition to some missing elements

La Societa Umanitaria nel 1946 ebbe una nuova interpretazione di G. Romano nel secondo dopoguerra, affronto un nuovo complesso seguendo gli standard e le tecniche che identificavano i movimenti di quell’ epoca. Pertanto, seguendo un approccio di trasformazione conservativa, la riabilitazione del laboratorio di macchine leggere è classificata su un livello e disciplini diverse in termini di intervento. Seguendo il contrasto come concetto di navata. Nel sito viene introdotta una nuova piazza sopraelevata, che sfonda il livello del suolo dell’edificio del laboratorio di macchine leggere portando a una nuova trasformazione del sito basata su diverse tipologie di utenti. Inoltre, il ruolo di raccordo di questo intervento tra la distribuzione verticale dell’edificio(che è una Scuola Tecnica Digitale), e la distribuzione orizzontale del sito della umanitaria. Questa intersezione innovativa ha una riflessione diversa sull’edificio mantenegndo la metodologia della trasformazione conservativa. Utilizzando il concetto di reversibilità per la ristrutturazione interna della parte tecnica e anche per la progettazione dei servizi edilizi, in modo da consentire flessibilità per usi futuri. Mentre, l’intervento strutturale del vano scala ha avuto un concept retrofit, in relazione al carattere dell’edificio, che ha una proporzione longitudinale. La conservazione della facciata ovest, che soffre di degrado, oltre ad alcuni elementi mancanti

The connecting steps. The conservative transformation of the light machinery lab at the Societá Umanitaria

Bachayani, Mariana
2021/2022

Abstract

La Societa Umanitaria in 1946 had a new interpretation by G. Romano after World War II, addressing a new complex following the standards and techniques that identified the movements of that epic. Therefore, following a conservative transformation approach in the rehabilitation of the light machinery lab is categorized on a different level and disciplines in terms of the intervention. Following the contrast as a nave concept. A new elevated piazza is introduced to the site, which breaks through the ground level of the Light machinery lab building leading to a new site transformation based on different types of users. In addition, the connecting role of this intervention between the vertical distribution of the building, which is a Digital Technical school, and the site’s horizontal distribution. This critical intersection has a different reflection on the building in different manners under the methodology of conservative transformation. Using the reversibility concept for the internal refurbishment of the techtonical part and also the building services design, in a manner that allows flexibility for future uses. While, the structural intervention of the stairwell had a retrofitted concept, in relation to the character of the building, which has a longitudinal proportion. The preservation of the west facade, which is suffering from degradation, in addition to some missing elements
PISTIDA, SONIA
TONIOLO, LUCIA
PAVESI, ANGELA
GIULIANI, MAURO
PITERA, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2022
2021/2022
La Societa Umanitaria nel 1946 ebbe una nuova interpretazione di G. Romano nel secondo dopoguerra, affronto un nuovo complesso seguendo gli standard e le tecniche che identificavano i movimenti di quell’ epoca. Pertanto, seguendo un approccio di trasformazione conservativa, la riabilitazione del laboratorio di macchine leggere è classificata su un livello e disciplini diverse in termini di intervento. Seguendo il contrasto come concetto di navata. Nel sito viene introdotta una nuova piazza sopraelevata, che sfonda il livello del suolo dell’edificio del laboratorio di macchine leggere portando a una nuova trasformazione del sito basata su diverse tipologie di utenti. Inoltre, il ruolo di raccordo di questo intervento tra la distribuzione verticale dell’edificio(che è una Scuola Tecnica Digitale), e la distribuzione orizzontale del sito della umanitaria. Questa intersezione innovativa ha una riflessione diversa sull’edificio mantenegndo la metodologia della trasformazione conservativa. Utilizzando il concetto di reversibilità per la ristrutturazione interna della parte tecnica e anche per la progettazione dei servizi edilizi, in modo da consentire flessibilità per usi futuri. Mentre, l’intervento strutturale del vano scala ha avuto un concept retrofit, in relazione al carattere dell’edificio, che ha una proporzione longitudinale. La conservazione della facciata ovest, che soffre di degrado, oltre ad alcuni elementi mancanti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/190074