The creation and development of an emotional robot inspired by Japanese art : R-Oiwa

Emotional robots act as the key that can unlock deeper and more remarkable interactions between humans and robots. Their capabilities in mimicking biological reactions and expressions can bring them closer to people. The ways in which these robots can communicate are mainly defined by their design and how they can be manipulated. Their physical characteristics are typically what can be exploited to achieve the previously mentioned objective. This paper illustrates how a Japanese artwork inspired the creation and development of an interactive bio-inspired robot based on Arduino. The application wanted to discover how a ghostly lantern robot could express Ekman's basic emotions while being constrained by an unusual shape and complicated kinematics. Movements, lights, and voice lines were selected as the main features to try and achieve satisfying interactions with people. A final experiment was set up to collect some data that could be used to highlight whether the very first iteration of this project was successful or not. The most significant suggestions were taken into account to point out future improvements.

I robot emotivi fungono da mezzo per sbloccare delle interazioni tra uomini e robot molto più profonde e significative. Le loro capacità nel replicare reazioni ed espressioni biologiche li può condurre ad una maggiore vicinanza con gli esseri umani. Le modalità con cui questi robot possono comunicare sono principalmente definite dal loro design e in che modo possono essere manipolati. Le loro caratteristiche fisiche sono tipicamente ciò che può essere sfruttato per raggiungere l'obiettivo precedentemente citato. Questo documento illustra come un'opera d'arte giapponese abbia ispirato la creazione e lo sviluppo di un robot interattivo e bio-ispirato basato su Arduino. L'applicazione ha voluto scoprire come una lanterna fantasma robot possa esprimere le emozioni primarie definite da Ekman se vincolata da una forma inusuale e una cinematica complessa. Movimenti, luci e voci sono stati selezionati come le principali caratteristiche da integrare per raggiungere delle interazioni soddisfacenti con le persone. Un esperimento finale è stato organizzato per raccogliere dei dati che potessero essere usati per verificare se la prima iterazione di questo progetto fosse stata un successo o meno. I suggerimenti più significativi sono stati analizzati per indicare eventuali sviluppi futuri.