Studio e applicazione di tecnologie modulari e sostenibili in area alpina : progettazione e rifunzionalizzazione di strutture temporanee a Livigno per un'olimpiade a basso impatto locale

Traditional Alpine architecture is characterised by its close connection to the place where it is located, so much to become landscape itself. It is an architecture that derives its conformation from purely functionalist reasons, but first and foremost, it teaches us that there is a possible alternative route to the energy-intensive building. The mountain dwelling is built strictly with local materials (wood and stone), which therefore do not require any transport and processing, nor any energy-consuming machinery. It is, in all evidence, an architecture based on materials with low embodied energy (as is often the case in traditional historical architecture). The mountain man, moreover, has had the opportunity to reflect on the problems of heat loss and how to maintain heat inside the dwelling against the harsh temperatures outside. This is therefore a fundamental reference for the design of new buildings in the mountains: indigenous architecture is a pivotal point for typology, form, energy strategies and technology. A contemporary reinterpretation of local architecture makes it possible to generate new buildings that are energy independent and strongly integrated with the surrounding landscape. The intention is not to let the architect's expressive will win out, but to allow architecture to be born almost spontaneously, reinterpreting what has already been built there. These are the assumptions on which the approach to the design of the new integrated modules for the Livigno venue of the 2026 Milan-Cortina Olympics is based; an Olympics in which a new approach is applied: no longer to build the entirety of the necessary structures, but to try to reuse everything that can be reused and build only what is strictly necessary. A new construction, which does not want to stand as a landmark inconsistent with the place, but to bring it new value, which finds its origin and rise in the place itself.

L’architettura tradizionale alpina si contraddistingue per lo stretto legame con il luogo in cui si colloca, tanto da divenire essa stessa paesaggio. Si tratta di un’architettura che trae la sua conformazione da ragioni puramente funzionaliste, ma prima di tutto, ci insegna che esiste una possibile via percorribile alternativa all’edificio energivoro. L’abitazione montana è costruita rigorosamente con materiali locali (il legno e la pietra), che non necessitano, quindi, di alcun trasporto e lavorazione, né di macchinari che consumano energia. Si tratta, sotto ogni evidenza, di un’architettura fondata su materiali a ridotta energia incorporata (come spesso accade nell’architettura tradizionale storica). L’uomo di montagna, inoltre, ha avuto modo di riflettere sulle problematiche legate alla dispersione termica e alle modalità per mantenere il calore all’interno dell’abitazione, contro le rigide temperature esterne. Tutto ciò risulta, quindi, un riferimento fondamentale per la progettazione di nuovi edifici in montagna: l’architettura autoctona è punto cardine per la tipologia, la forma, le strategie energetiche e la tecnologia. Una rilettura in chiave contemporanea dell’architettura locale permette di generare nuovi edifici indipendenti, dal punto di vista energetico, e con una forte integrazione con il paesaggio circostante. Non si vuole far vincere la volontà espressiva dell’architetto, ma far nascere l’architettura in maniera quasi spontanea, rileggendo ciò che già vi è stato costruito. Questi sono i presupposti su cui si basa l’approccio verso la progettazione dei nuovi moduli integrati per la sede di Livigno dell’Olimpiade di Milano-Cortina 2026; un’Olimpiade che vede applicato un nuovo approccio: non più costruire interamente le strutture necessarie, ma cercare di riutilizzare tutto ciò che può essere reimpiegato e realizzare solo lo stretto necessario. Una nuova costruzione, che non vuole porsi come landmark incoerente con il luogo, ma portargli nuovo valore, che trovi nel luogo stesso la sua origine e la sua ascesa.