Avamposto : progetto per un ecomuseo nello scalo Genio Pontieri a Piacenza

This project aims to redevelop a sequence of areas close to the river Po, in the stretch nearby Piacenza between its confluence with the Trebbia and the military harbour of Genio Pontieri. In this context, the relationship between city and river is interrupted by the stratification over time of defensive infrastructure, roads and railways. The project therefore aims to define new spaces of relationship with the river by establishing in the landscape - both natural and anthropic - a system of places in time. The planned space and functional program involves some actors that, in different ways, can contribute to the protection and enhancement of the river landscape, in order to design a cultural and recreational center open to the city of Piacenza. Different and complementary views contribute to the design, articulated around an ecomuseum for research and education, a biolake for the recovery of the fluvial bathing tradition and an extensive botanical garden aimed at safeguarding biodiversity and promoting a widespread knowledge of the values deposited in different river environments.

Questo progetto si propone di riqualificare una sequenza di aree a ridosso del fiume Po, nel tratto piacentino compreso tra la sua confluenza con la Trebbia e l’area militare dello scalo Genio Pontieri. In questo ambito, il rapporto tra città e fiume è interrotto dallo stratificarsi nel tempo di infrastrutture difensive, stradali e ferroviarie. Il progetto si propone dunque di definire nuovi spazi di relazione con l’ambiente fluviale insediando nel paesaggio – naturale e antropico – un sistema di luoghi per il tempo. Il programma spaziale e funzionale previsto coinvolge alcuni enti che, a diverso titolo, possono contribuire alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio fluviale, al fine di progettare un polo culturale e ricreativo aperto alla città di Piacenza. Sguardi diversi e complementari concorrono alla progettazione, articolata attorno ad un ecomuseo per la ricerca e la divulgazione, un biolago per il recupero della dimensione balneare del Po e un esteso orto botanico finalizzato alla salvaguardia della biodiversità e alla promozione di una conoscenza diffusa dei valori depositati nei diversi ambienti fluviali.