La tesi presenta una proposta di rinascita per il Castello di San Vigilio, che sorge sull’omonimo Colle, situato all’interno del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, contesto paesaggistico e na-turalistico di grande pregio. Diaframma ma anche soglia tra porzioni morfologicamente oppo-ste, tra la civilizzazione agricola padana e i rilievi montuosi, il Castello è punto di sintesi tra i va-riegati aspetti di quel contesto che è Bergamo. I frequenti interventi di trasformazione a cui è stato soggetto testimoniano l’importanza del suo carattere difensivo il cui ruolo strategico dominante nel passato si è perso con il trascorrere degli anni, per trasformare l’impianto complessivo in una preesistenza che non trova una specifica identità e integrazione con il tessuto circostante. La tesi, partendo dallo studio dello stato di fatto, evidenzia il carattere evolutivo del progetto, dal programma funzionale alle forme architettoniche, che mostrano una ricerca continua e migliorativa che esprima le potenzialità del luogo. La proposta di rifunzionalizzazione segue una serie di ipotesi verso un uso dello spazio culturalmente e socialmente progressivo, che si concretizza in uno spazio esperienziale di progetto per l’arricchimento dell’individuo attraverso le tre fasi del conoscere, del creare e del fruire. Alla rinascita del castello si relaziona quella del colle con la valorizzazione del paesaggio, la riqualificazione infrastrutturale e la messa a sistema di antichi percorsi che diventano occasione comunicativa tramite l’arte. Nel ridisegno degli spazi aperti, il tema dell’accessibilità e della fruibilità e della permeabilità degli spazi diventano i temi dominanti all’interno di linee marcatamente geometriche. Il progetto rimane coerente con la storicità del luogo nel rispetto delle preesistenze, ma al tempo stesso è nuovo e progressivo nella realizzazione di prismi e superfici trasparenti che esaltano la dualità vecchio/nuovo restandone concettualmente e formalmente distaccati. Lo studio si concentra sull’edificio del castellano quale manufatto di maggior valore storico in cui si distinguono le due modalità di intervento: di adeguamento delle preesistenze e di “inserimento”del nuovo. Il progetto strutturale tratta gli aspetti riguardanti il consolidamento delle strutture esistenti e la realizzazione della nuove strutture dei prismi in vetro considerandone le fasi di montaggio. Il progetto tecnologico muove dalle tematiche di sostenibilità e di risparmio energetico e si realizza nello studio dei particolari tecnologici, nelle verifiche prestazionali atte a garantire il comfort ambientale e nello studio dello spazio buffer in copertura. La proposta di rinascita si pone quale “ponte”, luogo di convergenza e incontro tra passato e divenire, momento di sintesi tra valori della storia e le possibilità di futuro, nella speranza che il Castello e il Colle di San Vigilio ritrovino il valore di un tempo restituendolo alla percezione collettiva.
San Vigilio : proposta per una rinascita
SERRANO, CARLA
2010/2011
Abstract
La tesi presenta una proposta di rinascita per il Castello di San Vigilio, che sorge sull’omonimo Colle, situato all’interno del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, contesto paesaggistico e na-turalistico di grande pregio. Diaframma ma anche soglia tra porzioni morfologicamente oppo-ste, tra la civilizzazione agricola padana e i rilievi montuosi, il Castello è punto di sintesi tra i va-riegati aspetti di quel contesto che è Bergamo. I frequenti interventi di trasformazione a cui è stato soggetto testimoniano l’importanza del suo carattere difensivo il cui ruolo strategico dominante nel passato si è perso con il trascorrere degli anni, per trasformare l’impianto complessivo in una preesistenza che non trova una specifica identità e integrazione con il tessuto circostante. La tesi, partendo dallo studio dello stato di fatto, evidenzia il carattere evolutivo del progetto, dal programma funzionale alle forme architettoniche, che mostrano una ricerca continua e migliorativa che esprima le potenzialità del luogo. La proposta di rifunzionalizzazione segue una serie di ipotesi verso un uso dello spazio culturalmente e socialmente progressivo, che si concretizza in uno spazio esperienziale di progetto per l’arricchimento dell’individuo attraverso le tre fasi del conoscere, del creare e del fruire. Alla rinascita del castello si relaziona quella del colle con la valorizzazione del paesaggio, la riqualificazione infrastrutturale e la messa a sistema di antichi percorsi che diventano occasione comunicativa tramite l’arte. Nel ridisegno degli spazi aperti, il tema dell’accessibilità e della fruibilità e della permeabilità degli spazi diventano i temi dominanti all’interno di linee marcatamente geometriche. Il progetto rimane coerente con la storicità del luogo nel rispetto delle preesistenze, ma al tempo stesso è nuovo e progressivo nella realizzazione di prismi e superfici trasparenti che esaltano la dualità vecchio/nuovo restandone concettualmente e formalmente distaccati. Lo studio si concentra sull’edificio del castellano quale manufatto di maggior valore storico in cui si distinguono le due modalità di intervento: di adeguamento delle preesistenze e di “inserimento”del nuovo. Il progetto strutturale tratta gli aspetti riguardanti il consolidamento delle strutture esistenti e la realizzazione della nuove strutture dei prismi in vetro considerandone le fasi di montaggio. Il progetto tecnologico muove dalle tematiche di sostenibilità e di risparmio energetico e si realizza nello studio dei particolari tecnologici, nelle verifiche prestazionali atte a garantire il comfort ambientale e nello studio dello spazio buffer in copertura. La proposta di rinascita si pone quale “ponte”, luogo di convergenza e incontro tra passato e divenire, momento di sintesi tra valori della storia e le possibilità di futuro, nella speranza che il Castello e il Colle di San Vigilio ritrovino il valore di un tempo restituendolo alla percezione collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19363