In questo scritto si cerca di osservare, studiare, capire e riproporre i segni e le tracce caratteristiche della Franciacorta. I segni, le presenze senza tempo sono l’entusiastica sostanza dei gesti; azioni che da sempre hanno caratterizzato i luoghi. Si è partiti dalle linee guida del territorio di Franciacorta evolute poi nella proposta di una strategia basata su interventi puntuali minimi, che mirano a sottolineare il significato di itinerari esistenti, per incentivare l’osservazione e il senso di memoria, riflessione, smarrimento e di sorpresa che nascono con l’addentrarsi in questo territorio e che contraddistinguono l’approccio a questi luoghi. Questo scritto è dedicato proprio agli spazi; a quei luoghi che sono il contrassegno di una comunità, simbolo costante nel tempo e di quelle peculiarità che lo rendono esclusivo. Non a caso i paesi sono l’insieme dei luoghi sacri e profani, piccoli vicoli e spazi immensi della natura: un orizzonte visivo che diviene motivo di stupore. Vivere appieno il paesaggio significa appropriarsi di uno spazio che diviene inevitabilmente luogo in cui lavoro e quiete si intersecano in un unico sistema. Nel susseguirsi della “narrazione” di questo paesaggio, è di fondamentale importanza la figura dell’uomo e dello sguardo che porta alla conoscenza e, di conseguenza, al giudizio, al discernimento. Richiede attenzione nel presente, per comprendere il senso dei luoghi. L’idea progettuale di un osservatorio paesaggistico si inserisce in un momento storico in cui il paesaggio, uscito da una sfera settoriale di carattere strettamente scientifico-culturale e di senso puramente estetico, ha assunto il ruolo di risultante di tutti gli aspetti dell’operare sul territorio. Questo ha comportato l’avanzare di un approccio multidisciplinare in cui la conoscenza abbraccia i diversi e complessi aspetti, tra loro fortemente connessi ed interagenti, storico-culturali, ambientali, economici. L’osservatorio può rappresentare un luogo dove sviluppare il giusto equilibrio tra identità e futuro, innovazione e conservazione, tutela e sviluppo. Il paesaggio deve diventare l’elemento essenziale e trainante di un’economia legata al territorio che deve mantenere e rafforzare la propria identità.

Dia logos : uomo paesaggio. Uno sguardo per scoprire e capire la Franciacorta

CHIARI, FEDERICA
2009/2010

Abstract

In questo scritto si cerca di osservare, studiare, capire e riproporre i segni e le tracce caratteristiche della Franciacorta. I segni, le presenze senza tempo sono l’entusiastica sostanza dei gesti; azioni che da sempre hanno caratterizzato i luoghi. Si è partiti dalle linee guida del territorio di Franciacorta evolute poi nella proposta di una strategia basata su interventi puntuali minimi, che mirano a sottolineare il significato di itinerari esistenti, per incentivare l’osservazione e il senso di memoria, riflessione, smarrimento e di sorpresa che nascono con l’addentrarsi in questo territorio e che contraddistinguono l’approccio a questi luoghi. Questo scritto è dedicato proprio agli spazi; a quei luoghi che sono il contrassegno di una comunità, simbolo costante nel tempo e di quelle peculiarità che lo rendono esclusivo. Non a caso i paesi sono l’insieme dei luoghi sacri e profani, piccoli vicoli e spazi immensi della natura: un orizzonte visivo che diviene motivo di stupore. Vivere appieno il paesaggio significa appropriarsi di uno spazio che diviene inevitabilmente luogo in cui lavoro e quiete si intersecano in un unico sistema. Nel susseguirsi della “narrazione” di questo paesaggio, è di fondamentale importanza la figura dell’uomo e dello sguardo che porta alla conoscenza e, di conseguenza, al giudizio, al discernimento. Richiede attenzione nel presente, per comprendere il senso dei luoghi. L’idea progettuale di un osservatorio paesaggistico si inserisce in un momento storico in cui il paesaggio, uscito da una sfera settoriale di carattere strettamente scientifico-culturale e di senso puramente estetico, ha assunto il ruolo di risultante di tutti gli aspetti dell’operare sul territorio. Questo ha comportato l’avanzare di un approccio multidisciplinare in cui la conoscenza abbraccia i diversi e complessi aspetti, tra loro fortemente connessi ed interagenti, storico-culturali, ambientali, economici. L’osservatorio può rappresentare un luogo dove sviluppare il giusto equilibrio tra identità e futuro, innovazione e conservazione, tutela e sviluppo. Il paesaggio deve diventare l’elemento essenziale e trainante di un’economia legata al territorio che deve mantenere e rafforzare la propria identità.
PASSAMANI, IVANA
ARC I - Facolta' di Architettura e Società
1-apr-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
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