Checklists are a very important tool in the field of security. Although their use is widely recommended and widespread, however, there is no univocal and complete classification in the literature of the various types of checklists for the purposes of occupational safety. Above all, there is no strictly functional classification based on what can be achieved by choosing one type of checklist compared to others. An attempt was therefore made to identify a classification criterion concerning the different types of checklists, and to explore, thanks to this classification, whether and which types of checklists can provide elements to obtain, not only evidence of problematic situations in the circumstance of use of the checklists, but also to provide the basis for an improvement or elimination of the detected risk condition in the future. Due to this work of research and functional classification, it was discovered that the checklists used in the context of BBS processes are among the most suitable checklists to be used not only in reactive key, i.e. interventions after the discovery of a non-conformity, but also in proactive key, i.e. continuous improvement of the maneuvers or virtuous behaviors. A peculiar characteristic of BBS checklist is precisely the ability to modify behavior in future occurrences/facts/events, through the identification of the causes of inadequate performance and the prevalent recourse to the use of feedback in the key to positive reinforcement, rather than corrective one. The use was made possible by the detection through checklist of safe behaviors, rather than risk conditions or behaviors, which are instead the subject of the more traditional checklists. In the alternative, there is also an inverse relationship between checklists based on the detection of non-compliance, which must necessarily be followed by a corrective action and checklists based on the detection of safe behaviors, which can also mostly be followed by positive feedback, incremental, as in the Behavioral Safety processes, with possible repercussions on the level of stress, too.

Le checklist sono uno strumento molto importante nell’ambito della sicurezza. Sebbene il loro utilizzo sia largamente raccomandato e diffuso, tuttavia, non si trova in letteratura una classificazione univoca e completa dei vari tipi di checklist ai fini della sicurezza sul lavoro. Soprattutto non si trova alcuna classificazione di tipo rigorosamente funzionale, basata cioè su cosa sia possibile ottenere attraverso la scelta di un tipo di checklist rispetto ad altre. Si è cercato pertanto di individuare un criterio di classificazione dei diversi tipi di checklist, e di esplorare grazie a tale classificazione se e quali tipi di checklist siano in grado di fornire elementi per ottenere non soltanto evidenza di situazioni problematiche nella circostanza d’uso della checklist, ma anche di fornire la base per un intervento di miglioramento o di azzeramento della condizione di rischio rilevata, nel futuro. Con un tale lavoro di ricerca e classificazione funzionale si è potuto riscontrare che tra le checklist più adatte a essere usate in chiave non solo reattiva, cioè di intervento a valle della scoperta di una non conformità, ma anche proattiva, cioè di miglioramento in occasione di ulteriori repliche delle manovre o dei comportamenti di interesse, si collocano le checklist utilizzate nel contesto dei processi di BBS. Caratteristica peculiare di un tale tipo di checklist è proprio la capacità di modificare il comportamento nelle occorrenze future, attraverso l’individuazione delle cause di prestazione inadeguata e il ricorso prevalente all’uso del feedback in chiave di rinforzo positivo, anziché correttivo. Uso reso possibile dalla rilevazione tramite checklist di comportamenti sicuri, piuttosto che di condizioni o comportamenti a rischio, che costituiscono invece l’oggetto delle checklist più tradizionali. In subordine, si riscontra anche una relazione inversa tra checklist basate sulla rilevazione di non conformità, cui deve necessariamente seguire un’azione correttiva e checklist basate sulla rilevazione di comportamenti sicuri, cui può seguire anche e soprattutto un feedback positivo, incrementale, come nei processi di Behavioral Safety, con eventuali ricadute anche sul livello di stress.

Checklist e misure comportamentali dell'industria di processo

Campanale, Stefano
2021/2022

Abstract

Checklists are a very important tool in the field of security. Although their use is widely recommended and widespread, however, there is no univocal and complete classification in the literature of the various types of checklists for the purposes of occupational safety. Above all, there is no strictly functional classification based on what can be achieved by choosing one type of checklist compared to others. An attempt was therefore made to identify a classification criterion concerning the different types of checklists, and to explore, thanks to this classification, whether and which types of checklists can provide elements to obtain, not only evidence of problematic situations in the circumstance of use of the checklists, but also to provide the basis for an improvement or elimination of the detected risk condition in the future. Due to this work of research and functional classification, it was discovered that the checklists used in the context of BBS processes are among the most suitable checklists to be used not only in reactive key, i.e. interventions after the discovery of a non-conformity, but also in proactive key, i.e. continuous improvement of the maneuvers or virtuous behaviors. A peculiar characteristic of BBS checklist is precisely the ability to modify behavior in future occurrences/facts/events, through the identification of the causes of inadequate performance and the prevalent recourse to the use of feedback in the key to positive reinforcement, rather than corrective one. The use was made possible by the detection through checklist of safe behaviors, rather than risk conditions or behaviors, which are instead the subject of the more traditional checklists. In the alternative, there is also an inverse relationship between checklists based on the detection of non-compliance, which must necessarily be followed by a corrective action and checklists based on the detection of safe behaviors, which can also mostly be followed by positive feedback, incremental, as in the Behavioral Safety processes, with possible repercussions on the level of stress, too.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
6-ott-2022
2021/2022
Le checklist sono uno strumento molto importante nell’ambito della sicurezza. Sebbene il loro utilizzo sia largamente raccomandato e diffuso, tuttavia, non si trova in letteratura una classificazione univoca e completa dei vari tipi di checklist ai fini della sicurezza sul lavoro. Soprattutto non si trova alcuna classificazione di tipo rigorosamente funzionale, basata cioè su cosa sia possibile ottenere attraverso la scelta di un tipo di checklist rispetto ad altre. Si è cercato pertanto di individuare un criterio di classificazione dei diversi tipi di checklist, e di esplorare grazie a tale classificazione se e quali tipi di checklist siano in grado di fornire elementi per ottenere non soltanto evidenza di situazioni problematiche nella circostanza d’uso della checklist, ma anche di fornire la base per un intervento di miglioramento o di azzeramento della condizione di rischio rilevata, nel futuro. Con un tale lavoro di ricerca e classificazione funzionale si è potuto riscontrare che tra le checklist più adatte a essere usate in chiave non solo reattiva, cioè di intervento a valle della scoperta di una non conformità, ma anche proattiva, cioè di miglioramento in occasione di ulteriori repliche delle manovre o dei comportamenti di interesse, si collocano le checklist utilizzate nel contesto dei processi di BBS. Caratteristica peculiare di un tale tipo di checklist è proprio la capacità di modificare il comportamento nelle occorrenze future, attraverso l’individuazione delle cause di prestazione inadeguata e il ricorso prevalente all’uso del feedback in chiave di rinforzo positivo, anziché correttivo. Uso reso possibile dalla rilevazione tramite checklist di comportamenti sicuri, piuttosto che di condizioni o comportamenti a rischio, che costituiscono invece l’oggetto delle checklist più tradizionali. In subordine, si riscontra anche una relazione inversa tra checklist basate sulla rilevazione di non conformità, cui deve necessariamente seguire un’azione correttiva e checklist basate sulla rilevazione di comportamenti sicuri, cui può seguire anche e soprattutto un feedback positivo, incrementale, come nei processi di Behavioral Safety, con eventuali ricadute anche sul livello di stress.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/192073