Since the beginning of their existence, magazines have been constantly changing over time, following technological and sociological evolutions. Resilience and adaptability allowed them to survive even most drastic revolutions, as the digital one, which already in 2006 made experts fear that the editorial industry was over. Independent magazines, in particular, have always been an updated field of observation to look at, because of their freedom from market rules and urge to share unexpressed points of view merging from contemporary culture. As an ideal continuation of David Renard and Jeremy Leslie analysis on the theme, this research aims on one side to offer un updated definition and overview of the Indies international scene, funding its reflections on editorial history and arriving to nowadays approaches, where Independents narrative expansion towards new media is demonstrated, as well as experimental innovative ways to them of specific case studies. A peculiar care is given to describe digital products, with a language which tries to bring together design practices and semiotic methods, but also special kinds of physical outputs: products, events, services. On the other hand, the analysis wishes to bring further the discussion, by showing how paper has become just one part of a bigger hybrid coherent transmedia system, where several elements collaborate differently and consciously to the narration, liberating print from the heaviness of being the fundamental core.

Fin dai princípi della loro comparsa, i giornali non hanno mai interrotto il loro processo di evoluzione, seguendo i cambiamenti tecnologici e sociali. Resilienza e adattabilità hanno consentito loro di sopravvivere anche alle rivoluzioni più drastiche, come quella digitale, che già nel 2006 aveva portato gli esperti a prevederne la scomparsa. I giornali indipendenti, in particolare, sono sempre stati un centro focale di osservazione, per la libertà dalle regole di mercato e per l’urgenza di condividere punti di vista inespressi emergenti dalla società contemporanea. Come continuazione ideale dell’analisi di David Renard e Jeremy Leslie sul tema, questa ricerca mira da un lato a offrire una definizione e una panoramica aggiornata della scena indipendente internazionale, radicando le sue riflessioni nella storia editoriale fino ad arrivare alla contemporaneità: l’espansione narrativa verso nuovi media è dimostrata, così come gli approcci innovativi e sperimentali a questi, avvalorati da specifici casi studio. Una particolare cura è dedicata alla descrizione dei prodotti digitali, con un linguaggio che tenta di collegare i metodi del design a quelli semiotici, ma anche alla rappresentazione di elementi fisici peculiari, quali prodotti, eventi e servizi. Secondariamente, l’analisi desidera portare oltre la discussione, mostrando come l’oggetto cartaceo sia diventato solo una parte di un sistema ibrido transmediale e coerente molto più articolato, in cui numerosi elementi collaborano in modo diverso, ma al tempo stesso coerente alla narrazione, liberando la stampa dal peso di essere fulcro editoriale fondante.

Building universes : independent magazines' new attitudes for an editorial transmedia age

Ramella, Virgilia
2021/2022

Abstract

Since the beginning of their existence, magazines have been constantly changing over time, following technological and sociological evolutions. Resilience and adaptability allowed them to survive even most drastic revolutions, as the digital one, which already in 2006 made experts fear that the editorial industry was over. Independent magazines, in particular, have always been an updated field of observation to look at, because of their freedom from market rules and urge to share unexpressed points of view merging from contemporary culture. As an ideal continuation of David Renard and Jeremy Leslie analysis on the theme, this research aims on one side to offer un updated definition and overview of the Indies international scene, funding its reflections on editorial history and arriving to nowadays approaches, where Independents narrative expansion towards new media is demonstrated, as well as experimental innovative ways to them of specific case studies. A peculiar care is given to describe digital products, with a language which tries to bring together design practices and semiotic methods, but also special kinds of physical outputs: products, events, services. On the other hand, the analysis wishes to bring further the discussion, by showing how paper has become just one part of a bigger hybrid coherent transmedia system, where several elements collaborate differently and consciously to the narration, liberating print from the heaviness of being the fundamental core.
VOGELI, JONAS
ARC III - Scuola del Design
6-ott-2022
2021/2022
Fin dai princípi della loro comparsa, i giornali non hanno mai interrotto il loro processo di evoluzione, seguendo i cambiamenti tecnologici e sociali. Resilienza e adattabilità hanno consentito loro di sopravvivere anche alle rivoluzioni più drastiche, come quella digitale, che già nel 2006 aveva portato gli esperti a prevederne la scomparsa. I giornali indipendenti, in particolare, sono sempre stati un centro focale di osservazione, per la libertà dalle regole di mercato e per l’urgenza di condividere punti di vista inespressi emergenti dalla società contemporanea. Come continuazione ideale dell’analisi di David Renard e Jeremy Leslie sul tema, questa ricerca mira da un lato a offrire una definizione e una panoramica aggiornata della scena indipendente internazionale, radicando le sue riflessioni nella storia editoriale fino ad arrivare alla contemporaneità: l’espansione narrativa verso nuovi media è dimostrata, così come gli approcci innovativi e sperimentali a questi, avvalorati da specifici casi studio. Una particolare cura è dedicata alla descrizione dei prodotti digitali, con un linguaggio che tenta di collegare i metodi del design a quelli semiotici, ma anche alla rappresentazione di elementi fisici peculiari, quali prodotti, eventi e servizi. Secondariamente, l’analisi desidera portare oltre la discussione, mostrando come l’oggetto cartaceo sia diventato solo una parte di un sistema ibrido transmediale e coerente molto più articolato, in cui numerosi elementi collaborano in modo diverso, ma al tempo stesso coerente alla narrazione, liberando la stampa dal peso di essere fulcro editoriale fondante.
File allegati
File Dimensione Formato  
thesis_virgiliaramella.pdf

non accessibile

Descrizione: BUILDING A UNIVERSE. Independent magazines’ new attitudes for an editorial transmedia age.
Dimensione 25 MB
Formato Adobe PDF
25 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/190439