Oggetto della tesi è l’area dell’attuale Ospedale Maggiore della Carità di Novara, l’intera proprietà verrà dismessa con la realizzazione del nuovo Polo Ospedaliero Città della Salute che sarà realizzato in una differente zona della città. L’Ospedale Maggiore ha ricoperto sempre un ruolo fondamentale per la città e per il territorio circostante sin dal 1100, epoca a cui risalgono i primi documenti, la sede diventa quella attuale a partire dal 1600, e si trasforma espandendosi nel corso dei secoli adattandosi alle avanguardie in campo medico, rendendo protagonisti di questa trasformazione anche architetti di fama come l’Antonelli. L’isolato che ospita le strutture ospedaliere si trova all’interno del centro storico della città, al limite del percorso tracciato dai baluardi che racchiudono il centro storico, l’area risulta però nettamente separata dal suo intorno sia per il sistema di mura di recinzione che la delimitano sia per la funzione che ospita. Per questo motivo si vuole valorizzare l’isolato rimasto chiuso rispetto al centro storico fin ora e restituirlo alla città con funzioni nuove e con una nuova organizzazione degli spazi. Il rapporto con il contesto diventa fondamentale per la realizzazione del progetto, l’analisi delle funzioni preesistenti in città e dei progetti in corso, cosi come la presenza di grandi polmoni verdi nelle vicinanze dell’area, sono elementi imprescindibili per la trasformazione dell’area in polo culturale attraversato da un sistema di spazi aperti e verdi che favoriscono la fruizione dell’intera area.
Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Analisi e proposte progettuali per la valorizzazione dell'area dell'ospedale Maggiore
BRACCO, GIULIA MARIA;DE RUOSI, MARCO;CERESA, ANDREA
2010/2011
Abstract
Oggetto della tesi è l’area dell’attuale Ospedale Maggiore della Carità di Novara, l’intera proprietà verrà dismessa con la realizzazione del nuovo Polo Ospedaliero Città della Salute che sarà realizzato in una differente zona della città. L’Ospedale Maggiore ha ricoperto sempre un ruolo fondamentale per la città e per il territorio circostante sin dal 1100, epoca a cui risalgono i primi documenti, la sede diventa quella attuale a partire dal 1600, e si trasforma espandendosi nel corso dei secoli adattandosi alle avanguardie in campo medico, rendendo protagonisti di questa trasformazione anche architetti di fama come l’Antonelli. L’isolato che ospita le strutture ospedaliere si trova all’interno del centro storico della città, al limite del percorso tracciato dai baluardi che racchiudono il centro storico, l’area risulta però nettamente separata dal suo intorno sia per il sistema di mura di recinzione che la delimitano sia per la funzione che ospita. Per questo motivo si vuole valorizzare l’isolato rimasto chiuso rispetto al centro storico fin ora e restituirlo alla città con funzioni nuove e con una nuova organizzazione degli spazi. Il rapporto con il contesto diventa fondamentale per la realizzazione del progetto, l’analisi delle funzioni preesistenti in città e dei progetti in corso, cosi come la presenza di grandi polmoni verdi nelle vicinanze dell’area, sono elementi imprescindibili per la trasformazione dell’area in polo culturale attraversato da un sistema di spazi aperti e verdi che favoriscono la fruizione dell’intera area.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19291