Val di Chiana is one of the most characteristic and distinctive territories in Italy, with biodiversity and cultural heritage that is unique in the world. Within its borders, there have been populations who have changed the history of humanity, such as the Etruscans, and who have bequeathed us priceless treasures. This inheritance is intrinsic in our culture, but it also has material expressions, such as tangible objects and architecture. The very layout of the territory, with hills and cultivated fields, in which the land reclamation and its hydraulic artifacts play a fundamental role, is a clear witness to the historical heritage of the valley. In this variegated territory, within the municipality of Cortona, the project for the reuse and slow use of the territory fits in. Aimed at stimulating the reactivation of inland territories and depopulated areas and promoting the reuse of historical architecture, this project exploits and supports the ongoing change in working models and links it to a new way of living and working, in a world where productivity and slow living are no longer at odds with each other, but mutually supportive. The possibility of working remotely, through smart working, inside an 18th-century rural house, a Leopoldina, and the use of the territory through a specially created network of bicycle and pedestrian paths, try to mend the gap that has been created between the modern world, with its hectic lifestyle, and the heritage of the past, allowing us to slow down the fast-paced rhythms imposed in the cities and regain possession of the human dimension.

La Val di Chiana è uno dei territori più caratteristici e particolari d’Italia, con una biodiversità e un patrimonio culturale unico al mondo. All’interno dei suoi confini si sono avvicendati popoli che hanno cambiato la storia dell’umanità, come il popolo etrusco, e che ci hanno lasciato in eredità tesori inestimabili. Questa eredità è intrinseca nella nostra cultura, ma ha anche espressioni materiali, quali oggetti tangibili e architetture. L’assetto stesso del territorio, con colline e campi coltivati, in cui la bonifica e i suoi manufatti idraulici rivestono un ruolo fondamentale, è testimone evidente del patrimonio storico della valle. In questo territorio variegato, all’interno del comune di Cortona, si inserisce il progetto di riuso e fruizione lenta del territorio. Volto ad incentivare la riattivazione dei territori interni e delle aree spopolate e a promuovere il riuso delle architetture storiche, questo progetto sfrutta e asseconda il cambiamento in atto nei modelli lavorativi e lo lega a un nuovo modo di vivere e lavorare, in un mondo dove produttività e vivere lento non sono più in contrasto tra loro, ma a sostegno e supporto reciproco. La possibilità di lavorare da remoto, tramite lo smart working, all’interno di una casa rurale settecentesca, una Leopoldina, e la fruizione del territorio tramite una rete sentieristica ciclopedonale creata appositamente, provano a ricucire il distacco che si è venuto a creare tra il mondo moderno, con il suo stile di vita frenetico, e l’eredità del passato, permettendo di rallentare i ritmi esagerati imposti nelle città e di riappropriarsi della dimensione umana.

De Leopoldini Vestigiis : un paesaggio a misura d'uomo : smart working fra riuso e fruizione lenta del territorio : un progetto per la riqualificazione delle Leopoldine e la riattivazione del sistema sentieristico della Val di Chiana cortonese

Bruno, Valentina
2021/2022

Abstract

Val di Chiana is one of the most characteristic and distinctive territories in Italy, with biodiversity and cultural heritage that is unique in the world. Within its borders, there have been populations who have changed the history of humanity, such as the Etruscans, and who have bequeathed us priceless treasures. This inheritance is intrinsic in our culture, but it also has material expressions, such as tangible objects and architecture. The very layout of the territory, with hills and cultivated fields, in which the land reclamation and its hydraulic artifacts play a fundamental role, is a clear witness to the historical heritage of the valley. In this variegated territory, within the municipality of Cortona, the project for the reuse and slow use of the territory fits in. Aimed at stimulating the reactivation of inland territories and depopulated areas and promoting the reuse of historical architecture, this project exploits and supports the ongoing change in working models and links it to a new way of living and working, in a world where productivity and slow living are no longer at odds with each other, but mutually supportive. The possibility of working remotely, through smart working, inside an 18th-century rural house, a Leopoldina, and the use of the territory through a specially created network of bicycle and pedestrian paths, try to mend the gap that has been created between the modern world, with its hectic lifestyle, and the heritage of the past, allowing us to slow down the fast-paced rhythms imposed in the cities and regain possession of the human dimension.
RUIZ BAZAN, IRENE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2022
2021/2022
La Val di Chiana è uno dei territori più caratteristici e particolari d’Italia, con una biodiversità e un patrimonio culturale unico al mondo. All’interno dei suoi confini si sono avvicendati popoli che hanno cambiato la storia dell’umanità, come il popolo etrusco, e che ci hanno lasciato in eredità tesori inestimabili. Questa eredità è intrinseca nella nostra cultura, ma ha anche espressioni materiali, quali oggetti tangibili e architetture. L’assetto stesso del territorio, con colline e campi coltivati, in cui la bonifica e i suoi manufatti idraulici rivestono un ruolo fondamentale, è testimone evidente del patrimonio storico della valle. In questo territorio variegato, all’interno del comune di Cortona, si inserisce il progetto di riuso e fruizione lenta del territorio. Volto ad incentivare la riattivazione dei territori interni e delle aree spopolate e a promuovere il riuso delle architetture storiche, questo progetto sfrutta e asseconda il cambiamento in atto nei modelli lavorativi e lo lega a un nuovo modo di vivere e lavorare, in un mondo dove produttività e vivere lento non sono più in contrasto tra loro, ma a sostegno e supporto reciproco. La possibilità di lavorare da remoto, tramite lo smart working, all’interno di una casa rurale settecentesca, una Leopoldina, e la fruizione del territorio tramite una rete sentieristica ciclopedonale creata appositamente, provano a ricucire il distacco che si è venuto a creare tra il mondo moderno, con il suo stile di vita frenetico, e l’eredità del passato, permettendo di rallentare i ritmi esagerati imposti nelle città e di riappropriarsi della dimensione umana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/192032