Metamorfosi è il progetto di un percorso espositivo all’interno di un Alzheimer Café, pensato per avere luogo nel Palazzo della Permanente a Milano. Nel libro “La metamorfosi” di Kafka è possibile riscontrare numerose assonanze tra i sintomi del protagonista e il malato di Alzheimer: entrambi si ritrovano trasformati in qualcos’altro rispetto a quello che sono stati in precedenza e, a peggiorare la situazione, concorre il rapporto con gli altri individui, dai quali sono isolati a causa di ciò che sono diventati.Il percorso espositivo ha l’intento di comunicare al visitatore la malattia Alzheimer e di coinvolgerlo emotivamente nella comprensione del morbo. La scelta è ricaduta su quattro artisti che usano mezzi differenti (scultura, installazioni spaziali, luce e video), ma che affrontano il comune leitmotiv della metamorfosi. La prima sezione dell’esposizione ospita le opere di Antony Gormley, sculture utili a comunicare il progredire della malattia e il fatto che si manifesti in modi diversi da individuo a individuo. Da questo spazio ci si affaccia in un corridoio bianchissimo, che appare estremamente lungo, stretto e alto. La seconda sezione è dedicata a Yayoi Kusama, le cui opere vogliono far comprendere al visitatore la difficoltà dei malati nel percepire gli spazi. La terza parte ospita le opere di Olafur Eliasson, che prevedono la partecipazione del visitatore. Il motto dell’artista è «to experience to be experiencing», in modo da avere esperienze sensoriali anomale, tipica sensazione vissuta dai malati. L’ultimo artista esposto è Bill Viola, del quale viene proiettato un video che appare fortemente emotivo e coinvolgente, in grado di comunicare al pubblico la sofferenza del malato. La galleria si conclude con un’enorme specchio in cui il visitatore si vede riflesso nei suoi spostamenti e movimenti, ma con sembianze diverse. In questo modo avrà davanti agli occhi la propria metamorfosi, non riconoscendosi più nella sua immagine specchiata.
Metamorfosi. Progetto di una galleria d'arte contemporanea all'interno di un Alzheimer café nel Palazzo della Permanente a Milano
MORRONI, FRANCESCA
2010/2011
Abstract
Metamorfosi è il progetto di un percorso espositivo all’interno di un Alzheimer Café, pensato per avere luogo nel Palazzo della Permanente a Milano. Nel libro “La metamorfosi” di Kafka è possibile riscontrare numerose assonanze tra i sintomi del protagonista e il malato di Alzheimer: entrambi si ritrovano trasformati in qualcos’altro rispetto a quello che sono stati in precedenza e, a peggiorare la situazione, concorre il rapporto con gli altri individui, dai quali sono isolati a causa di ciò che sono diventati.Il percorso espositivo ha l’intento di comunicare al visitatore la malattia Alzheimer e di coinvolgerlo emotivamente nella comprensione del morbo. La scelta è ricaduta su quattro artisti che usano mezzi differenti (scultura, installazioni spaziali, luce e video), ma che affrontano il comune leitmotiv della metamorfosi. La prima sezione dell’esposizione ospita le opere di Antony Gormley, sculture utili a comunicare il progredire della malattia e il fatto che si manifesti in modi diversi da individuo a individuo. Da questo spazio ci si affaccia in un corridoio bianchissimo, che appare estremamente lungo, stretto e alto. La seconda sezione è dedicata a Yayoi Kusama, le cui opere vogliono far comprendere al visitatore la difficoltà dei malati nel percepire gli spazi. La terza parte ospita le opere di Olafur Eliasson, che prevedono la partecipazione del visitatore. Il motto dell’artista è «to experience to be experiencing», in modo da avere esperienze sensoriali anomale, tipica sensazione vissuta dai malati. L’ultimo artista esposto è Bill Viola, del quale viene proiettato un video che appare fortemente emotivo e coinvolgente, in grado di comunicare al pubblico la sofferenza del malato. La galleria si conclude con un’enorme specchio in cui il visitatore si vede riflesso nei suoi spostamenti e movimenti, ma con sembianze diverse. In questo modo avrà davanti agli occhi la propria metamorfosi, non riconoscendosi più nella sua immagine specchiata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19205