Il Parco delle Basiliche nasce da un processo di densificazione e di svuotamento del tessuto urbano, e dall’evoluzione di due spazi aperti che hanno avuto una diversa genesi ma un’evoluzione simile, che li ha fatti incontrare sui margini di via Molino delle Armi. Il Corso di Porta Ticinese insieme a via Torino consente un accesso diretto al cuore della città, connettendo il monastero con piazza Duomo. Questo percorso è caratterizzato cortine continue di sezione costante, con alcune eccezioni: il tracciato infatti è costellato da presenze monumentali sempre accompagnate da un allargamento della sezione stradale o addirittura da un largo o una piazza. Il parco si colloca tra due fronti edificati: quello a est, compatto, lineare e di recente costruzione, e quello ad ovest, caratterizzato da un margine estremamente segmentato, con frammenti slegati o mancanti rispetto al costruito che ancora oggi risente delle parziali demolizioni post-belliche. In quest’ultimo fronte sono incastonati il monastero a sud e la Basilica di San Lorenzo a nord. Dall’interno del parco è impossibile averne una percezione unitaria: la fascia est è densamente boscata, e le chiome degli alberi nascondono la cortina edificata; anche il fronte ovest a tratti è coperto da grandi alberature che verso nord tendono a farsi sempre più discontinue e ad invadere la fascia centrale, impedendo un scorcio longitudinale del parco. Il progetto si propone di intervenire sui margini al fine di riqualificarli, chiarificando al contempo la lettura del contesto urbano. Sul Corso di Porta Ticinese si vuole ricostituire la continuità della cortina, pur lasciando un varco che garantisca permeabilità verso il parco: oltre il varco si dovrà aprire uno spazio aperto dominato dalla presenza monumentale del braccio ricostruito del chiostro appartenente al monastero. Questo spazio dovrà essere progettato integrando e compenetrando materiali propri della strada e del parco. I fronti del margine ovest del parco invece devono essere valorizzati in quel carattere di segmentazione del tessuto nel quale si possono apprezzare le emergenze di pregio del monastero e della Basilica di San Lorenzo.
Progettare il margine : il nuovo Museo Diocesano in una strategia di riqualificazione del parco delle Basiliche
APOSTOLO, ANDREA;
2009/2010
Abstract
Il Parco delle Basiliche nasce da un processo di densificazione e di svuotamento del tessuto urbano, e dall’evoluzione di due spazi aperti che hanno avuto una diversa genesi ma un’evoluzione simile, che li ha fatti incontrare sui margini di via Molino delle Armi. Il Corso di Porta Ticinese insieme a via Torino consente un accesso diretto al cuore della città, connettendo il monastero con piazza Duomo. Questo percorso è caratterizzato cortine continue di sezione costante, con alcune eccezioni: il tracciato infatti è costellato da presenze monumentali sempre accompagnate da un allargamento della sezione stradale o addirittura da un largo o una piazza. Il parco si colloca tra due fronti edificati: quello a est, compatto, lineare e di recente costruzione, e quello ad ovest, caratterizzato da un margine estremamente segmentato, con frammenti slegati o mancanti rispetto al costruito che ancora oggi risente delle parziali demolizioni post-belliche. In quest’ultimo fronte sono incastonati il monastero a sud e la Basilica di San Lorenzo a nord. Dall’interno del parco è impossibile averne una percezione unitaria: la fascia est è densamente boscata, e le chiome degli alberi nascondono la cortina edificata; anche il fronte ovest a tratti è coperto da grandi alberature che verso nord tendono a farsi sempre più discontinue e ad invadere la fascia centrale, impedendo un scorcio longitudinale del parco. Il progetto si propone di intervenire sui margini al fine di riqualificarli, chiarificando al contempo la lettura del contesto urbano. Sul Corso di Porta Ticinese si vuole ricostituire la continuità della cortina, pur lasciando un varco che garantisca permeabilità verso il parco: oltre il varco si dovrà aprire uno spazio aperto dominato dalla presenza monumentale del braccio ricostruito del chiostro appartenente al monastero. Questo spazio dovrà essere progettato integrando e compenetrando materiali propri della strada e del parco. I fronti del margine ovest del parco invece devono essere valorizzati in quel carattere di segmentazione del tessuto nel quale si possono apprezzare le emergenze di pregio del monastero e della Basilica di San Lorenzo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/19366