Enrico Castiglioni e il progetto di quartiere. I quartieri INA-Casa del periodo della ricostruzione

The analysis proposed in this thesis arises from the donation of the Castiglioni archive to the Politecnico di Milano. It aims to analyse the activity of the Architect and Engineer in collaboration with INA-CASA in the immediate post-war period. Following the war, the situation worldwide, and in Italy specifically, was particu- larly critical, ranging from unemployment problems to the pressing demand for housing. For this reason, public and social housing activity took on a fundamental political and social role. With the implementation of the Fanfani Plan and with the support of the insurance company INA, numerous reconstruction works were proposed. Projects were presented for new social housing neighbourhoods that allowed the restart of the country. Several projects were implemented and just as many architects were appointed. In this text, three of them will be examined, of which Enrico Castiglioni was the architect: the INA-casa village project in Cesate and the INA-casa district project in Padua, the INA-CASA project for the Sant’Anna district, in Busto Arsizio. It is possible to understand, through his work, how much the architect’s contribution influenced the creation of autonomous and comple- te neighbourhoods. Housing that fully responded to the inhabitants’ demands thanks to their ability to integrate and relate the various compositional elements, including the use of greenery, the presence of services and the creation of numerous common spaces with the aim of fostering relationships within the community, thus giving a new dignity to the concept of the popular. All these aspects are in line with the design of Castiglioni, who fully developed and understood the opportunity for growth of the basic factors of the INA casa plan. What is in fact important to emphasise, is how these neighbourhoods, not only contributed to a plan for the reconstruction of the country, but also brought out the importance of the social aspect in the design, through the consideration of all those factors that influence it. Among these, attention to the needs of the people who live in those spaces and interest in the creation of places that are not only limited to the private but also to the public sphere, thus favouring sociality and conviviality within the neighbourhood.

L’analisi proposta in questa tesi nasce in seguito alla donazione dell’archivio Castiglioni al Politecnico di Milano e si pone lo scopo di analizzare l’attività dell’Architetto e Ingegnere in collaborazione con l’Ente INA-CASA nell’immediato dopo-guerra. A seguito della Guerra la situazione mondiale e italiana nello specifico, risulta essere particolarmente critica, partendo da problemi di disoccupazione fino alla impellente domanda di alloggi. Per questo motivo, l’attività di edilizia pubblica e popolare assume un ruolo fondamentale sul piano sia politico che sociale. Con l’attuazione del Piano Fanfani e con il supporto dell’Ente assicurativo INA, si propongono numerose opere di ricostruzione presentando progetti di nuovi quartieri di edilizia popolare che permettessero a tutti gli effetti la ripartenza del Paese. Furono diversi i progetti attuati e altrettanti i progettisti incaricati, ma in questo testo, ne saranno analizzati tre che vedono come progettista Enrico Castiglioni: il progetto del villaggio INA-casa a Cesate, il progetto del quartiere INA-casa a Padova e il progetto INA-casa del quartiere Sant’Anna a Busto Arsizio. E’ possibile comprendere, tramite la sua attività, quanto il contributo dell’Architetto abbia influito sulla creazione di quartieri autonomi, che rispondessero a pieno alle richieste degli abitanti grazie alla loro capacità di integrazione e di relazione dei vari elementi compositivi, tra cui l’uso del verde e la creazione di numerosi spazi comuni con lo scopo di favorire i rapporti all’interno della comunità, dando così una nuova lettura al concetto di popolare. Tutti questi aspetti sono in linea con la progettazione dell’architetto Castiglioni che ha saputo sviluppare a pieno e comprendere l’opportunità di crescita dei fattori base del piano INA-CASA. Ciò che infatti è importante sottolineare, è come i quartieri analizzati, non solo abbiano contribuito ad un piano di ricostruzione del Paese, ma come abbiano sopratutto fatto emergere l’importanza dell’aspetto sociale nella progettazione, tramite la considerazione di tutti quei fattori che influiscono su essa, come ad esempio l’attenzione alle esigenze di chi quegli spazi li abita e ponendo interesse alla creazione di luoghi che non si limitano solo alla sfera privata ma anche a quella pubblica favorendo quindi gli aspetti della socialità e della conviviali all’interno del quartiere.