La tesi si occupa dello spazio della strada intesa come “spazio abitabile”. In particolare il lavoro si concentra su un particolare tipo di strada, il “woonerf”, che viene inizialmente sviluppato negli anni ’60 a Delft in Olanda e poi diffuso in tutta Europa. Il progetto del woonerf è basato su una idea di condivisione dello spazio, in cui la automobile perde il ruolo di protagonista a favore di un utilizzo più articolato da parte dei pedoni. La tesi si compone di cinque capitoli che raggruppano la letteratura esistente sull’argomento e una esplorazione progettuale in riferimento a una situazione territoriale campione. Il primo capitolo ripercorre brevemente una evoluzione del progetto di strade dall’approccio funzionalista al successivo approccio del Movimento Moderno. Nel secondo capitolo si illustra lo spazio del woonerf ripercorrendo le tappe storiche che ne segnano la diffusione facendo anche ricorso alla manualistica e alla normativa di vari paesi che mettono a punto una serie di specifici provvedimenti per la riqualificazione delle strade esistenti come spazi da abitare. Nel terzo capitolo si delinea un quadro dei provvedimenti di moderazione di traffico nelle strade residenziali e delle relative normative in diversi paesi europei. Nel capitolo quarto, vengono analizzati alcuni casi studio europei di quartieri residenziali in cui la strada di distribuzione alle abitazioni nasce con i caratteri del woonerf. Il quinto ed ultimo capitolo si propone di “applicare” il modello olandese del woonerf in Italia, in particolare in un territorio come quello della Brianza Milanese, in cui il paesaggio stradale si configura particolarmente povero, di poca qualità spaziale e sociale. Il primo caso tratta la riqualificazione di una tipica strada residenziale nel tessuto urbano; si immagina una nuova gerarchia stradale e una riconfigurazione del suolo che consente una moderazione della velocità, attraverso un progetto di strada “cortile”. Il secondo caso di applicazione riguarda una strada a fondo cieco, che si interrompe ai margini di uno spazio agricolo, trasformata in un “woonerf-giardino”,configuramdosi come possibile ingresso nel nuovo parco.

Strade abitabili. La lezione del woonerf

FERRARI, FABIANA
2009/2010

Abstract

La tesi si occupa dello spazio della strada intesa come “spazio abitabile”. In particolare il lavoro si concentra su un particolare tipo di strada, il “woonerf”, che viene inizialmente sviluppato negli anni ’60 a Delft in Olanda e poi diffuso in tutta Europa. Il progetto del woonerf è basato su una idea di condivisione dello spazio, in cui la automobile perde il ruolo di protagonista a favore di un utilizzo più articolato da parte dei pedoni. La tesi si compone di cinque capitoli che raggruppano la letteratura esistente sull’argomento e una esplorazione progettuale in riferimento a una situazione territoriale campione. Il primo capitolo ripercorre brevemente una evoluzione del progetto di strade dall’approccio funzionalista al successivo approccio del Movimento Moderno. Nel secondo capitolo si illustra lo spazio del woonerf ripercorrendo le tappe storiche che ne segnano la diffusione facendo anche ricorso alla manualistica e alla normativa di vari paesi che mettono a punto una serie di specifici provvedimenti per la riqualificazione delle strade esistenti come spazi da abitare. Nel terzo capitolo si delinea un quadro dei provvedimenti di moderazione di traffico nelle strade residenziali e delle relative normative in diversi paesi europei. Nel capitolo quarto, vengono analizzati alcuni casi studio europei di quartieri residenziali in cui la strada di distribuzione alle abitazioni nasce con i caratteri del woonerf. Il quinto ed ultimo capitolo si propone di “applicare” il modello olandese del woonerf in Italia, in particolare in un territorio come quello della Brianza Milanese, in cui il paesaggio stradale si configura particolarmente povero, di poca qualità spaziale e sociale. Il primo caso tratta la riqualificazione di una tipica strada residenziale nel tessuto urbano; si immagina una nuova gerarchia stradale e una riconfigurazione del suolo che consente una moderazione della velocità, attraverso un progetto di strada “cortile”. Il secondo caso di applicazione riguarda una strada a fondo cieco, che si interrompe ai margini di uno spazio agricolo, trasformata in un “woonerf-giardino”,configuramdosi come possibile ingresso nel nuovo parco.
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
1-apr-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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